lunedì 9 luglio 2018

Kairos di Mary Calmes


A volte, il giorno più bello della tua vita è quello che non avresti mai potuto immaginare.

Joe Cohen ha dedicato gli ultimi due anni a una cosa sola: accudire e nutrire Kade Bosa, suo socio nella loro agenzia investigativa, coinquilino e migliore amico. Per lui Kade rappresenta il mondo, anche se alla loro relazione manca ciò che Joe desidera di più. Ma non vuole fare pressioni: Kade ha un passato travagliato, e Joe è abbastanza certo di essere l’unica cosa che gli impedisce di crollare.

Allontanato dalla sua stessa famiglia, Joe sa bene quanto sia importante tenere strette le persone a cui si vuole bene, ma non si sarebbe mai aspettato che il suo passato e il suo presente si scontrassero, e che la stessa cosa succedesse a Kade. La prova in cui si sono imbattuti potrebbe cambiare le loro vite, dal tragico passato di Kade al loro lavoro. E potrebbe persino regalare loro il futuro che Joe non avrebbe mai osato desiderare…
L’unico difetto che si può trovare a questo libro è la lunghezza, almeno un centinaio di pagine in più mi avrebbero fatto molto piacere, non solo perché amo Mary Calmes e il suo stile di scrittura, ma anche perché viene messa molta carne al fuoco e l’epilogo è troppo frettoloso.

Comunque, nonostante le sole centocinquanta pagine, viene creata una trama brillante e avvincente dove il passaggio da amici ad amanti è condito con suspense, intrighi con la mafia irlandese e poliziotti corrotti, problemi familiari e testimoni in fuga. Insomma, l’autrice non si fa mancare nulla e anche il background dei protagonisti è ben delineato cosicché essi prendano la loro giusta dimensione. Joe, voce narrante, ha sicuramente più peso di Kade, avrei decisamente preferito un pov alternato per conoscere meglio anche quest’ultimo.
Joe e Kade sono due investigatori privati di Chicago che finiscono invischiati in una storia di mafia irlandese quando devono salvare un testimone, Declan, e per questo scappano poi in California. In realtà il passato di Kade è fortemente legato a tutte le vicende così come la loro destinazione lo è con quello di Joe. Quindi passato e presente si legano per gettare le basi di un futuro dove i due possono finalmente cercare di realizzare i propri sogni.
Anche il personaggio di Declan, seppur rimanendo marginale, prende corpo e personalità proprie emergendo dalle pagine. Personalmente mi piacerebbe davvero poter leggere una storia dedicata tutta a lui, ma non credo che l’autrice l’abbia mai preso in considerazione l’idea.
Insomma, la storia di Joe innamorato del proprio migliore amico playboy che non lo considera sessualmente per poi scoprire che in realtà è corrisposto non è tra le più originali, vero. Lo stile di Mary Calmes sempre scorrevole, fresco ed emozionante mischiato alle componenti di suspense e meno usuali per un romance, fanno sì che questo libro non risulti affatto banale, anzi una lettura davvero molto piacevole per distrarsi da questa estate afosa.


Mi sarei voluto prendere cura di lui in tutti i modi possibili: mente, cuore, corpo… E sapevo che nessuno avrebbe potuto farlo meglio, perché nessuno lo amava più di me. Ero il migliore ad amarlo. Avrei riempito ogni spazio vuoto della sua anima di luce, calore e felicità, e per quanto sdolcinato suonasse, ne aveva disperatamente bisogno.

Dovevo mostrargli che era tutto quello che avevo, ed esprimergli con ogni bacio famelico e divorante che mi trovavo esattamente come lui, nella stessa barca, stesso tutto. Era tutto, l’inizio, il centro e la fine di quello che dovevo avere nella mia vita.

“Mi sento come se avessi appena vinto la lotteria con te, sai? Ho un migliore amico e ora un amante. Che diavolo ho fatto per meritarmi tutto questo?”
Allungai una mano e gli sfiorai la guancia. “Sei un brav’uomo, Kade.”
“Sì, beh, sei l’unico a pensarlo.”
Feci un sospiro profondo.
“Ma sei l’unico che conta.”
In quel momento sarei potuto morire felice.

Mary Calmes crede nel romanticismo, nel lieto fine, e nella fiducia che mostrano i suoi personaggi nel poterlo raggiungere. Nelle sue vene scorre il caffè, pensa che la cioccolata dovrebbe essere un gruppo alimentare a parte, e attualmente vive nel Kentucky con un ninja peloso di tre chili che la protegge dagli uccellini, dai ragni e dai cani del vicino.
Per rimanere aggiornati sulle sue riflessioni e il suo pandemonio (comprese le avventure del ninja), seguitela su Twitter @MaryCalmes o su Facebook e iscrivetevi alla newsletter dedicata ai suoi lettori,
Mary’s Mob.


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