lunedì 24 aprile 2017

TEACH ME di Margherita Fray



«Dove c’è tanto odio, c’è tanto amore» sparo, non troppo convinta che possa essere definita un’argomentazione e figurarsi una risposta.
Mi fissa ed è evidente che non sia convinto della mia risposta.
«Quindi la sua ostilità è dovuta a un celato amore nei miei confronti?»

Morgan Williams non crede ai suoi occhi quando vede entrare in aula un nuovo professore di Letteratura Inglese al posto della sua adorata Mrs. Tutcher. Chi è? E perché ha osato sostituire la sua professoressa adorata? Non importa quanto lui sia sexy, bellissimo, assolutamente attraente e persino intelligente, lei non proverà mai simpatia per uno del genere, che potrebbe di certo fare il modello, ma non l’insegnante. Cameron Wilde ha gli occhi più azzurri che Morgan abbia mai visto, recita Shakespeare a memoria, lui sa scherzare con gli alunni, sa essere insolente con classe, e si rivela più capace di quanto lei si aspettasse, perché Cameron Wilde è speciale e si avvicina pericolosamente al suo uomo ideale, ma è un professore, il “suo” professore, e una ragazza all’ultimo anno di superiori non può innamorarsi di un docente. Questo non è possibile.

Un amore nato tra i banchi di scuola in situazioni imbarazzanti e divertenti, dove sono le emozioni che travolgono e non lasciano scampo, anche se proibite. Non si può imbrigliare un sentimento, per quanto questo faccia male e sembri impossibile.

Attenzione: Questo romanzo fa sognare.
Morgan Williams, la nostra protagonista, è una diciottenne che quasi all'improvviso si vede portare via la sua ora scolastica preferita, una materia in cui eccelle senza troppi sforzi, proprio perché l'ama ed applicarcisi per lei non è un problema. Così, nel tempo che intercorre al pollice e all'indice per schioccare, al posto di Mrs Tucher ecco comparire un nuovo docente, che potrebbe quasi passare per un loro coetaneo ma un pochino più "datato", un fascino a cui non si può dire di no e l'inesperienza tipica di chi è nuovo del mestiere.
In questa equazione, però, ci sarà spazio per il cervello? Perché per Morgan, da quando il Professor Wilde, è entrato nella sua aula tutto ha pensato di lui, fuorché che quell'uomo fosse intelligente e competente abbastanza da ricoprire quel ruolo, con il suo modo di fare da amicone, la sua aria a volte da svampito e quella tracolla della Converse che preannuncia già, o almeno pensa lei, la sua poca serietà.

Le scintille fra i due scoccano sin da subito ma badate, non quelle scintille. 
Da studentessa modello in letteratura inglese, non si lascia sfuggire un colpo sin da subito per dire la sua, che si tratti dell'Otello o della materia in sé, in questa guerra nessun colpo è vietato, tranne forse il mettere in imbarazzo un insegnante.
Quella sì che sarebbe una mossa stupida, vero? Peccato che non lo pensi lei nel momento che gli fa decantare un pezzo dell'opera Shakespeariana.

Le lezioni di umiltà capitano sempre nelle giornate più buie e sarà quello che accadrà alla nostra studentessa: imparerà una lezione proprio dal diretto interessato.


«Non è così fastidiosa?!»
 chiede sarcastico.
«Le confido un segreto.» 
Si china poco nella mia direzione, vicino,
 e io mi guardo intorno imbarazzata. 
Vorrei potermi allontanare. 
«Da quando ho fatto la conoscenza della sua amabile persona 
 mi scrivo le lezioni che devo tenere, 
consulto almeno quattro libri diversi di letteratura e confronto ogni informazione mille volte!
 Ha idea di quanto ci metta?»

Sventolare la bandiera  bianca e mettere fine alle schermaglie tra Cameron e lei, è al contempo facile e difficile.
Facile perché dare un'occasione al prossimo, soprattutto se giudicato immotivatamente, è sempre la cosa giusta da fare, ma difficile perché una volta tolto il rancore immotivato per quel giovane insegnante, rimane lo sfarfallio che l'assale quando i suoi occhi si posano su di lui, il battito che accelera ogni volta che il destino dall'altra parte ci mette lo zampino, che si tratti di una correzione di un compito svolto, i cui unici presenti sono loro due, ad un ballo scolastico in cui, complice l'amica di lei e quella di lui, li lasciano a godersi la reciproca compagnia.

La scintilla di prima, la famosa scintilla-ma-non-quella, si trasformerà e sarà capace di far scoppiare un incendio quando le occasioni per farli star soli aumenteranno. C'è solo un piccolo dettaglio da non trascurare però.
L'unico problema lì in mezzo? Il senso del dovere di Cam, la sua posizione e il suo ruolo, oltre che ciò che lo aspetta a casa una volta che il suo tempo come insegnante in quella scuola sarà scaduto (e una mezza promessa strappata a Mrs Tutcher).
E fidatevi, ve ne accorgerete anche voi quando l'orologio scandirà l'ultimo rintocco perché in un battito di ciglia Cameron se ne andrà, lasciando la nostra protagonista più confusa che mai.

Ma sarà davvero un addio?



Decido di essere sincera con me stessa, 
almeno questa volta: 
perché Cameron Wilde è bellissimo, 
laureato in Letteratura e, 
se ha anche una bella testa, 
finisce per essere il prototipo del mio
uomo perfetto. 
Non voglio neanche chiedermi cosa accadrebbe se il mio professore fosse il mio uomo perfetto. Sarebbe veramente, 
veramente atroce.






Finora vi ho parlato solo di Morgan, perché in fin dei conti è facile immedesimarsi in lei, complice il pov unico e la narrazione in prima persona, però non posso non lasciare un piccolo spazio per "Cam" prima di dirvi addio con la mia riflessione.

Stare al passo di questo strepitoso insegnante non sarà cosa da poco, sarà come salire sulle montagne russe, un sali e scendi capace di lasciarti senza fiato e non lasciatevi trarre in inganno da ciò che vi dissi prima sull'addio e sui segreti del prof. Wilde. E' impossibile non capire come possa essere facile innamorarsi di lui e capire anche i conflitti che porta questa consapevolezza ma...

...Non voglio dilungarmi troppo in questo senso, voglio che la stessa incertezza e voglia di leggere colpisca anche voi, perché se è vero che la trama non lascia presagire nulla su come finirà questa cotta, se si concluderà in qualcosa di concreto o se porterà con sé, dopo anni, il profumo di un dolce ricordo accompagnato da un sorriso, non sarò certo io a svelarvi qualcosa capace di farvi sbilanciare.

Il mio saluto? Potrebbe essere uno spoiler la citazione che segue, oppure no, nel dubbio lascio a voi la decisione di leggere o meno questa ultima scena, accompagnando le mie ultime parole con un piccolo applauso a Margherita Fray che non solo mi ha fatto stare con il fiato in gola per buona parte del libro, ma che non si è lasciata sfuggire una minima possibilità di crearsi un'idea su come finirà il romanzo con la sua trama.


«Se Giulietta e Romeo non si fossero uccisi nessuno si ricorderebbe di loro»
 mi dice prima di andarsene, ma si ferma sulla porta. 
«Spero che tu e Cameron siate più fortunati insieme.»




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