Soulmates #2
Quando una brutale aggressione da parte di un rivale geloso lo lascia deturpato e traumatizzato, Noah Strauss, un modello di grande successo, decide di abbandonare le passerelle per diventare psicologo. Con l’aiuto dei contatti creati durante il tempo passato sotto i riflettori, Noah crea One Call Away, una trasmissione radiofonica dedicata agli uomini gay in cerca d’amore, consigli o semplicemente di qualcuno con cui parlare. Noah, però, con i suoi segreti e una madre che si rifiuta di capire la sua scelta di carriera, sembra non essere in grado di aiutare proprio se stesso.
Per una sfida da ubriachi lanciata dal nipote del suo capo, Oren Leavitt telefona alla trasmissione di Noah fingendosi gay. Però non è sicuro di fingere. Si è lasciato alle spalle la rigida comunità ebrea ortodossa in cui è cresciuto, ma il senso di colpa rimane. La paura che le sue azioni abbiano impedito a sua sorella di trovare un marito e la colpa di aver deluso i suoi genitori. Parlare con il “dottor Noah” sembra aiutarlo e Oren si ritrova a telefonargli ancora e ancora e sa di dover essere onesto. Oren, però, non sa se sta mentendo a Noah o a se stesso.
Per Noah, la fiducia è fondamentale; è stato tradito nella sua vita personale e professionale e anche se vuole aiutare Oren disperatamente, comincia anche a innamorarsi di quell’uomo dolce e tormentato. Oren è in trappola: rischia di perdere il lavoro e, soprattutto, l’amore e la sicurezza della sua famiglia, ma sa che non può continuare a nascondersi se vuole stare con Noah. Quando dei problemi mai risolti nel passato minacciano di rovinare il presente, Noah e Oren scoprono che l’amore spesso arriva dai posti più inaspettati e qualche volta una richiesta d’aiuto non solo può salvare una vita, ma può anche essere un nuovo, bellissimo inizio.
Ammetto di avere un debole per questa autrice e per le ambientazioni newyorkesi. Inoltre, nonostante questo libro sia il secondo della serie Soulmates, vi appaiono i personaggi di un’altra serie della Stevens che mi è piaciuta molto: Inferno e ritorno. Avere di nuovo a che fare con Ash e Drew, Tash e Brandon e un pizzico di Jordan, è stato bello. Non che questa storia non possa essere considerata autoconclusiva, ma avendo letto anche altri libri della Stevens si ha una panoramica più ampia delle dinamiche dei vari personaggi che influenzano le vicende di Noah e Oren.
Detto ciò, la storia tra Noah e Oren è di quelle che ti catturano fin dall’inizio e che non riesci a mettere giù finché non si raggiunge il tanto agognato happy end. Apparentemente il dottor Noah Strauss, psicologo e conduttore di una trasmissione radio di consigli per single gay, è un uomo sicuro di sé che si è realizzato nella vita e sicuro della sua sessualità. Al contrario, Oren ha ventotto anni e non ha mai ammesso nemmeno con se stesso di essere gay a causa dell’ambiente ebreo ortodosso in cui è cresciuto e il timore così di perdere la propria famiglia oltre che il lavoro in uno studio prestigioso di avvocati, ma molto bigotti. Non tutto, però, è come appare e la vicinanza di Noah porterà Oren a trovare la forza di ribaltare la propria vita per trovare la felicità che non era mai riuscito a provare. Al tempo stesso, emergeranno tutte le insicurezze e le paure di Noah che riuscirà a chiudere con il passato e ad abbracciare un nuovo luminoso futuro solo grazie al supporto di Oren. Due uomini che grazie l’uno all’altro, riescono ad affrontare i demoni della propria vita per conquistarsi la meritata felicità.
Una storia ricca di emozioni dove le scene hot sono sì presenti, ma subordinate ai sentimenti e mai volgari o superflue. Un’altalena di sentimenti che portano a tifare per Oren e Noah affinchè entrambi riescano a superare le proprie paure e aprire il loro cuore all’amore. Una lettura caldamente consigliata sia per chi non conosce questa autrice, ma soprattutto per chi ha già avuto modo di apprezzarla con la serie Inferno e ritorno.
«Chiedere aiuto ti rende forte. Perché gli uomini pensano di non poter provare o dimostrare le proprie emozioni senza dover essere etichettati come deboli? È arrivato il tempo di buttare giù quelle barriere e comportarci come vogliamo, non come gli altri dicono che dovremmo.»
Oren si perse nella sensazione perfetta delle labbra di Noah contro le sue.
Come ho fatto a vivere tutta la vita senza una cosa del genere?
E la voce dentro di lui, quella voce che aveva silenziato per paura, mormorò: Non sei mai stato vivo.
Delle scintille gli partirono dietro le palpebre chiuse e tutto quello che contava divenne il modo in cui Oren lo toccava, lo accettava. Lo amava.
E guariva il suo cuore ferito.
«La gente non fa che parlare dell’esserci per qualcuno. Io non ci sono mai stato per me stesso, non sapevo come farlo. Tu hai cambiato tutto. Grazie a te, ho imparato ad accettare chi sono e voglio essere solo quello.
Grazie a te, sono stato in grado di ammettere cosa voglio e chi voglio amare.»
Sono sempre stata una vera romantica. Credo che, malgrado la vita sia difficile, ci sia sempre un lieto fine dietro l’angolo. I miei personaggi devono faticare per conquistarlo, però. Come la vita a New York, niente si ottiene facilmente e questo include l’amore. Arrivarci, però, è divertente e sexy.
Vivo a New York con mio marito e due figli. La mia giornata comincia con molta caffeina e finisce con un bicchiere (o due) di vino rosso. Lavoro nel mondo della giurisprudenza, ma sogno a occhi aperti il giorno in cui potrò sedermi su una spiaggia da qualche parte e scrivere belle storie di uomini che si innamorano.
Malgrado mi aspetti un po’ di difficoltà lungo la strada, un lieto fine è sempre garantito.
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