mercoledì 17 maggio 2017

LA CONGIURA di Federica Introna


Vincitore del concorso Ilmioesordio
Un grande romanzo storico
Una storia di coraggio e amore per la libertà


Baia, 65 d.C.

Mentre gli aristocratici romani si rilassano nel lussuoso centro termale, fra laute cene e bagni rigeneranti, una libertà di nome Epicari prende parte attiva alla congiura ordita contro Nerone. Pronta e determinata, sorprende tutti incitando all’azione attraverso un discorso di grande efficacia ed esponendosi in prima persona per coinvolgere quante più forze possibile. Ma un inatteso colpo di scena rischia di compromettere il piano: un omicidio atroce e misterioso sconvolgerà gli animi dei congiurati, svelando il doppio volto di alcuni tra coloro che partecipano all’impresa. Personaggi ambiziosi e avidi di potere, nobili meschini e indolenti. Eppure tra di loro ci sono anche figure capaci di gesti disinteressati e coerenti. Mentre si tesse la trama contro un imperatore colpevole di atti crudeli e azioni scellerate, Epicari dovrà fare i conti col suo passato e con il suo primo amore, conoscerà la paura e il tradimento, ma non rinuncerà mai a lottare con tutta se stessa per la libertà. Per la propria e per quella di Roma.
Nel bel mezzo di una delle suntuose cene date dal nobile Calpurnio Pisano, Epicari decide di prendere la parola ed esporre il suo pensiero. È una liberta e non vuole più sottostare al regime di Nerone, che spadroneggia indomito su tutto l’impero; è giunto il momento tanto atteso di un cambiamento radicale e lei vuole esserne parte attiva.
I commensali la guardano attoniti e, allo stesso tempo interessati, alcuni la scherniscono, ma lo sguardo e i cenni di assenso di molti tra i convitati rivelano una ponderata riflessione su quanto esposto da Epicari ed un’autentica voglia di rinnovamento e progresso. 
Sono infervorati dalla retorica così appassionata e graffiante di un’ex schiava e per giunta donna… 

Faceva male la parola di Epicari, e spaventava, non era una delle tesi che i retori proponevano agli studenti nelle aule in cui si apprendeva l’arte della persuasione, non era neppure il divertimento di un avvocato forbito in vena di dare spettacolo: la donna voleva fare quello che diceva, un fatto nuovo e pericoloso per i nostri tempi.

Si dà il via ad una vera e propria catena di eventi che porterà alla pianificazione della congiura e alla sua materiale esecuzione, e in corso d’opera verranno allo scoperto gli sleali doppiogiochisti e i traditori. 
Tutto si gioca sul filo del rasoio, il rischio di essere scoperti e le sue drammatiche conseguenze sono tangibili ma nulla è dettato dall’impulsività.
La vicenda è narrata dal punto di vista di Marco Anneo Mela quindi veniamo a conoscenza delle gesta di Epicari in terza persona permettendoci, dunque, di ottenere un quadro più ampio degli eventi. Anche se la vicenda ruota attorno alla figura dell'ex schiava, effettivamente, sono le donne ad essere poste al centro dell'attenzione quasi a diventare figure caratterizzanti all'interno del romanzo, mentre i personaggi maschili che incontriamo tra queste pagine risultano quasi marginali e non spiccano di originalità né vengono messi particolarmente in rilievo. 
Si percepisce subito che la scrittrice ha una certa padronanza degli argomenti esposti, non lesina ad inserire nel testo termini latini congrui al contesto tipico dell’antica Roma. Il taglio che attribuisce al testo è volutamente romanzato, non ricchissimo d’azione ma si fa apprezzare e scorre in maniera fluida rendendolo un libro accessibile anche ad un target meno maturo. Anche se non in maniera approfondita ci si sofferma su diverse tematiche come, ad esempio, un parallelismo tra religione pagana e quella cristiana, il valore dell'amicizia e la forza prorompente dell'amore.
La Introna ci rende spettatori attivi di scorci dello stile di vita ai tempi dell’impero neroniano, ma la sensazione che si ha è quella di leggere piccoli spezzoni raggruppati che conducono alla scena finale; lasciandosi dietro un sentore di discontinuità ed “incompiutezza” a discapito di una storia che avrebbe potuto risultare più lineare e armonica.


A parte quanto detto precedentemente non ha grossi difetti, quindi se siete alla ricerca di un romanzo storico di facile lettura e a tema “Antica Roma” questo è ciò che fa per voi, altrimenti se cercate qualcosa di più formativo e specifico potrete studiare a fondo la biografia di Nerone con altri libri.


Federica Introna è nata a Bari dove si è laureata in Lettere e ha poi conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia greca e latina. Ha pubblicato diversi saggi scientifici fra cui La retorica nell’antica Roma. Attualmente insegna Materie letterarie e Latino nei licei e continua la sua attività di ricerca. Per promuovere la lettura e la scrittura partecipa all’organizzazione di eventi e concorsi. La congiura è il suo primo romanzo.


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