Capitolo N. 3 - Tom
Il giorno seguente Tom si sentiva stanco e svuotato. Pensare
troppo al futuro non era mai un bene, almeno non per lui. Il pensiero di Rhys
l’aveva tenuto sveglio e non solo per via della sua canzone. Quando lo vide,
tra gli altri ragazzi intenti a fare colazione, il suo cuore prese a battere
più forte. La sua testa nera era china sul piatto, ma non stava mangiando. Le
sue spalle erano curve, come se stessero sostenendo da troppo tempo un peso
troppo grande per lui. Non era grosso di costituzione, alto più di un metro e
ottanta, ma snello, quasi delicato se non ci si avvicinava abbastanza per
vedere i fasci di muscoli delle braccia e del torace. Il suo fisico era
asciutto e scattante, ma restava decisamente troppo magro per la sua altezza.
Il suo viso dai tratti spigolosi era tirato, si vedeva lontano un miglio che
non stava bene.
Tom non si capacitava di non essersi reso conto prima di tutta
la sofferenza nel suo aspetto. I suoi occhi verdi erano spesso assenti, come
bloccati in un’espressione remota. La tentazione di avvicinarsi e chiedergli se
stava bene, era quasi insopprimibile. Tom non capiva da dove spuntasse
quell'improvviso istinto di protezione che sentiva nei confronti di quel
ragazzo. Certo, era stupendo. Nonostante l’eccessiva magrezza e le guance
incavate, Rhys rimaneva bellissimo. I suoi occhi di un verde brillante, anche se
perennemente spenti, risaltavano sul viso pallido incorniciato da una massa di
capelli corvini che teneva legati con un laccio di cuoio sulla nuca. Le sue
spalle erano larghe, le braccia forti e gli addominali scolpiti. Ok, quei
pensieri non lo avrebbero portato lontano quella mattina, non doveva nemmeno
fantasticare su quel ragazzo. Dannazione, per quanto ne sapeva lui Rhys poteva
benissimo essere etero. Poi la regola numero uno di Tom era sempre stata di non
sputare nel piatto dove mangi quindi tutti gli uomini che lavoravano ai suoi
comandi erano assolutamente off limits. Cercando di mettersi il cuore in pace
o, più concretamente, tenere l’uccello nei pantaloni, Tom si avviò alle stalle
nella speranza che una cavalcata fino ai pascoli a sud potesse schiarirgli le
idee.
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