Buone notizie: Denton è sopravvissuto! In un mondo in cui tutti conoscono la data della propria morte fin dal momento della nascita, Denton è l'unico ad aver superato indenne il giorno fatidico. Non sa perché proprio a lui sia capitato questo straordinario destino, sa solo che ora tutti lo cercano. La sua famiglia, il suo migliore amico, la sua ragazza. E persino la polizia. La polizia che preferirebbe ucciderlo piuttosto che ammettere l'anomalia del sistema. E questo è decisamente un problema, soprattutto quando la morte può arrivare da un momento all'altro, senza preavviso.
"...E' buffo che non ricordiamo il giorno in cui siamo nati. E' un momento cruciale, l'inizio della nostra vita, ma per sapere cos'è successo dobbiamo affidarci a fotografie e racconti altrui. Insomma, in un certo senso entrare nel mondo è un po' come prendersi una sbornia colossale..."
Attenzione Attenzione DENTON LITTLE è vivo. Ripeto DENTON LITTLE è ancora vivo!
Denton è vivo ed è un bel guaio. E' sopravvissuto al suo giorno di morte ma un sacco di domande gli attanagliano la mente...Perchè è vivo? Perchè sua madre è viva? Ma soprattutto dove diavolo è finito?
Insomma è finito in un bel casino senza volerlo ed è solo... completamente solo. Paolo è finito non si sa bene dove e quindi "raga siamo in una brutta situa". Ma super Pablito alla riscossa, stupendoci con effetti speciali, si ributta ben bene dentro la storia diventando inconsapevolmente lui il protagonista di tutta la faccenda perché anche per lui il giorno di morte si avvicina e chi lo sa se riuscirà a superarlo oppure no.................
"Tipico. Comunque, non voglio, ehm, dare per scontato che sopravviverò alla mia data di morte. Perchè, amico, sul serio, per tutta la mia vita è stato quelli il piano, e perchè dovrebbe cambiare adesso?"
Ho 3 fidanzati di carta ufficiali come tutte ben sapete: Dante (amore mio), Hardin e poi lui, DENTON. Ci siamo innamorati durante la lettura delle prime righe di DEATHDATE e non ci siamo più lasciati. Ho attesto questo seguito in una maniera assurda e ovviamente non ha deluso le mie aspettative.
Rapido, sempre sul pezzo, colpi di scena a non finire e un sacco ma un sacco di risate, rendono questo romanzo unico. Non si tratta del classico distopico ma di un libro che racchiude in sè un sacco di altri generi.
La cosa triste della faccenda è che purtroppo questo libro è l'ultimo della serie...era solo una duologia...e io sono molto triste (sigh sigh sigh).
"...Un alito di vento mi solleva la maglietta dal petto per un secondo. Potrei morire domani. Il sole mi scalda la nuca. O potrei vivere altri ottant'anni. Il mio cuore batte. Oppure. Potrei morire proprio adesso. O Adesso..."
Rubin Lance si è laureato alla Brown University e ha lavorato come attore e come sceneggiatore di molti spettacoli di successo. Ora si dedica alla scrittura a tempo pieno. Deathdate è il suo romanzo d’esordio, primo titolo di una serie dall’ambientazione distopica.
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