Pepper è da sempre innamorata del fratello della sua migliore amica. Hunter è l’uomo perfetto, la chiave per ottenere tutto ciò che lei ha sempre desiderato: sicurezza, stabilità, una famiglia. Ma Pepper deve fare in modo che Hunter si accorga di lei, che smetta di vederla solo come “l’amica di sua sorella” e che inizi a considerarla una vera donna. Certo lei non può contare su una grande esperienza in fatto di uomini, ma ha intenzione di rimediare con l’aiuto di qualcuno che sa il fatto suo. E le sue compagne di università sembrano avere il candidato ideale, ma il barman Reece, pur essendo fantastico, è anche pericoloso, profondo, con un passato tormentato. Presto le “lezioni di seduzione” iniziano a sconvolgere le vite di entrambi, perché nessuno sa cosa può succedere quando si superano i preliminari e si fa sul serio…
Per tutta la vita ho saputo cosa volevo. O meglio, cosa non volevo. Non volevo che gli incubi che mi tormentavano diventassero di nuovo realtà. Non volevo tornare al passato. Vivere nella paura. Nel dubbio costante che il terreno sotto i miei piedi potesse cedere. Dai dodici anni in poi avevo conosciuto tutto questo.
Quando il padre di Pepper muore e la madre – sempre alla costante ricerca della prossima dose – la abbandona dalla nonna, tutte le sue certezze iniziano a vacillare, a parte una: voler sposare Hunter Montgomery.
Perfino la scelta di frequentare la Dartfort è legata al suo desiderio di stare quanto più vicino al suo “amore”. Peccato che costui sia fidanzato da due anni con Paige e che Pepper non abbia mai avuto il coraggio di farsi avanti.
Diciannove anni, capelli rossi e occhi verdi, non è il tipo di ragazza che ama mettersi al centro dell’attenzione, ecco perché crede che Hunter non la “vedrà” mai, almeno finché le amiche e compagne di stanza – Emerson e Georgia – non la costringono ad uscire per una serata tra donne al Mulvaney, dove pare ci sia un barista super sexy dalla reputazione da donnaiolo, che potrebbe darle l’esperienza e la sicurezza che tanto le servono per accalappiare il cuore di Hunter.
Il barista altri non è che il bellissimo ragazzo che l’ha aiutata la sera precedente per un guasto alla macchina: Reece.
Mi sentii come se mi avessero tirato un pugno a tradimento nello stomaco. Il mio salvatore. Il mio barista. Il puttanone del Mulvaney. Una sola persona.
Tatuato, dagli occhi azzurro chiaro, capelli biondo scuro tagliati a spazzola e un piercing al sopracciglio destro, sembra urlare a squarciagola “guai”.
Guai seri, soprattutto perché Pepper e le amiche decidono di tornare con un piano la sera successiva.
La maglietta dall’aria comoda e i jeans consumati erano casual. I ragazzi al campus li indossavano tutti i giorni, ma lui non sembrava casual. Non assomigliava a nessuno che avessi mai visto lì. Portava aria di guai. Il genere che fa perdere la testa alle ragazze. All’improvviso non respiravo bene.
Pepper ha bisogno di fare esperienza e Reece sembra disposto ad essere il suo insegnante. Ma cosa accadrà quando si scoprirà che non era Reece quello dalla cattiva reputazione, Hunter e Paige si lasceranno e i sentimenti inizieranno a mettersi in mezzo?
Lo guardai, rapita. «Quando un ragazzo ti dà della “dolce” non è come un due di picche?». Mi guardò. Un momento che durò un’eternità, prima che rispondesse: «No, se sei così dolce che riesco solo a pensare a spogliarti e assaggiare di nuovo ogni centimetro del tuo corpo».
Scopritelo leggendo L’inizio dei giochi.
Ho adorato questo libro e ho adorato Reece.
Pepper è la classica ragazza belloccia, inconsapevole del proprio aspetto fisico che diventa una strafiga con il jeans giusto – perché questo accade solo nei libri? – e in alcuni frangenti avrei desiderato scuoterla fino ad inculcarle un po’ di senno in quella bella testolina. Reece è dolce, sensibile, sexy da morire, anche se si sente tremendamente in colpa per un incidente che ha cambiato la sua vita e quella della sua famiglia. Hunter è un bel ragazzo, dagli occhi castani e un futuro brillante praticamente già scritto. Chi dei due la spunterà nel cuore della nostra Pepper?
Tuttavia, voglio fare un piccolissimo appunto ed essere sincera con voi: quando si ha a che fare con questo genere, spesso le trame si somigliano tutte quindi il mio consiglio è di non aspettarvi troppo, sebbene si tratti di un libro ben scritto e leggero da leggere.
Intanto, aspettiamo gli altri volumi della serie!
Buona lettura Cosmo!
Sophie Jordan ha scritto il suo primo libro alle superiori. Dopo la laurea in Inglese e Storia ha fatto l’insegnante per diversi anni e poi, dopo la nascita del primo figlio, ha lasciato il lavoro e ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Meno di tre anni dopo, il suo primo romanzo è balzato tra i bestseller del «New York Times» e di «USA Today».
Nessun commento:
Posta un commento