Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.
Quando Pestilenza arriva nella cittadina di Whistler, in Canada, Sara Burns sa per certo che tutte le persone che lei conosce e ama sono destinate a morire, a meno che il Cavaliere dalle fattezze angeliche non venga fermato. Ed è proprio questo che Sara ha in mente di fare quando, con un colpo di fucile, lo disarciona dal suo cavallo.
Peccato che nessuno l’abbia avvisata che la bestia immonda non può morire.
Si ritrova quindi prigioniera di un Cavaliere immortale e molto, molto arrabbiato, il cui unico scopo è farla soffrire. Più il tempo passa, però, e più Sara è incerta sui sentimenti che il messaggero dell’Apocalisse nutre per lei e... viceversa.
Sara può ancora salvare il mondo, ma per farlo dovrà essere disposta a sacrificare il suo cuore.
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Si pensava che non sarebbe mai successo, e il mondo dal loro Arrivo è cambiato. Le tecnologie hanno smesso di funzionare ed è un miracolo che qualche casa possa ancora vantare di avere l’elettricità. Eppure, in ogni città che visita si diffonde il morbo, quello che i media hanno definito Febbre Messiniaca. Non esiste una cura, e l’umanità può solo provare a ritardare la propria morte lasciando la propria città e cercando riparo altrove, ma la verità è che non esiste via di salvezza. Lo sa bene Sara, vigile del fuoco di una piccola cittadina del Canada, quando decide, a causa di una scommessa persa, di restare e rallentare la sua avanzata, con la chiara intenzione di ucciderlo, lei che è votata a salvare vite e non a toglierle. Ma quando si ritrova davanti Pestilenza il Conquistatore sul suo cavallo bianco, trova il coraggio di premere quel grilletto, centrando il Cavaliere al petto e buttandolo a terra; lui invoca pietà e lei per tutta risposta lo cosparge di benzina e gli dà fuoco, ignara del fatto che è un essere immortale. Ci vuole poco perché Pestilenza si rimetta in piedi e decide di fare di Sara la sua prigioniera, per infliggerle quella sofferenza che ha causato a lui e come monito a chi cerca di ucciderlo che la loro morte sarà lenta e dolorosa.
Il viaggio di Pestilenza in giro per il mondo non sarà più solitario, ma in compagnia di una ragazza dalla lingua tagliente che lo sfiderà e lo supplicherà di risparmiare le vite di chi merita la redenzione. Ma il mondo può davvero essere salvato?
Così da vicino, riesco a vedere chiaramente l’azzurro cristallino dei suoi occhi. Hanno lo stesso colore del cielo in una giornata serena. Al di sopra c’è la sua corona, un triste promemoria di ciò che è.
Era da un po’ che non leggevo un paranormal così entusiasmante, arrivando a fare tardi la notte perché incapace di staccarmi da quelle pagine e con il pensiero di svegliarmi presto per poter leggere e scoprire cosa succede alla coraggiosa Sara. Non è semplice trovare le parole per una storia che ti travolge inaspettatamente, ma vi assicuro che una volta che sarete entrati nel giusto mood, aspetterete con impazienza la venuta degli altri Cavalieri.
Non avevo letto mai nulla di così intenso, ma soprattutto con accezione biblica come questo; una lettura che fa riflettere sul senso della vita e se è vero che siamo meritevoli di redenzione, o se l’uomo è così corrotto da non meritare altro che la morte per mano di un morbo che si pensava fosse scomparso. Ho sempre immaginato la venuta dei Cavalieri dell’Apocalisse contemporaneamente, pronti a disseminare in ogni angolo del mondo le loro pene infernali, ma in questo libro assistiamo al passaggio di uno dei cavalieri, mentre i suoi fratelli sono dormienti, come se bastasse Pestilenza a infliggere la mano di Dio sul resto dell’umanità. Peccato che lui sia sì un essere divino e per questo immortale, ma allo stesso tempo nei panni di un uomo e come tale debole al richiamo di sentimenti a lui sconosciuti. Il viaggio con Sara diventa quindi una scoperta di se stesso, mettendo a soqquadro tutte le sue convinzioni, ma determinato nel portare a termine la sua missione.
«Sei umana» va avanti lui. «La tua specie non mi piace e neanche tu dovresti piacermi.»
«Però ti piaccio» dico.
Solleva la mano e mi sfiora piano il labbro inferiore. «Che Dio mi perdoni, ma sì, mi piaci.»
L’odio genera la sofferenza, l’amore pietà e compassione, una lezione che il Cavaliere imparerà nel corso della sua cavalcata, e se è vero che c’è un disegno più grande per ognuno di noi, mi piace pensare che Sara è stata messa sul suo cammino perché l’unica in grado di poterlo salvare. Ho amato ogni singolo capitolo, ogni loro singolo battibecco perché Sara ha insegnato anche questo al Cavaliere: a fare la guerra con le parole, diventando spesso un’arma più tagliente della stessa spada, o di quelle frecce che tanto ama. L’autrice ha avuto la forza e il coraggio di costruire un personaggio femminile forte, determinato, testardo, che non si è mai arresa al suo Cavaliere e mettendosi contro il mondo intero per salvarlo dal quella stessa missione che ha causato anche a lui infinita sofferenza.
Non starò qui a dirvi quando sono fighi i personaggi, e in particolar modo i Cavalieri (ho fangirlato abbastanza con chi ha avuto la possibilità di leggere in anteprima, come me, questo romanzo… la mia sanità mentale ringrazia), ma penso che bisogna leggerlo per capire come corre veloce il tempo, come questo mondo ci sta sopraffacendo con tutte queste nuove tecnologie facendoci perdere di vista la nostra umanità, come l’odio genera la distruzione e gli atti di altruismo sono sempre meno. Il viaggio di Sara non è stato semplice, Pestilenza le aveva promesso che avrebbe sofferto, ma nonostante questo ha cercato di alleviare le sofferenze altrui, chiudendo il suo dolore in un angolo per occuparsi sempre del prossimo. Un viaggio che è un crescendo di emozioni e sensazioni, non solo dei personaggi stessi, ma soprattutto del lettore.
Se volete farvi un regalo, spegnete i pensieri, silenziate il cellulare, aprite il libro e lasciatevi travolgere da Pestilenza il Conquistatore.
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