Una storia romantica che punta dritta al cuore
La vita di Kyle Hawkins è alla deriva. Quando viene arrestato per guida in stato d’ebbrezza, possesso di stupefacenti e molestie, il padre lo spedisce a Pretty Creek, nel Vermont, ad aiutare il nonno che ha un negozio di fiori. La provincia è l’inferno per Kyle che, senza amici, va nell’unico pub della cittadina a ubriacarsi; proprio lì lavora Katherine Hutchinson, la vicina di casa del nonno con mille problemi, innamorata di Kyle da sempre. Sarebbe meglio per entrambi stare lontani, ma Kathy è ancora attratta dal ragazzino di quattordici anni a cui ha dato il primo bacio, mentre l’attaccamento di Kyle alla ragazza diventa un modo per scacciare i suoi demoni...
Kyle Hawkins, questo il nome del protagonista che ci accompagnerà per tutta la lettura di questo romanzo. Figlio di George Hawkins, un famoso avvocato, e figlio di mezzo di tre fratelli, all'improvviso pensa di essere passato dalle stelle alle stalle.
Dopo il rilascio con l'accusa non solo di guida in stato di ebbrezza e di possesso di sostanze illegali, si ritrova anche a carico l'accusa di molestie sessuali. Lui, che continua a vantarsi di far strage di cuori fin dalla tenera età, si vede mandare in esilio dai suoi genitori niente meno che a Pretty Creek. Una landa deserta, per lui che è abituato ai piaceri della capitale, dove dover passare un anno della sua vita lì, con suo nonno e il suo negozio di fiori, un locale in tutta la città (l'unico a vendere alcolici a chi si voglia sedere in pace a un tavolino) e pochi altri negozi. Niente sembra andare per il verso giusto.
Nemmeno l'incontro con lei, Katherine.
«Dolcezza?»
Annuisco. Mi schiarisco la voce. Sento la testa girare. «Alle ragazze piace essere chiamate così».
«Questa è una stupidaggine a cui credete solo voi uomini. Alle ragazze piace essere chiamate con il loro nome, non con dei vezzeggiativi con cui chiamereste una coniglietta di “Playboy”»
Se son rose fioriranno ma il loro primo incontro, o per meglio dire primo nell'età adulta, non promette nulla di buono. Dopo una sbronza con i fiocchi, Kyle fa sottintendere non solo di non ricordarsi chi sia la dolce barista che lo accompagna a casa, ma nemmeno si ricorda di esserci mai finito a letto. E, dulcis in fundo, qualora non si fossero ancora ben conosciuti, lui sarebbe stato disposto a offrirsi subito volontario per rimediare.
A quel punto, che può fare Katherine se non dirgli di smetterla di far così, riaccompagnarlo a casa di suo nonno e svelar la sua identità, lasciandolo poi una volta solo in pasto ai suoi demoni?
Perché in pochi sembrano conoscere la storia di Kyle, ma ancora meno sembrano capire quanto i suoi demoni lo stiano portando a fondo, in una spirale di autodistruzione da cui non sembra uscire.
Vorrei solo tornare indietro nel tempo. Impedire quello che è successo. Cancellare quel maledetto giorno. Non viverlo mai. Ma non posso e, di tutto quello che è stato, non mi rimangono altro che lacrime. Quelle dei miei e le mie che nessuno sembra vedere.
Se da una parte abbiamo sino ad ora parlato di Kyle, non possiamo non menzionare Katherine, la quattordicenne che si era presa una cotta per l'allora giovane Kyle, ormai divenuta donna.
Sulla sua schiena gravano dei pesi che una persona sola non dovrebbe portare ma, nonostante ciò, il grande cuore della ragazza ha dato prova, ancora una volta, di ciò che sono per lei i legami famigliari e del posto che occupano nella sua vita. Divenuta una ragazza madre, quasi fin dai primi tempi della gravidanza, subito ha iniziato a rimboccarsi le maniche per il piccolo che stava crescendo nel suo grembo e per poter star vicina a sua madre.
Certi dolori cambiano le persone ed è proprio quello che è successo all'unico suo genitore da quando nella sua vita è giunta la depressione, uno stadio così acuto da renderla isolata dal mondo, facendole preferire i sogni alla realtà.
L'unica persona che sino ad ora le abbia dato la forza per andare avanti? Suo figlio di tre anni
Lui mi sorride e si slancia a darmi un bacio. Lo fa spesso.
Sembra quasi che sappia quanto ne ho bisogno.
Gli sorrido e lo abbraccio,
godendo della sensazione di assoluta felicità che un gesto così breve riesce a darmi.
A volte penso che senza di lui non ce l’avrei fatta a sopportare la mia vita.
Ma lui c’è e io la sopporto
Ora, però, due mondi son destinati a scontrarsi, due realtà diverse ma al contempo simili.
Kyle non era pronto per lei, non era preparato a ciò che sarebbe conseguito dal loro incontro ma, soprattutto, non era preparato ad affrontare i suoi demoni, però con l'aiuto di lei vuole farcela, deve farcela. Anche se il motivo non gli è ben chiaro, capirà che per rinascere bisogna prima toccare il fondo, purtroppo però nel peggiore dei modi.
«Sei quella giusta, invece.
Nessuno è più adatto di te. Tu sai cosa vuol dire soffrire, tu mi conosci, sai chi ero e sai chi sono adesso.
Ti prego, Kathy».
Nessuno è più adatto di te. Tu sai cosa vuol dire soffrire, tu mi conosci, sai chi ero e sai chi sono adesso.
Ti prego, Kathy».
«Kyle…». Lei tenta di ritirare le mani, ma io le stringo di più.
«Mi comporterò bene, te lo prometto. Mostrami come si affronta il dolore. Voglio esserti amico, voglio essere amico di tuo figlio, sarò la persona che pensi io possa essere. Ti prego», la imploro ancora. Il mio grido d’aiuto non è mai stato più forte di questo.
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato, tra passato e presente dei protagonisti, tra i loro pov alterni, Angela Contini è capace di darci una storia sublime, un'opera sulle seconde possibilità che la vita ci offre ma, soprattutto, sulla rinascita e sul dolore.
Angela Contini è nata in Germania ma è italianissima. Vive in un piccolo paesino con il marito e il figlio. Ama guardare serie TV, ascoltare musica e preparare dolci. La Newton Compton ha pubblicato Tutta la pioggia del cielo e Tutte le stelle del cielo.
Grazie di cuore alle Cosmo girl per l'ospitalità sul blog e a Gabriella per aver letto il romanzo e per la stupenda recensione che gli ha dedicato.
RispondiElimina