giovedì 20 aprile 2017

Tu sei la ragione di Renae Kaye

Davo è un ragazzo nella media. Ha un buon lavoro, una casa propria e passa i fine settimana al pub. Accetta completamente di essere gay, ma non vuole essere uno di quei gay effeminati. Gli piacciono il football, le altre attività maschili ed evita accuratamente tutto ciò che potrebbe essere considerato femminile, comprese le relazioni che durano più di quindici minuti.
Un giorno, l’amico e idolo gay di Davo non solo trova un fidanzato, ma adotta perfino una bambina. Davo è profondamente sconvolto e corre al pub. È proprio lì che incontra Lee, una ragazza carina dai capelli color ciliegia, con un bel vestitino e un paio di scarpe rosse a punta. Davo ne è affascinato, ma com’è possibile? Lui è gay, no? Poi Lee gli confessa di essere in realtà un ragazzo a cui a volte piace indossare abiti da donna. Stravolto da quell’attrazione così bizzarra per lui e le sue idee, Davo inizia un lungo cammino che lo porterà ad accettare se stesso senza dare importanza a ciò che pensano gli altri.
Renae Kaye non sbaglia un colpo, adoro tutti i libri di questa autrice. Il personaggio di Davo, già apparso in “Una luce accecante” adesso viene portato alle luci della ribalta anche se nella sua storia sono presenti anche Jake e Patrick con la loro piccina che vediamo crescere felice con i suoi papà. Quindi un racconto nuovo di zecca, ma dove incontriamo vecchi amici mentre ne conosciamo di nuovi.
Nonostante gli eventi vengano narrati in prima persona da Davo, lo spessore di tutti gli altri personaggi non viene mai a mancare. Oltre a Lee che ovviamente è al centro della scena visto il suo relazionarsi con Davo, anche i personaggi secondari hanno tutti una loro personalità ben definita che arricchisce così lo svolgersi dell’azione.
Detto questo, Davo e Lee sono due personaggi molto complessi, all’inizio quasi agli antipodi, ma la crescita e la presa di consapevolezza di Davo fa sì che la loro storia sia possibile.
Dave, Davo per gli amici (maschi sia chiaro), fin da ragazzino vive del motto “sono gay, ma non sono una fighetta” il che l’ha portato a tenersi ben alla larga da tutto ciò che potrebbe farlo sentire anche solo lontanamente meno che macho. Banditi i mini pony, il colore rosa e le relazioni. Crede anche di essere felice così finché la sua vita non viene sconvolta dall’apparizione di Lee.
Lee è un ragazzo a cui piace, a volte, vestirsi da ragazza e lo fa così bene che, senza volere, inganna Davo facendogli credere di essere donna. In realtà lui è un ragazzo molto sensibile, eccentrico, ma dolce, aiuta anche come volontario in un centro LGBT dove offre aiuto soprattutto a gay e transgender. Quando rivela la sua identità sessuale a Dave teme che non lo rivedrà più, ma complice una neonata dal pannolino fetido e le coliche i due avranno modo di parlarsi e gettare un ponte tra le loro personalità. Lee si ritroverà a smorzare i toni almeno finché Dave non arriverà a capire che qualunque sia l’aspetto che si presenta al mondo, non c’è nulla di cui vergognarsi ad esternare ciò che si è.
Una storia divertente, scorrevole ed emozionante che parla di amore, accettazione ed orgoglio nell’essere liberi di esprimere il proprio io.


Cazzo. Jake era un uomo gay con una bambina. Io ero un uomo gay che avrebbe potuto…
“Fa paura, vero?” disse Lee. “Le possibilità sono infinite quando accetti che non ci sono limiti prestabiliti, regole prestabilite. Che puoi fare tutto ciò che vuoi alla faccia del resto del mondo. ”


Proprio come avere un figlio gay era come averne uno etero.
Proprio come essere gay non era diverso dall’essere etero. Non avevo forse un lavoro, pagavo le tasse, possedevo una casa, guardavo il football, mangiavo hamburger e baravo a Monopoli, proprio come un etero? Non amavo, ridevo e vivevo proprio come un etero? L’unica differenza era che io tornavo a casa con un altro uomo alla fine della serata. E facendolo non facevo del male a nessuno.


«Adesso alzati e vieni a mangiare le mie fenomenali uova strapazzate finché sono calde. Mia madre mi ha insegnato una ricetta speciale con un ingrediente segreto, dovresti sentirti fortunato che voglia condividerlo con te.»
«Cos’hanno di così speciale?» chiese, mentre ritirava su le coperte. «Cosa ci hai messo?»
Sorrisi. «L’ingrediente segreto? L’amore. Mia madre dice sempre che l’amore rende il sapore migliore.»

RENAE KAYE è un’amante e una collezionista di libri, che pensa che le biblioteche siano luoghi malefici dove ti costringono a restituire i libri. Ha consumato il suo primo romanzo per adulti alla tenera età di tredici anni e da allora non ha mai smesso. Dopo anni – e migliaia di storie! – passati a leggere di personaggi che non facevano quello che voleva lei, ha deciso di scrivere un romanzo suo e ha scoperto che i personaggi continuano a non fare quello che lei vuole. Questo però non l’ha fermata. Crede che forse, un giorno, il mondo creerà una coppia perfetta, e che quella sarà la storia più noiosa di sempre. Così, fino a quel momento, si ritrova incastrata con personaggi capricciosi, sarcastici ed imperfetti che vogliono solo raccontare la propria storia.
Renae vive a Perth, nell’Australia Occidentale, e scrive in intervalli di cinque minuti tra le pretese di due bambini, un marito paziente, fin troppi animali domestici, troppe faccende e il suo adorato orto. È stata il membro più giovane di una famiglia numerosa ed è sopravvissuta e crede che una risata (e un buon libro) possano curare qualsiasi cosa.

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