MI
HA RAPITA E TENUTA PRIGIONIERA.
Sapevo
che Junior Tacone era pericoloso.
In
passato avevo lavorato per lui, prendendomi cura di sua madre.
Credevo
che una volta concluso il mio incarico sarei stata al sicuro. Ma suo fratello è
stato ferito da un proiettile e Junior mi ha scelta per fargli da infermiera.
Adesso
sono sua prigioniera, intrappolata nella sua bellissima casa.
Sono
costretta a fare tutto ciò che vuole... è sembra che lui abbia un debole per
me.
E
se non mi lasciasse più andare?
Sulle spalle di Junior Tacone grava il peso dell’intera organizzazione della famiglia. Essendo il primogenito del boss Santo, ora rinchiuso in prigione, Junior ha preso il posto del padre al comando di Cosa Nostra. Il carattere autoritario e i modi violenti hanno contribuito a tessere un’aura pericolosa intorno al suo nome. Junior è un boss imbattibile negli affari e spietato e senza scrupoli quando si tratta di proteggere la sua famiglia. Così quando suo fratello Joe rimane ferito gravemente durante un agguato, non potendo portarlo in ospedale, Junior dà l’ordine di rapire Desiree, l’infermiera che qualche tempo prima aveva curato sua madre. Il piano è il seguente: la donna abiterà nella sua villa il tempo necessario per curare e salvare Joe, poi sarà libera di tornare alla propria vita con l’unica promessa di tenersi tutto dentro. Il suo silenzio sarà ben ricompensato.
La convivenza si preannuncia subito difficile,
anche se conosce Junior e la sua famiglia, Desiree non sopporta, com’è logico, di
essere rinchiusa in una casa, lontana dagli affetti e dal proprio lavoro, in
pericolo costante e sotto lo sguardo vigile e minaccioso del boss in persona. Non
è solo il fatto che sia mafioso a preoccuparla, quanto il suo fascino e il modo
in cui la fa sentire tutte le volte che le si avvicina.
Un brivido mi corre lungo la schiena,
ma è più eccitazione che paura. […]
Adoro sentire parlare Junior parlare
delle conseguenze con quella sua voce profonda e roca quando è a pochi
centimetri di distanza da me e con una mia mano stretta al petto.
L’attrazione
comunque è reciproca, Junior l’aveva già notata e aveva gradito il modo in cui
si era presa cura della madre. La sua bellezza e il carattere deciso l’avevano
conquistato fin da subito e ora, vivendo con lei sotto lo stesso tetto, ha la
riprova di non aver sbagliato giudizio.
Desiree non era solita aggirarsi in punta di piedi per la casa, comportandosi in maniera rigida e formale. Finché era stata lì aveva spadroneggiato, comandando mia madre a bacchetta e facendo al contempo un lavoro ineccepibile.
Paura
e desiderio formano un mix perfetto, un candelotto dalla miccia corta, pronto a
esplodere al minimo movimento. Desiree e Junior sono consapevoli di quanto sia
pericoloso rimanere a stretto contatto. La convivenza forzata si rivela per
entrambi assai difficile, l’alternanza tra continue schermaglie e momenti di
calma finisce per alimentare l’eccitazione di entrambi. Quando la passione divampa,
la coscienza si spegne, il buon senso si assopisce e la lussuria diventa
padrona assoluta. Ma nel momento in cui tutto torna normale, dubbi e pensieri
tornano vividi, Junior e Desiree escono dalla bolla di perfezione, si allontanano
di nuovo per riprendere ognuno il proprio ruolo. Non più amanti, ma boss e prigioniera.
Il
desiderio reciproco e l’attrazione non bastano a superare la realtà, nonostante
la forte sensualità, infatti, Junior e Desiree sono coscienti di non avere un
futuro. Entrambi conoscono la precarietà della situazione, sanno che, una volta
rientrata l’emergenza, il fuoco che ora sembra vivo e impossibile da domare,
sarà spento definitivamente, una volta tornati alla propria vita. La
consapevolezza della distanza dei loro mondi se da una parte li rende
estremamente incoscienti, dall’altra diventa la chiave per capirli meglio. Man
mano che la loro storia prosegue ci rendiamo conto di trovarci di fronte a due
personaggi non più così scontati. Junior e Desiree infatti ci appaiono più
veri, lontani dal solito cliché e molto più profondi. Non avremmo mai pensato,
per esempio, alla solitudine provata da Junior, o alla lotta quotidiana di
Desiree per non perdere la speranza di ritrovare suo figlio.
Junior
è un uomo ferito, provato da un dolore profondo che nessun potere può
attenuare. È diventato il capo famiglia solo perché quello era il suo destino.
Diventare boss voleva dire essere temuto e rispettato ma mai capito. In tutta
la vita nessuno si è mai preoccupato di chiedergli come immaginasse la sua
vita. I fratelli e la famiglia lo hanno semplicemente dato per scontato.
Desiree è una donna decisa e brava nel suo
lavoro, irriverente, dolce e sempre disponibile. Una madre disperata ma
orgogliosa, vuole trovare suo figlio ma non è disposta a chiedere aiuto a
nessuno.
Due
cuori solitari che insieme si completano. Accanto a lei, infatti, Junior ritrova
se stesso, una persona nuova, diversa, a volte fragile, ma sicuramente felice.
L’ho cambiato. […]
Con me è un uomo
diverso. […]
E sono innamorata.
Accanto
a lui Desiree torna a sperare perché solo Junior può darle ciò che desidera di
più.
Tuttavia
l’affetto e l’intimità non bastano per modificare una realtà consolidata negli
anni, Junior è un criminale, Desiree è una donna splendida e una madre
affettuosa. Ma Junior è anche un uomo di parola, ha promesso di proteggerla perciò,
pur provando un sentimento profondo nei suoi confronti, deve allontanarla da se
stesso e dal suo mondo.
Sono pericoloso.
Porto oscurità e odio a tutti coloro che mi circondano, me stesso incluso. L’ultima
cosa che serve a Desiree Lopez è farsi trascinare a fondo da qualcuno come me.
La
loro sembra una storia senza via d’uscita, invece grazie alla forza del loro
amore, si rivela una favola a lieto fine in cui entrambi trovano il coraggio di
rompere con il passato e ricominciare daccapo a vivere secondo i propri
desideri.
Consigliato!
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