giovedì 5 marzo 2020

PER UNA PAROLA DI TROPPO di Antonella Pellegrino



Alla soglia dei trent’anni, James Morris non ha alcuna intenzione di “sistemarsi”. Con la sindrome di Peter Pan e un odio profondo per i cambiamenti, le catene di una relazione seria non fanno per lui. Ora che il suo migliore amico è sposato e ha dei figli, è spaventato dai cambiamenti inevitabili che lo circondano. Come se non bastasse, un segreto che si porta dietro fin dall’adolescenza rischia di venire a galla a causa di Ryan Walker, il nuovo barista del Bulls.
Ryan è bello, sexy, divertente e carismatico. Fa rinascere in James sensazioni e impulsi che, dopo una terribile esperienza vissuta durante l’adolescenza, ha sempre combattuto con fermezza. Il rapporto di amicizia che si crea in modo quasi naturale tra i due non aiuta James a ignorare l’attrazione irrefrenabile che prova per il barista. Quando Ryan dà prova che il suo interesse è ricambiato, James si rende conto che non può più fingere, e cedere al desiderio di fare sesso con quell’uomo grosso e muscoloso dallo stile hipster sembra la cosa più giusta da fare. Il problema nasce quando quel desiderio non si spegne neanche dopo averlo fatto. Ma, in fondo, non è poi così una cattiva idea iniziare una relazione da scopa-amici, giusto?
La vita di James, però, subirà una rivoluzione che gli farà capire che l’amore non è così terribile come crede, e che non tutti i cambiamenti sono negativi.

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Premetto che ho divorato questo libro e che non vedevo l’ora di leggere finalmente la storia di James. Si tratta del quarto libro della serie Per una scommessa ed è quello che mi è piaciuto più di tutti. Gran parte del merito va a James, il riuscitissimo protagonista e voce narrante. La sua forte personalità, il suo essere sboccato, ma anche sentimentale, tutto contribuisce a rendere più accattivante la lettura.

Nei libri precedenti James era stato presentato come il migliore amico etero di Dylan, sempre pronto a rimorchiare qualche bella ragazza. Dietro la sua facciata di donnaiolo ed eterno Peter Pan c’è davvero un mondo da scoprire ed una profondità difficilmente intuibile ad un primo acchito. Insomma, un personaggio che va scoperto pian piano, pagina dopo pagina, che fa ridere e arrabbiare, che vorresti a volte picchiare e altre consolare. Attraverso queste pagine si vive con lui, si provano le sue emozioni ed è questo gran coinvolgimento che ho provato ad avermi conquistato.

D’altra parte anche il personaggio di Ryan è ben riuscito anche se risulta messo in ombra dal carismatico James e dal suo branco di amici. Ryan con la sua dolcezza e fermezza risulta il perfetto complemento per James anche se quest’ultimo ci metterà un bel po’ per capirlo. Questo “armadio a tre ante” pieno di tatuaggi e dalla moto rombante, ma con un gatto senza pelo ed il cuore ammaccato, con molta fatica si insinua nella vita di James e dei suoi amici.

Insomma, sicuramente un libro imperdibile per chi ha amato i precedenti della serie e che ne rappresenta sicuramente il perfetto epilogo. Una lettura scorrevole, ricca di scene esilaranti, forti emozioni, scene molto hot senza mai cadere nel volgare e, soprattutto, la nascita di un nuovo ed improbabile amore. 




«Non… Dio, Ryan, non so cosa mi succede,» dico guardandolo.
 «No, non è vero,» risponde con un sorriso dolce. «Sai cosa ti sta succedendo, ma fai fatica ad accettarlo.» «Hai ragione,» ammetto dopo un sospiro. «So cosa mi sta accadendo, so che ti voglio, di nuovo. Non mi è mai successo con nessuna ragazza.»
 «Io non sono una ragazza,» afferma.
«Sì, il bazooka che hai tra le gambe ne è la prova,» rispondo roteando gli occhi. 



«E poi amare una persona non significa non poter più fare ciò che vuoi. Certo, non è facile e spesso c’è bisogno di compromessi, ma… amare significa condividere la tua vita con un’altra persona, completarsi e magari anche migliorarsi.»



Un’ondata di affetto mi colpisce, e non un’onda normale, ma una di quelle enormi che rischiano di ucciderti. Voglio baciarlo. Assaporare la sua bocca, accarezzare la sua guancia, stringerlo a me e fargli sentire, per una volta nella vita, che ora ha il supporto di qualcuno.



Il bacio che segue, con i nostri sguardi incatenati, è diverso dai tutti quelli che ci siamo scambiati fino a ora. Questo è ricco di beatitudine, amore, di promesse. È il bacio più sensazionale che abbia mai dato in tutta la mia vita. 

Antonella Pellegrino ama la sua città, il calcio, viaggiare e leggere. La sua passione più grande, e spesso cura contro la tristezza, è scrivere. Ha scritto il suo primo racconto a undici anni e da allora non si è più fermata. La sua testa è quotidianamente occupata da ragazzi un po’ folli che le tengono compagnia e, a volte, la fanno impazzire. 



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