Il mio livello di stress è alle stelle.
Già in un giorno normale non riesco a dormire, figuriamoci ora che le mie giornate sono strapiene del caos più bello del mondo.
La mia ex-moglie e il suo secondo marito trascorreranno tre mesi in Polonia per girare un film, quindi io sto rinunciando a diversi ingaggi per concentrarmi sul ruolo più importante della mia vita: giovane papà single piuttosto capace e incredibilmente affascinante.
Mio figlio non la smette di fare domande.
Mia figlia non ne vuole sapere di lavarsi i denti se prima non le ho cantato una canzoncina.
La nostra tata è andata via.
L’unica di cui mi sono fidato abbastanza da assumere come tata temporanea è la sorella del mio migliore amico.
Se Mary Poppins e Bill Murray avessero una figlia sarebbe Willa.
Ha appena terminato gli studi ed è meravigliosamente strana.
Detesta i miei film e i miei figli la adorano.
Ieri notte non sono riuscito a dormire perché lei non c’era.
A quanto pare ora non riesco a dormire se lei non è a casa mia.
A quanto pare è lei ciò di cui ho sentito la mancanza per tutta la vita.
Se il mio amico avesse anche solo un vago sentore di quello che vorrei fare a quella stupenda piantagrane di sua sorella, mi soffocherebbe con un cuscino.
Le possibilità che una relazione tra noi due vada a buon fine sono le stesse che ha il mio piccolo film indipendente di diventare un grande successo.
Ma è un rischio che ho intenzione di correre.
Già deve essere complicato avere una qualsivoglia vita privata se si è un attore, ma se in più aggiungete problemi di insonnia che non vi fanno dormire, due gemelli a cui badare ancora piccoli, secondo voi uno come fa a tirare avanti senza che il proprio cervello vada in frantumi?
Probabilmente è quello che si chiede anche Shane, fra un sonno mancato e l'altro, nelle sue pagine di diario dove deve annotare la qualità del suo (non) sonno.
Come se ciò non bastasse la sua baby sitter ha deciso di lasciarli per un tempo indefinito e indovinate chi non sa più cosa fare?
Ecco.
Nico e Shane sono amici di lunga data, la popolarità non li ha cambiati, così come non ha cambiato il loro rapporto. Nei loro ricordi di quando erano giovani uno spazio speciale lo ha Willa, quella bimba così graziosa e particolare, che voleva ricreare, con i profumi, dei ricordi che le persone potessero aver con sé.
Una grande idea per una persona così deliziosa e quel modo di fare del ragazzo, a quel loro primo incontro, ha conquistato il cuore di quella bambina, al punto che per anni ha vissuto con gli occhietti a cuore. Poi la vita si è messa di mezzo, con ben altri progetti, e lei non ha voluto più saperne di lui.
Quando mi aveva preso la mano, non era nato l’amore, ma la mia idea di quello che potesse essere l’amore. Era sbocciato e aveva reagito con il calore del mio corpo e all’improvviso mi ero sentita la ragazza che volevo essere. Si tratta di chimica. Ho provato a scontrarmi con le molecole degli altri, ma sono tutti stati solo delle note di testa volatili sbiadite ed evaporate in un istante
Fino a quel giorno, dove tutti e tre si son ritrovati insieme.
Nico, il fratello di Willa, non credo pecchi di sottigliezza, anzi, tutt'altro.
A Shade serviva una baby sitter, Willa aveva bisogno di un lavoro mentre dava inizio alla sua attività...
... Quale potrebbe essere il problema?
Willa ha passato la sua vita all'insegna della ricerca del profumo perfetto, del mix giusto, è una profumiera ricca di doti e sta aspettando solo il momento giusto per spiccare il volo. Non ha paura di rimboccarsi le maniche, di cambiare città o Stato.
Essere strani, o solitari, per i più potrebbe essere un problema, ma per lei non lo è mai stato.
La ragazza sembra essere il pezzo di puzzle mancante nella loro famiglia, sa trattare con i gemelli, sa essere ciò di cui hanno bisogno e, come se non bastasse, si sta facendo posto anche nelle giornate del nostro protagonista.
In poche parole?
Una bomba a orologeria, se ci pensate bene.
Questa chimica tra noi è qualcosa di vivo che non sembro in grado di controllare o predire. Nuovo, energico e malfermo come un neonato. O un papà single che cammina su una corda tesa e traballa da una parte all’altra.
Sì. È una cattiva idea
Sleeper è la prima opera che leggo di Kaylay Loring e sicuro me la ricorderò per un bel po', se devo essere sincera.
Battuta su battuta si delineano le dinamiche fra i protagonisti, senza mai perdere né l'irriverenza né quel qualcosa di cui è intrisa. La leggerezza stempera i momenti un po' più "pesanti" e quando poi si fondono le tre parti di cui l'opera è costituita (ebbene sì, una parte me la son fatta sfuggire, un'altra è la narrativa, ma la terza? Sta a voi scoprirla) si crea quel qualcosa che mai prima d'ora avevo letto.
In poche parole? Una lettura frizzante, dal linguaggio in certi momenti un po' più spinto ma sicuramente da leggere tutta d'un fiato.
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