venerdì 26 gennaio 2018

SARAI MIO PER SEMPRE di Melanie Marchande


Kimberly è una scrittrice, ma i suoi libri non hanno raggiunto il successo che si aspettava. Per questo motivo prende una decisione avventata: cominciare a pubblicare con lo pseudonimo di Landon Steele, un uomo con un carattere focoso e dominante che scrive in prima persona. Quando Mister Steele viene invitato in un prestigioso show televisivo, però, Kimberly è nei guai. Non ha altra scelta se non assumere qualcuno che impersoni la sua falsa identità. E Josh, un aspirante attore, sembra proprio fare al caso suo…

Una volta tanto mi sono concessa un’incursione in un genere di libri che non leggevo da molto tempo, ma mi ha fatto rammentare perché sono passata ad altro. La storia in se’ è carina, la classica commedia romantica degli errori che gradisco sempre, ma a mio parere ha due difetti: è troppo breve e quindi la fine è un po’ raffazzonata ed inoltre Kim, la protagonista, dopo un inizio con i fiocchi si trasforma nella petulante e complessata donnetta che mi fa rabbrividire se penso di appartenere alla stessa categoria umana.
Come detto inizialmente il libro prometteva molto bene, la trama non sarà stata il massimo dell’originalità, ma funzionava. Ho apprezzato soprattutto come Josh, nonostante l’aspetto da urlo, fosse solo un cucciolone in cerca d’apprezzamento, agli antipodi con Mr. Steele alias l’umo duro che non deve chiedere mai. Mi piaceva anche Kim perché’ nonostante fosse un’innocua ragazza americana era riuscita a sfondare facendosi passare per uomo, insomma una donna sicura di se’ e indipendente.
Le premesse erano molto buone e sono state mantenute fin quasi alla fine quando, Kim si fa venire un attacco di panico (un vero attacco di panico, non uso una metafora) per una vera stupidaggine e lì si trasforma nell’incubo di ogni uomo: una ragazza insicura che pesa ogni parola che le viene rivolta interpretandola come possibile denigrazione. Se ogni donna in carne (non saremo arrosti, ma è un’espressione calzante) che si è vista respingere da qualche stronzo arrogante in passato si facesse venire un attacco di panico ogni volta che un nuovo ragazzo sta provando a sedurle, avremmo la calca al pronto soccorso e gli psicologi farebbero più soldi che una star di Hollywood.
Detto questo ho invece trovato molto positivo il personaggio di Josh che, al di là del lavoro per cui sarebbe pagato, si ritrova attratto da Kim e riesce a gestirla in un modo splendido con la giusta dose di comprensione e polso senza darle la possibilità di consumarsi in paranoie superflue.
Insomma la lettura è divertente, una commedia romantica scorrevole e ben scritta che, a mio parare, lascia solo a desiderare nel finale da cui mi sarei aspettata decisamente di più.

"[…]Nessun uomo reale potrebbe mai competere con un uomo del genere"."[…]Nessuno si aspetta che lo facciano. Nonostante quello che tutti pensano, gli uomini non guardano porno aspettandosi poi di rivivere le stesse scene nella vita reale. E questa è la stessa cosa: queste donne sono innamorate dei loro mariti. Li apprezzano. Lo capisco dal modo in cui parlano dei loro compagni, con gli occhi che brillano. A dire il vero ne sono un tantino gelosa".

"Questo non è un gioco per me, Kim. Non lo è da un po’. Forse non lo è mai stato. Ho sempre sperato che mi dimostrassi, mi dicessi che in qualche modo mi facessi capire che ti piacevo per quello che ero, e non per chi fingevo di essere".


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