Riuscirà a trovare l’uomo giusto in tempo per Natale?
Quando Kate Turner è tornata a casa a Blexford per aiutare suo padre, non si aspettava certo di rimanere a lungo. Eppure, dopo quattro anni è ancora lì, a lavorare nel locale del suo amico Matt. Quando la sua migliore amica la iscrive a un’iniziativa natalizia locale, “Dodici appuntamenti di Natale”, una sorta di campo di addestramento amoroso, l’intero paesino sembra rispondere alla chiamata, dal proprietario del pub al postino. Nel corso dei dodici appuntamenti, Kate incontra il meglio e il peggio di ciò che il mondo maschile può offrire, sotto lo sguardo interessato del suo amico d’infanzia (e di tutto il villaggio). Kate è sicura di non aver bisogno di un uomo. E se invece qualcosa le facesse cambiare idea?
Una deliziosa commedia natalizia per chi ama i libri romantici e divertenti Dodici appuntamenti. Dodici uomini diversi. E se tra loro ci fosse quello giusto?
«Ho amato questo libro… piacevole e spensierato, con una trama forte e personaggi meravigliosi.»
«La lettura perfetta per le vacanze. Amore, humour, descrizioni fantastiche – dalle decorazioni natalizie alla natura e al cibo – tutto ambientato in uno splendido paesino inglese.»
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Nonostante sia appena iniziato novembre, una bella commedia romantica a sfondo natalizio mi ci voleva proprio. E quale scenario si presta maggiormente della campagna inglese ammantata di neve e lucine? Per certi versi mi è un po’ tornata alla mente l’atmosfera del film “L’amore non va in vacanza” con i suoi paesaggi inglesi e gli addobbi natalizi. In realtà la storia è piuttosto originale anche se, in alcune cose, piuttosto prevedibile. Lo svolgersi dei Dodici Appuntamenti di Natale per Kate incarna la perfetta commedia romantica con scene comiche e altre più passionali. La vita nel paesino di Blexford sembra incantata: tutti si conoscono, si aiutano e sono amichevoli. Le Gattine Sexy Sferruzzanti di Bexford, un gruppo di ultra sessantenni dedite alla maglia e ai lavori artigianali, sono solo un esempio di alcuni dei personaggi eccentrici ed originali che si possono incontrare tra le pagine di questo libro.
Kate ha lasciato Londra per tornare al paesino natale nella campagna del Kent per aiutare il padre, ma poi ha capito essere quello il posto realmente adatto a lei. Divide le giornate tra il lavoro come disegnatrice di tessuti freelance e cuoca di dolci per il Pear Tree Café dell’amico Matt. L’amica del cuore Laura la iscrive a questa iniziativa per single per farle trovare un uomo che è la sola cosa a mancare nella sua vita.
Ovviamente nulla va come pianificato ed il bello sta proprio in questa imprevedibilità degli eventi.
La narrazione è abbastanza scorrevole anche se l’autrice a volte, si perde in descrizioni fin troppo minuziose degli ambienti e dei paesaggi che contribuiscono a rendere noioso qualche passaggio. A parte ciò la storia cattura il lettore, si va avanti pagina dopo pagine per sapere se Kate riuscirà a trovare l’uomo giusto tra quelli proposti dall’agenzia Colpo di Fulmine. Non voglio scendere nei dettagli in quanto il bello sta proprio nel cercare di capire chi sarà il fortunato a catturare il cuore della bella e frizzante Kate.
Insomma, una lettura leggera e piacevole per allietare queste grigie giornate autunnali e, magari, addolcirle mettendo in pratica qualcuna delle ricette super caloriche riportate alla fine del libro.
«Sei spinosa».
«Spinosa?», ripeté lei.
«Esatto», confermò lui. «Se qualcuno ti fa un complimento, lo pungi. Se ti sottovaluta, lo pungi. Insomma, sei spinosa».
«O magari sei solo tu che mi fai spuntare le spine».
Perché era quello ciò che si faceva quando si amava qualcuno: si proteggeva il cuore dell’amato, anche se l’amore non sarebbe mai stato ricambiato.
Da allora lei aveva baciato un mucchio di ragazzi. Senza contare tutti quelli dell’ultimo mese. Eppure
nessuno di quei baci era mai stato all’altezza di quel primo attimo rubato dietro il pero.
«Mai e poi mai avrei voluto che tu te ne andassi», disse Matt. «Anche se io e Sarah fossimo rimasti insieme.
Ti ho persa per troppo tempo. Se ti avessi perduta di nuovo, avrei perso anche me stesso».
Si sentiva più stabile, come se le sue radici avessero finalmente trovato il loro posto nel terreno. Casa sua non era la sua abitazione. Né quel minuscolo paesino. Casa sua era un luogo dentro di sé, nel suo cuore. Era il luogo in cui viveva Matt.
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