LO SMERALDO DI LONDRA
DI SIMONA LIUBICICH
HARPER COLLINS EDITORE
SERIE HARMONY PASSION (NR.118)
Genere EROTICO/STORICO
Londra, 1904 - È una notte di pensieri, quella di Jude Arkell di FitzRoy, fratello del duca di Grafton. Di ritorno da una battuta di caccia nell'Hampshire, presta soccorso a una carrozza incidentata. Non crede ai suoi occhi quando, aprendo lo sportello, si trova dinnanzi la donna più bella su cui abbia mai posato lo sguardo. Lei è Evangeline Rosewood ed è in fuga da Londra e dal suo ex amante, Brock Grummermore, un malvivente della peggior specie che la considerava di sua proprietà. Evangeline ha bisogno di un posto dove passare la notte e Jude si offre di ospitarla nella villa di proprietà del fratello. Da subito tra i due la passione è palpabile, tanto che esplode selvaggia appena rimangono soli nelle lussuose stanze. Lei si lascia trascinare in un turbine irrefrenabile di sensazioni mai provato, convinta che, sebbene con rammarico, non rivedrà mai più Jude. Ma il crudele Brock rivuole a ogni costo il suo smeraldo prezioso, la donna che ha avuto l'ardire di lasciarlo, e per questo Evangeline avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile per salvarsi.
Eccomi di nuovo a recensire uno dei generi letterari da me preferiti: lo storico. Uno storico, in questo caso, intriso di erotismo, visto che si tratta del volume nr. 118 della serie Harmony passion. L’occasione quindi, è quella dell’imminente uscita nelle edicole, del nuovo romanzo di Simona Liubicich: Lo smeraldo di Londra, edito Harper Collins.
Siamo nell’Inghilterra del primo novecento, un’epoca molto amata dalla nostra autrice, che del regency ha fatto il proprio cavallo di battaglia ambientandovi quasi tutti i suoi precedenti romanzi a contenuto storico.
Dopo la morte della Regina Vittoria, nel 1901, le succedette al trono il figlio Edorado VII. Anche se Edoardo fu un Re piuttosto libertino, amante dello sport e della vita mondana, non poteva ribaltare in un solo colpo le antiquate tradizioni sociali della decadente, ma ancora potente, alta nobiltà inglese, ingessate dai 63 lunghi anni di regno della madre Vittoria.
La delicata storia d’amore e di passione, che è il perno portante della trama, si sviluppa mostrandoci anche il lato più oscuro, violento e cinico dell'alta aristocrazia, trattando ampiamente il tema della violenza sulle donne e soprattutto sulle fanciulle inermi. Se vogliamo fare un paragone con i tempi moderni, vien da dire che purtroppo troppe cose sono rimaste uguali al passato. Il modo di intendere i rapporti, la possessività e l'arroganza di alcuni uomini, non sono per nulla cambiati. Ne abbiamo conferma dai molti casi di abuso e violenza, per non parlare dei femminicidi, di cui alle porte dell'anno del Signore 2017, ancora sentiamo parlare. Con questo non intendo scagliarmi contro il sesso maschile: per fortuna la maggior parte degli uomini non sono così, è soltanto che ce ne sono ancora troppi per i miei gusti. Ma veniamo al libro.
Evangeline Rosewood è una donna bellissima, lunghi capelli rossi come il fuoco e verdi occhi di smeraldo, capaci di incantare ed affascinare ogni uomo, però non è una donna libera: è di proprietà di Sir. Grummermore che l’ha comprata da ragazzina al London Orphan Asylum, per farne la propria amante, "svezzandola" tra soprusi e violenze di ogni tipo, prestandola persino alla propria cerchia di amici. Dopo tante sofferenze e sacrifici, Evangeline tenta la fuga con il proposito di recarsi a Portsmouth e da lì imbarcarsi per New Orleans. Una nuova vita l’aspetta in un mondo dove “Lo smeraldo di Londra “ potrà svanire ed Evangeline Rosewood rinascerà libera, finalmente padrona di se stessa. Un sogno che s'infrange contro il muro della sorte, che comunque si rivela non essere poi così avversa.
La carrozza procedeva spedita lungo la strada fuori città e dondolava pericolosamente a causa del terreno sconnesso e profondamente fangoso dopo l'ultimo acquazzone. Evangeline era terrorizzata: appena lui si fosse accorto della fuga, sarebbe scoppiato un putiferio. L'avrebbe inseguita e uccisa. Che cosa ho fatto? , mormorò tra sé portandosi una mano sulla bocca. Lui era peggio di una bestia dannata, non provava sentimenti e la considerava una sua proprietà, un gioiello da esibire: lei era lo smeraldo di Londra.
Jude Arkell è il figlio secondogenito del Duca di Grafton, destinato a divenire Duca a sua volta, dopo la morte del fratello Petrus gravemente ammalato. Occhi e capelli neri come l’ossidiana, il volto che sembra scolpito da un artista, Jude oltre che stupendo è anche un uomo di buon cuore e sani principi, fortemente legato al fratello. E' probabilmente lo scapolo più ambito di tutta Londra, soprattutto ora che ha promesso davanti al letto di morte di Petrus, di sposarsi al più presto per dare un seguito alla loro dinastia.
... giovane, bellissimo, la guardava con una punta di insolenza e... sì! , pensò, desiderio. Glielo poteva leggere nello sguardo. Una sensazione di calore la avvolse come poche ore prima, quando si era poggiata contro il suo torace a cavallo e aveva sentito i suoi muscoli guizzare, potenti. Ora, i capelli gli ricadevano lisci sulle spalle, lucida ossidiana, e gli occhi erano veramente due pozzi neri, due pietre oscure incastonate in un viso regolare, la bocca dalle labbra morbide all'apparenza, la camicia bianca che lasciava intravedere un triangolo di peluria scura del torso.a
L’incontro tra Evangeline e Jude avviene in una notte buia e tempestosa. La carrozza della ragazza ha subito un incidente, il cocchiere è morto e Jude non vede altra scelta che caricare Evangeline sul proprio cavallo e portarla alla tenuta di famiglia. La passione fra il futuro duca e la ragazza divampa incendiandoli e nessuno dei due riesce a resistere al forte richiamo che rappresentano l’uno per l’altra. Jude non è certo un uomo che si sia mai negato il piacere, anche se si è sempre ben guardato dal promettere, alle donne con cui si è accompagnato, quello che non aveva nessuna intenzione di mantenere. Evangeline, invece, è una donna abituata a dare il proprio corpo con “generosità” obbligata. Conosce bene l’arte della seduzione ma è stata istruita per donare piacere agli uomini e per farlo ha rinchiuso il cuore dentro una scatola d’acciaio. La crudeltà con cui il suo concubino l’ha sempre trattata, non le ha lasciato che quella scelta: una scelta per sopravvivere. Ora invece un uomo bellissimo e gentile la desidera e lei non riesce a negarsi questo piacere; l’ultimo, anzi, l’unico, prima di salpare per l’america.
Erano vicini, ancora troppo vicini e il cuore di Evangeline stava facendo le capriole. Ormai era al punto di non ritorno. Lo voleva; almeno una volta sola, voleva provare piacere tra le braccia di un uomo che non la prendesse con la forza o con la consapevolezza di considerarla solo una prostituta. Il corpo bramava di essere toccato, preso, posseduto e lei, adesso, era ben felice di ascoltarlo.
Sia Eve che Jude si rendono conto di provare, l'uno per l'altra, molto di più che una semplice attrazione fisica, ma sono consapevoli che Jude non potrà mai sposare una cortigiana, tuttavia Eve pensa di potersi accontentare di averlo come amante, anche se lui sarà costretto a sposare un' altra. Dal canto suo, Jude, s'illude di poter bypassare le convenzioni imposte dal suo status sociale e di poter convincere Re Edoardo a benedire il loro matrimonio. Niente di più impossibile!
Lo vide sgranare i grandi occhi scuri, la bocca atteggiata a un sorriso incredulo. «Hai quindi intenzione di rimanere, Evy?» le chiese con l'emozione nella voce. Ciò che lei provò in quel momento fu qualcosa di troppo forte, tanto da averne paura. «Non voglio essere un peso per te, ma finché mi desidererai, io resterò.»
E' qui che la trama esplode in tutta la sua potenzialità. L'intreccio di cospirazioni messe in atto da personaggi senza scrupoli che frequentano la corte del Re, i segreti sepolti nel passato di Evangeline e quelli della direttrice dell'orfanatrofio in cui la ragazza è cresciuta, convincono Jude a rivolgersi alla Rowland Inc. Entrano in così in campo anche Ethan Rowland e Edward Fulham, che abbiamo già avuto il piacere di conoscere in "Ossessione color cremisi" e "La Signora degli spiriti".
Vi lascio alla curiosità di scoprire a cosa porteranno le loro indagini. Non sarà un cammino indolore. Vi indignerete scoprendo fino a che punto può arrivare la natura umana, starete in pena per la sorte di alcuni personaggi e ne manderete all'inferno altri; penserete che Evangeline sia una piccola incosciente, ma allo stesso modo ne ammirerete il coraggio e l'intraprendenza; ringrazierete di essere nate in un'epoca in cui matrimoni non possono più essere ordinati da un Re e allo stesso tempo sognerete di essere la destinatarie della passione di Jude.
Il finale poi, non è così scontato come si potrebbe pensare:
Jude, ne sono assolutamente certa, vi stupirà!
Come tutti i precedenti romanzi di Simona Liubicich, anche questo è scritto con un lessico adeguato all'epoca a cui si riferisce, rimanendo comunque scorrevole e facile da leggere; ottima l'editazione. Sia i protagonisti principali che quelli secondari sono ben caratterizzati e l'inserimento della parte che riguarda le violenze a cui le donne sono da sempre state sottoposte, conferisce spessore alla trama.
Scrivo per Harlequin Mondadori – ora HARPER COLLINS ITALIA – da cinque anni; presto uscirà il quinto libro, un vittoriano del quale tengo ancora tutto segreto. Sono stata curatrice editoriale perDelosDigital, sezione racconti erotici, mi occupo di editing e sono articolista per PINK MAGAZINE ITALIA.
Appartengo alla classe 1970, l’anno dell’isola di Wight, dei Doors e di Jimi Hendrix, grandi personaggi del mondo della musica che amo da impazzire. Vivo in Liguria, una vita tranquilla… più o meno!
Ho fatto un percorso di studi di lingue straniere e in seguito un diploma in infermieristica pediatrica. Amo i libri, tutti, dai classici ai moderni d’oggi. Ascolto musica rock: Guns N’ Roses, Angra, Skid Row, Iron Maiden e Velvet Revolver sono i miei preferiti. Quando scrivo, in sottofondo c’è sempre, e ripeto sempre, musica. Fa parte di me, ogni testo mi ricorda qualcosa, un attimo particolare della vita, un momento speciale. Canzone preferita? “Sucker train blues” dei Velvet Revolver, ma ce ne sarebbero anche molte altre…
Non guardo quasi tv, ormai per quel che mi riguarda c’è ben poco da vedere eccetto qualche documentario o film horror.
Sono una nottambula, soffro d’insonnia e adoro la notte, il cielo illuminato dalle stelle e il silenzio che circonda come un mantello. Amo il freddo, glaciale, nevoso. Rifuggo l’estate ma la devo affrontare per amore di mia figlia che adora il mare; se potessi, scapperei in Alaska a primavera e tornerei in autunno!
Sono pignola e logorroica, intransigente con me stessa e col prossimo.
Ho pochi amici che conto sulle dita di una mano, amici veri che non mi hanno mai delusa. Ho un carattere difficile, intollerante, permaloso e duro, forse dovrei ammorbidirmi un poco, ma si sa che con l’età si peggiora…
Sono un’ottima forchetta, mangio quasi di tutto a parte i finocchi e le melanzane che non sopporto proprio. Carnivora convinta, divoro bistecche al sangue e amo alla follia il tiramisù. Avrò detto tutto su di me? Noooo, ma raccontare ogni cosa sarebbe troppo lungo.
BIBLIOGRAFIA:
Sfumature del deserto" Gammarò Edizioni 2010;
Seduzione e vendetta" Harlequin Mondadori 2012;
Tentazione e orgoglio" Harlequin Mondadori 2013;
Ossessione Color Cremisi "Harlequin Mondadori 2015;
Un bacio sotto il Vischio "self publishing Dicembre 2015;
La Signora degli spiriti "Self publishing Maggio 2016;
Oltre Ogni limite "Self publishing Luglio 2016;
Lo Smeraldo di Londra "Harper Collins" settembre 2016;
365 racconti horror per un anno" Delos Books;
365 racconti sulla fine del mondo" Delos Books;
365 racconti d'amore" Delos Books;
365 racconti di Natale" Delos Books;
Il magazzino dei mondi" Delos Books";
Speciale Science Fiction Writers Magazine" Delos Books;
diverse pubblicazioni per Romance Magazine Delos Books;
diverse pubblicazioni per "Confessioni Donna