Il Romics è per la DZ edizioni la fiera di casa per tre ottimi motivi: la Dark Zone è nata a Roma, la Pace, sua ideatrice, è romana e la DZ edizioni ha fatto il suo esordio ufficiale al Romics di aprile dello scorso anno. Come lo scorso anno la DZ ed. presenta a Roma autori romani, Giacomo Ferraiolo che punta all'ennesimo sold out dopo quello del suo esordio al ROmics2016 e al Lucca comics 2016; Stefano Mancini, autore pluripremiato, che apre la collana di fantasy classico per la DZ e Miriam Palombi che, dopo aver conquistato il pubblico giovane e dei giallisti, ora punta al fantasy.
Titolo: Nora
Autore: Giacomo Ferraiuolo
Genere: Horror
Editore: DZ edizioni
Target: adulti
Formato: 14X21
Collana: Horror
Pagine: 224
Prezzo: 14,90 euro
USCITA aprile 2017
Un omicidio irrisolto, una donna rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
Nora, prigioniera della sua stessa mente cerca di essere libera da un passato macchiato di sangue
che non riesce a dimenticare. Troverà nell’infermiere Christian un amico fedele a cui confidare
l’orrore celato nel profondo.
Un orrore che striscia ancora tra le ombre della casa di Nora. Un orrore che cerca di uscire da
quelle mura.
Nessuno è più al sicuro. Lei li aveva avvisati.
Sarà compito di Christian scoprire cosa c’è di vero nelle farneticazioni della donna e cosa è
invece frutto della follia.
Cos’è successo veramente a Nora in quella casa?
È possibile conoscere fino in fondo chi ci sta attorno?
Una storia di pazzia e dolore, di morte e paura, e che porterà a una verità ancora più cupa e terribile.
Giacomo Ferriuolo, Vive in provincia di Roma. Classe '86, da sempre appassionato
di Horror e Thriller. Ha pubblicato la raccolta di racconti horror 'Non Devi Dormire',
collabora nelle antologie tematiche della Dark Zone e il racconto 'Cena Di Famiglia” è
contenuto nell'antologia redatta da Letteratura Horror 'Z di Zombie 2016'. In
pubblicazione il romanzo breve horror dal titolo “Nora”. È Associate Memember della
Horror Writer Association e questo autunno farà il debutto come scrittore Dark Zone.
Ciao Giacomo, perché non ci parli un po’ di te?
Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della
scrittura nella tua vita.
Ciao! Grazie per quest’intervista! Sono Giacomo,
ho 30 anni e abito fronte il mare in prov di Roma. La scrittura ha sempre avuto
un ruolo importantissimo nella mia vita, ed è stata fino a qualche anno fa, una
passione ‘segreta’.
Poi è scattata la necessità di trasformare quello
sfogo, quella passione, in qualcosa di superiore. E ho deciso di scrivere
professionalmente.
Qual è stato il percorso che ti ha permesso di
pubblicare i tuoi libri? È stato difficile arrivare alla pubblicazione?
No, o forse all’inizio si, non conoscendo nessuno mi sono trovato un anno a brancolare nel buio. Poi sai come si dice, se vuoi veramente qualcosa la ottieni, e beh sono iniziate a entrare nella mia vita le persone ‘giuste’, tra cui Francesca Pace (boss della DarkZone), che ha deciso di puntare su di me. Ora conosco molti meccanismi anche se sono cosciente di esser salito di un gradino solamente in questa grande scalinata.
Parlaci di questo nuovo libro.
La genesi di Nora è molto particolare. La storia nacque come racconto, mi ero prefissato max 10mila battute, e mentre scrivevo i personaggi hanno iniziato a vivere dentro di me. Come vedrete ci sono almeno tre sottotrame, e inizialmente ne doveva essere solo una, poi alcuni personaggi hanno iniziato a implorarmi di morire e allora mi sono scatenato.
La dedica del libro è ‘a tutte le Anime
incomprese’ e parla proprio di quelle persone, i ‘matti del villaggio’, spesso
additati come poco di buono o semplicemente pazzi. Ma cosa hanno passato
veramente queste persone? Cosa stanno vivendo? Come è la loro vita privata?
Siamo in una società dove il giudizio è diventato
quasi una cosa abituale. Basta vedere una persona un po’ diversa e quasi
immediatamente diventa la vittima di chiacchiericci e battute.
In questa storia scopriremo come spesso i
carnefici sono vittime e le vittime non sono nient’altro che i carnefici.
Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione dei tuoi libri?
La DarkZone offre un servizio quasi impeccabile
nella promozione dei suoi autori, con fiere, passaggi blog e interviste. Oltre
tutto sono uno anche un po’ ‘smanettone’ con i social e diciamo che non trovo
molte difficoltà (nel mio piccolo).
Quanto è importante secondo te la promozione per
il successo di un libro?
Tantissimo! Se non promuovi la gente non conosce. Semplice!
Cosa vorresti dire ai tuoi lettori, che non
abbiamo ancora scoperto nel tuo blog o nei tuoi romanzi riguardo a Giacomo?
Nei miei due libri troverete sempre dei personaggi abbandonati a se stessi, beh, diciamo che questo lato poco mi si addice, forse deriva dalla mia totale mancanza di fiducia nel genere umano, ma se conoscete Giacomo, vedrete una persona solare e sempre pronta a dar carica agli amici.
#AvantiTutta!!!
Se ti chiedessi di parlare di cosa provi quando
scrivi, dei tuoi conflitti, delle tue paure, cosa risponderesti?
Quando scrivo si instaura un meccanismo particolare dentro di me. Si apre quel ripostiglio dove tengo incamerate tutte le paure. Mi è capitato di piangere mentre scrivevo alcuni capitoli di un libro ancora inedito (shh un piccolo spoiler ha qualcosa che lo ricollega a Nora XD).
E queste paure, o
questi ricordi che vengono sputati fuori tendo ad amplificarli al massimo,
quasi all’eccesso cercando di capire poi i personaggi, tutti esseri umani senza
super poteri, come possano affrontarli.
Scrivi per successo o per bisogno? Cosa ti spinge
realmente?
Bisogno, un bisogno viscerale. E poi dai, un po’ di narcisismo, fa sempre piacere vedere il proprio nome sulla copertina di una creatura nata da noi!
Che cosa sogni per il tuo futuro? E che cosa ti
aspetti dalla vita?
Sogno di poter continuare a scrivere e di trovare una stabilità, e che magari la scrittura stessa mi dia quella stabilità!
Titolo: Il Pentacolo. The Legacy of Darkness
Autore: Miriam Palombi
Genere: Urban FantasyCollana: Fantasy
Target: ogni lettore Editore: DZ edizioni Pagine: 112
Prezzo: 12,90 euro
Formato: 14X21
USCITA aprile 2017
USCITA aprile 2017
Malcolm sa che il tempo sta finendo. Non gli resta molto da vivere e con la sua
morte nessuno proteggerà il sottile equilibrio tra il mondo della magia e quello
della scienza.
L’antico ordine del Pentacolo ormai è decaduto, ma Sir Malcom McFarrel tenterà il
tutto per tutto affinché Londra non cada nel caos.
Un pugno di uomini dagli strani poteri potranno sostituirlo, lo sa, i suoi poteri
gliel’hanno detto. Ma raggiungerli e convincerli ad abbracciare il loro destino non
sarà facile, né indolore.
StoneTemple House aspetta tutti loro, il pentacolo inciso nella pietra li aspetta. Il
simbolo è in attesa per essere aperto ancora una volta, in attesa della scintilla che
riporterà tutto alla luce.
Miriam Palombi, Nasce a Milano nel 1972. Ceramista, appassionata di simbologia e
storia medioevale. Divide il proprio tempo tra l’organizzazione di Mostre d’Arte e la
passione per la scrittura, seguendo un filone di narrativa storico-fantastica e horror.
Novembre 2014 pubblica LE CRONACHE DEL GUERRIERO, ebook edito da STBooks,
GDS edizioni. Thriller Storico.
Maggio 2015 pubblica l’antologia horror OSCURE VISIONI, ebook in self..
In questa raccolta sono stati inseriti alcuni racconti selezionati in vari contest:
“La venticinquesima ora”, si aggiudica il terzo posto al Premio Internazionale Palazzo
Ruspoli.
“Il dono”, selezionato per la raccolta “Schegge per un Natale Horror” dicembre 2013
edito da Dunwich edizioni, promosso dal sito Letteratura Horror.
“Stirpe di Morte”, selezionato per partecipare a Interiora, Horror Festival Indipendente
Roma 2014.
“Giocattoli rotti”, inserito nell’antologia del premio Halloween all’italiana 2014, promosso
dal sito Letteratura Horror.
Il racconto “On the road” è selezionato nell’antologia del premio La Serra Trema 2015,
edita da Dunwich edizioni, premio dedicato all’horror rurale.
Partecipa al progetto antologico a tema “Le favole della buonanotte della Dark Zone.”
Gennaio 2016 pubblica DI TENEBRA, antologia horror in ebook in self.
Ciao xxxx, perché non ci parli un po’ di te?
Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della
scrittura nella tua vita.
- Salve, nella vita di tutti i giorni sono una
ceramista mamma e moglie, appassionata di simbologia medievale e cultura
horror, sia letteratura sia filmografia. Non ho usato il termine “cultura” a
caso. Le origini di questo genere sono molto antiche e affondano le radici
nelle fiabe della nostra tradizione popolare. Sono stata una lettrice precoce
di generi non proprio adatti alla mia età. Credo che il mio primo racconto
risalga all’età di sette, otto anni; una nave fantasma sparita nel nulla!
Iniziare a scrivere è stata una conseguenza naturale della passione per la
lettura. A un certo punto ho avuto la necessità di creare storie tutte mie.
Qual è stato il percorso che ti ha permesso di
pubblicare i tuoi libri? È stato difficile arrivare alla pubblicazione?
Non ho mai pensato di tenere le mie cose chiuse
nel cassetto. La cosa che mi spinge a scrivere è raggiungere più lettori
possibili, cercare di far vivere loro le stesse emozioni che ho provato io
durante la stesura del testo. Se poi si ha la fortuna di incontrare persone
come Francesca Pace e il team DZ edizioni, pronti a credere in te… il gioco è fatto!
Parlaci di questo nuovo libro.
Il Pentacolo. Legacy of Darkness è il primo
volume di una serie a episodi autoconclusivi. E’ una sorta di esperimento
letterario che si allontana dai generi a me congeniali, e che sconfina nel territorio del Dark Fantasy,
conservando però le sfumature horror, thriller e paranormale. Sullo sfondo di
una Londra fumosa, in cui la tecnica ha perso ogni dogma morale, prenderanno
vita personaggi dalle caratteristiche “particolari”. Una sorta di antieroi
sempre in bilico tra il bene e l’oscurità che la natura ha dotato di poteri
eccezionali. Quale sarà il loro scopo? Come in tutte le mie opere si parla di
sapere negato ai non meritevoli e di equilibri che devono essere preservati.
Nel caso de Il Pentacolo si tratta dell’equilibrio tra il mondo reale e quello
paranormale.
Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione dei tuoi libri?
Noi tutti siamo bombardati da continui stimoli
esterni, i social passano ogni sorta di notizia e messaggio, senza alcun
filtro. Credo che questo abbia portato nel tempo a uno scarso interesse
generale, sono in pochi quelli che si soffermano a leggere un post, a capire
cosa c’è dietro e quale è il messaggio reale. Nel mondo dell’editoria e della scrittura
questo si traduce con la difficoltà di raggiungere il lettore; dopo dieci
minuti il tuo brano, il tuo estratto, la tua card promozionale sono già persi
nell’etere, nonostante dietro ci sia un lavoro immane.
Quanto è importante secondo te la promozione per
il successo di un libro?
La promozione è fondamentale nell’attesa che
parta il famigerato passa-parola, questa creatura mitologica che tutti noi
autori sospiriamo. Il nostro compito è mantenere alta la soglia di attenzione
per quanto difficile sia.
Cosa vorresti dire ai tuoi lettori, che non
abbiamo ancora scoperto nel tuo blog o nei tuoi romanzi riguardo a xxxx?
Cosa potrei dire…se
non ho il titolo “giusto” non inizio a scrivere e adoro creare personaggi
cattivi. Sono una bevitrice incallita di tè verde, un’accumulatrice seriale di
libri e uso solo penne dall’inchiostro tassativamente nero.
Se ti chiedessi di parlare di cosa provi quando
scrivi, dei tuoi conflitti, delle tue paure, cosa risponderesti?
Che probabilmente non
smetterò mai. La scrittura ha su di me un effetto terapeutico, riesco a
scaricare così ansie e tensioni quotidiane. Tra le pagine e quasi possibile
scorgere gli stati d’animo durante la stesura dei vari capitoli.
Scrivi per successo o per bisogno? Cosa ti spinge
realmente?
Credo che le due risposte siano intercambiabili
tra loro. E’
un reale bisogno di comunicare al mondo il mio IO interiore, le mie fantasie e
le mie paure, nella continua ricerca dell’approvazione altrui e quindi del
successo.
Che cosa sogni per il tuo futuro? E che cosa ti
aspetti dalla vita?
Sogni per il futuro?
Continuare a fare quello che amo con passione, e che non diventi mai un
“lavoro” nell’accezione negativa del termine. Continuare a stupirmi dei
dettagli e delle sfumature. Vivere con serenità, inventando sempre nuove
avventure.
Titolo: Ostilium. La porta dei demoni
Autore: Stefano Mancini
Genere: Fantasy Classico
Target: ogni lettore
Editore: DZ edizioni
Collana: Fantasy
Pagine: 368
Formato: 14X21
Prezzo: 14,90 euro
Giunto a Vidaara il ricco mercante Galor viene accusato di un crimine spregevole e giustiziato.
Ma quando il boia prepara il corpo per la sepoltura, scopre qualcosa che getta ombre su una
morte piena di ambiguità. Chi ha ordinato quell’uccisione? Per quale motivo? E che cosa c’entra
l’Ostilium, la “Porta dei demoni”?
Al boia, accompagnato da due improbabili alleati, il compito di trovare le risposte. E forse anche
quello di difendere il mondo da un male antico e senza volto.
Stefano Mancini, uno dei più apprezzati autori contemporanei di fantasy, torna in libreria con un
nuovo romanzo capace di fondere mistero, intrigo, colpi di scena ed eroismo.
Stefano Mancini, laureato in giornalismo e iscritto all’Ordine dei professionisti dal 2005,
lavora come editor per autori emergenti e non con la sua agenzia “Aragorn Servizi Editoriali”.
È autore dell’acclamata trilogia high-fantasy composta dai romanzi Le paludi d’Athakah, Il figlio
del drago e Il crepuscolo degli dei (Linee Infinite Edizioni).
I suoi altri romanzi sono L’erede del mago (Linee Infinite Edizioni), Pestilentia (Astro Edizioni),
La spada dell’elfo (Runde Taarn Edizioni) e Il labirinto degli inganni (AndreaOppureEditore).
▪
Perché un
lettore dovrebbe leggere il tuo libro?
Io ritengo che sia
un buon libro, con una trama solida, personaggi che spero ben caratterizzati e
strutturati e una serie di colpi di scena intriganti, che mi auguro tengano il
lettore incollato alla pagina.
▪
Che cosa
c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con
la tradizione?
Di innovativo, secondo me, c’è una visione
diversa del fantasy: non più regni incantati e bellissimi, fatti di eroi senza
macchia e senza paura, ma un’ambientazione più “sporca”, con personaggi che
sono più a metà strada, fatti di luci e ombre. Per quel che riguarda la
continuità, invece, c’è lo stile, tipico dei romanzi fantasy, e ovviamente
quella commistione di avventura, combattimenti e creature fantastiche che non
può mancare.
▪
Che
cosa ti ha spinto a scrivere?
Beh, scrivo da quando sono un bambino, quindi
non ho fatto altro, ancora una volta, che seguire la mia passione. È il mio
nono romanzo pubblicato, non credo che potrei mai fare a meno di questa “pulsione”.
▪
Da che
cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
La storia nasce da
una volontà ben precisa: quella di raccontare un fantasy che non ricalcasse
pedissequamente gli esponenti maggiori (Tolkien su tutti). Ho cercato di dare
nuova voce e nuove idee a un genere spesso “abusato”. Le mie fonti di
ispirazione hanno spaziato ben oltre il genere, cercando di mettere in questo
romanzo anche elementi che di solito non sono tipici del fantasy: quindi uno
stile più serrato, personaggi più “umani” e una trama incalzante.
▪
Quando
scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Devo dire che sono
abbastanza metodico. Per me scrivere è passione, anzitutto, ma anche un lavoro.
E quindi deve rispettare orari e impegni. Scrivo tutti i giorni, non perché sia
un obbligo, ma proprio perché è un piacere e come tale mi diverte farlo.
▪
Quali
strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai
usato – e usi – per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
Beh, nel mondo in
cui viviamo credo sia impossibile ignorare il “potere” dei social network e del
web in generale. Promuovo il mio titolo soprattutto attraverso i canali
informatici, senza dimenticare però il contatto diretto col pubblico,
attraverso la partecipazione a fiere, presentazioni ed eventi letterari.
▪
Progetti
per il futuro?
Vediamo,
al momento non ho particolari progetti, anche se ho tante idee che mi ronzano
in testa e che forse vedranno la luce prima di quell che si possa pensare.
▪
Tre
persone da ringraziare
Beh, per cominciare
il mio editore per “Ostilium – La porta dei demoni”, Francesca Pace, che mi ha
fortemente voluto e che crede almeno quanto me in questo progetto. Poi il mio
content editor Valerio la Martire, che continua a darmi preziosi suggerimenti
(anche se sotto forma di minacce). E infine i miei lettori, senza i quali non
sarei qui a presentare un mio nuovo libro.
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