AUTORE: Jennifer L. Armentrout
TITOLO: Tra due mondi
Covenant Series #1
GENERE: Paranormal romance Y.A.
EDITORE: Harper Collins Italia
TITOLO ORIGINALE: Half - Blood
Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando piuttosto che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.
La difficoltà maggiore di un paranormal romance (soprattutto il primo di una serie) è quella di presentare il "mondo" in cui la storia si svolge senza rischiare di rendere questa presentazione un noioso elenco, emozionante quanto la lista della spesa.
Nonostante debba ammettere di preferire la Armentrout nella veste N.A., ho trovato comunque le sue capacità descrittive e narrative anche in questo genere.
Alexandria Andros ha vissuto gli ultimi tre anni fuori dal Covenant, nel quale viveva protetta insieme all'adorata madre.
I daimon, sanguinari demoni che si nutrono della linfa dei Mezzosangue e dei Puri (l'etere) sono un pericolo che nessuno all'interno della loro Società vorrebbe affrontare. A questo servono le Guardie e le Sentinelle, e a questo serve il programma per addestrare le nuove reclute dal quale Alexandria è stata strappata senza spiegazioni dalla madre, anni prima.
Tutto cambia quando un attacco improvviso da parte dei daimon strappa ad Alex sua madre, costringendola a rientrare nel Covenant e a sottoporsi al giudizio del Consiglio su quello che sarà il suo futuro.
Qui entra in gioco il secondo protagonista del romanzo, Aiden St. Delphi, un Puro (neanche a dirlo!) dall'aspetto favoloso, da sempre nelle fantasie di adolescente di Alex, del quale ha molti ricordi dei tempi che hanno preceduto la sua fuga dalla Società.
Aiden, oltre ad essere un ragazzo affascinante, ha una determinazione senza pari nel voler distruggere tutti i daimon sulla faccia della Terra, la stessa che, dopo l'attacco inaspettato in seguito al quale ha perso sua madre, ha avvolto Alex in una morsa.
Questo obiettivo comune spinge i due a lavorare fianco a fianco e, sorpresa sopresa, Aiden e Alex finiscono col provare l'uno per l'altra dei sentimenti che, per le Leggi severe del Covenant, sono considerati inaccettabili.
E poi lui si fece strada camminando fra le fiamme: aveva l'aspetto di un cacciatore di daimon in tutto e per tutto. Il fuoco non gli strinò i pantaloni e non gli macchiò la maglietta. Le fiamme non gli bruciarono neanche un solo capello. I suoi occhi gelidi erano fissi su di me: avevano il colore di una nuvola che porta il temporale. Era lui... Aiden St. Delphi. Non avrei mai dimenticato il suo nome o il suo viso.
Una moderna favola fantasy alla Romeo e Giulietta prende piede fra i due, ai poli opposti della Scala Sociale, un'attrazione in crescita, fomentata (come in tutti i romance strepitosi partoriti dall'autrice) dall'impossibilità di essere una coppia a tutti gli effetti.
E, come se tutto questo non bastasse, come se una scoperta incredibile non avesse già fatto salire la qualità del romanzo vertiginosamente, ecco spuntare un elemento interessante: l'Apollyon.
I triangoli non piacciono propriamente a tutti, ma a me sì, specie quelli che non rendono la protagonista "contesa" un essere privo di cervello. E questo è proprio il nostro caso.
Seth, l'Apollyon, è forse la figura più interessante del romanzo. La sua figura ammutolisce tutti i cittadini del Covenant e irretisce anche i capi del Consiglio poiché le leggende parlano chiaro: il potere dell'Apollyon è in grado di minare persino la sicurezza degli dei.
Solo Alex sembra essere immune alla sua strana energia, almeno fino a quando...
... eh no, non posso dire nulla. Mi spiace. Non odiatemi ma per questa parte dovete proprio leggere!
Due considerazioni brevi sul romanzo, complessivamente:
se siete amanti di Richelle Mead e della sua serie "Vampire Academy", questo libro vi soddisferà, a patto che riusciate a passare sopra al fatto che le somiglianze sono davvero molte.
La prima parte del libro è quella che ho apprezzato meno poiché a tratti, proprio per il discorso "presentazione nuovo mondo e regole", la lettura diventava lenta. L'arrivo di Seth ha catturato la mia attenzione e quindi attenderò il secondo capitolo della serie, in arrivo a novembre 2016, con molta gioia.
Mi strinsi a lui. Il tempo sembrò rallentare, concedendomi qualche istante del puro piacere di essere avvolta dalle sue braccia, ma poi Aiden mi passò le dita fra i capelli e mi fece rialzare la testa. «Non devi preoccuparti di niente, Alex. Non lascerò che ti succeda nulla.» Quelle parole proibite mi avvolsero il cuore e mi s'incisero per sempre nell'anima. I nostri sguardi s'incontrarono. Continuammo a fissarci mentre il silenzio si allargava fra noi. I suoi occhi virarono verso un argento intenso mentre lui mi stringeva la vita con un braccio e mi faceva scivolare l'altra mano lungo la guancia. Il cuore prese a battermi all'impazzata mentre il suo sguardo seguiva la sua carezza. Poi le sue dita mi scesero lungo il viso, fino alle labbra dischiuse. Non dovevamo farlo. Lui era un Puro. Sarebbe andata a finire malissimo se ci avessero scoperti, ma non importava. In quel momento stare con lui valeva qualsiasi conseguenza. Era la cosa giusta, come se fosse stata voluta dal destino. Non c'era nessuna spiegazione logica.
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