domenica 15 febbraio 2015

Connolly Brothers - Capitolo n. 3

Capitolo N. 3 - Tom

Il giorno seguente Tom si sentiva stanco e svuotato. Pensare troppo al futuro non era mai un bene, almeno non per lui. Il pensiero di Rhys l’aveva tenuto sveglio e non solo per via della sua canzone. Quando lo vide, tra gli altri ragazzi intenti a fare colazione, il suo cuore prese a battere più forte. La sua testa nera era china sul piatto, ma non stava mangiando. Le sue spalle erano curve, come se stessero sostenendo da troppo tempo un peso troppo grande per lui. Non era grosso di costituzione, alto più di un metro e ottanta, ma snello, quasi delicato se non ci si avvicinava abbastanza per vedere i fasci di muscoli delle braccia e del torace. Il suo fisico era asciutto e scattante, ma restava decisamente troppo magro per la sua altezza. Il suo viso dai tratti spigolosi era tirato, si vedeva lontano un miglio che non stava bene. 
Tom non si capacitava di non essersi reso conto prima di tutta la sofferenza nel suo aspetto. I suoi occhi verdi erano spesso assenti, come bloccati in un’espressione remota. La tentazione di avvicinarsi e chiedergli se stava bene, era quasi insopprimibile. Tom non capiva da dove spuntasse quell'improvviso istinto di protezione che sentiva nei confronti di quel ragazzo. Certo, era stupendo. Nonostante l’eccessiva magrezza e le guance incavate, Rhys rimaneva bellissimo. I suoi occhi di un verde brillante, anche se perennemente spenti, risaltavano sul viso pallido incorniciato da una massa di capelli corvini che teneva legati con un laccio di cuoio sulla nuca. Le sue spalle erano larghe, le braccia forti e gli addominali scolpiti. Ok, quei pensieri non lo avrebbero portato lontano quella mattina, non doveva nemmeno fantasticare su quel ragazzo. Dannazione, per quanto ne sapeva lui Rhys poteva benissimo essere etero. Poi la regola numero uno di Tom era sempre stata di non sputare nel piatto dove mangi quindi tutti gli uomini che lavoravano ai suoi comandi erano assolutamente off limits. Cercando di mettersi il cuore in pace o, più concretamente, tenere l’uccello nei pantaloni, Tom si avviò alle stalle nella speranza che una cavalcata fino ai pascoli a sud potesse schiarirgli le idee.

Per leggere i capitoli precedenti cliccate questi link:
Capitolo n. 1  -  Capitolo n. 2

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