La promessa del lavoro dei suoi sogni spinge Murphy a
trasferirsi in Florida, ma al suo arrivo lo aspetta un brusco risveglio: il
progetto è sospeso. Si trova perciò davanti a un bivio: tornarsene in Michigan
con la coda tra le gambe o restare per trovare un altro lavoro? Le sue
prospettive sembrano migliorare quando entra in un bar e scopre che il
proprietario sta cercando qualcuno per ristrutturare l’appartamento al piano
superiore. Accetta con gioia l’incarico, per rendersi conto solo in un secondo
momento che ha già conosciuto Joe Sterling, il proprietario di Kaffeinate: la
prima sera in città lo ha rimorchiato in un club.
Murphy e Joe sono entrambi orgogliosi, passionali e schietti. Nessuno dei due è
alla ricerca di una relazione, sebbene non possano negare che le loro
personalità si sposino come caffè e ciambelle. Il loro rapporto si incrina
quando Joe scopre che Murphy è stato assunto dalla società che ritiene stia
cercando di danneggiare le imprese del quartiere e l’ambiente. Finché Murphy
continua a lavorare per loro, Joe non vuole avere nulla a che fare con lui,
mettendo così a rischio la speranza di un inaspettato lieto fine.
Avevo avuto modo di leggere già altri libri di questa
autrice, nessuno mi aveva emozionata particolarmente, ma nel complesso delle
letture scorrevoli senza infamia e senza lode. Questa volta, invece, ho fatto
davvero fatica ad arrivare alla fine. La storia è piatta, nessun vero risalto
psicologico dei protagonisti che, al di là del sesso, non si parlano quasi. Non
succede veramente quasi nulla, verso la fine viene inserito il tema dello
sfruttamento ambientale e la corruzione della società per cui dovrebbe lavorare
in appalto Murphy, ma sembra piazzata lì giusto per avere un motivo un po’ più
originale per creare la crepa nel rapporto tra i protagonisti prima del lieto
fine.
Murphy è nuovo a Tampa, non conosce nessuno, si ritrova
senza lavoro e quasi al verde e va a rimorchiare. Ovviamente rimorchia Joe che
sarà poi anche il proprietario dell’appartamento da ristrutturare per il quale
verrà assunto qualche giorno dopo. I due non sanno evitare dal mettersi le mani
addosso ogni minuto e quella che sembrava una botta e via, dopo diversi
tentennamenti, pare diventare una “cosa da scopamici”.
Joe anche lui non vuole impegni, ma è il primo ad ammettere
di provare una forte attrazione per lo straniero del Michigan e di desiderare
di rivederlo e poterlo frequentare. Non saprei nemmeno come descriverlo appieno
in quanto personaggio perché, nonostante i pov alterni, non vi è alcuno
sviluppo psicologico, si limita solo a lavorare al bar, alla casa al mare e a
mettere le mani addosso a Murphy.
Insomma ho trovato piuttosto noiosa questa lettura, affatto
scorrevole e con decisamente troppe scene di sesso fini a sé stesse. Mi spiace
quando non posso parlare bene di un libro, ma in questo caso l’ho trovato
decisamente vuoto ed incocludente.
Murphy non lo aveva cercato, aveva lottato per evitare che accadesse, ma questo non cambiava i fatti: lui era innamorato di Joe, e aveva a cuore le sue opinioni perché aveva a cuore lui.
Nonostante il suo atteggiamento, e i tentativi di autoconvincersi di non aver bisogno delle complicazioni che accompagnavano le relazioni, era ancora lì. Cosa ancora più importante, non aveva intenzione di andare da nessuna parte, e fino a quando Joe lo avesse voluto accanto a sé, non avrebbe cambiato idea.
SJD PETERSON, meglio conosciuta come Jo, è un’autrice di
best seller e ha vinto svariati premi per le sue storie d’amore. Vive in Michigan,
con la sua Micia e il suo Piccolo Uomo, e il momento in cui sente di scrivere
meglio è alle tre di notte, sotto pressione per qualche scadenza, quando il
resto del mondo è silenzioso. Jo ama raccontare storie di persone vere con veri
difetti; il lieto fine non è garantito a meno che non sia stato guadagnato
attraverso il duro lavoro e la crescita personale. Ma quando finalmente arriva,
il piacere è ancora più grande!
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