Viveva ancora nelle Favelas quando gli donarono una bambina.
"È tua", così gli era stato detto. Poi ha perso tutto.
Mikel Alves è l’erede della 28HS, la più pericolosa gang di El Salvador. All'età di sedici anni sparisce nel nulla, impara a vivere nel buio e ad amare le catene che lo tengono legato alla parete della sua grotta. Diventa un animale selvaggio, dimentica la civiltà, ma sopravvive e non si arrende. Torturato e umiliato dai suoi nemici, paga il prezzo di essere un principe, di possedere un regno e una principessa. Quando Mikel tenta di riprendere in mano la sua vita, si rende conto di essere rimasto intrappolato nel suo inferno personale. Per ricominciare, sarà costretto a portare via con sé uno dei suoi nemici peggiori: Megan Lima.
L'odio di Megan ha radici profonde. Lei deve rifiutarlo, disprezzarlo, tenerlo lontano. Qualsiasi cosa, pur di non cedere al nemico.
Due gang contrapposte che cercano di imporre la loro supremazia, una lotta continua tra ragione e istinto, passione e potere. Per Megan è immorale, per Mikel è essenziale. Un romanzo oscuro, una storia d’amore violenta, due personaggi che superano tutti i limiti.
Mikel Alves è il successore più prossimo al prendere il comando della principale gang salvadoregna “28 Hombres Sombra\28HS”, è un elemento da temere, ma anche scomodo e per questo all’età di appena sedici anni viene rapito, seviziato e segregato dalla gang rivale, quella dei Dorada. Dodici anni di prigionia trascorsi all’interno di una buia e gelida grotta, a vivere di stenti e nelle condizioni peggiori, lontano da tutto e tutti, costretto a subire soprusi sia fisici che psicologici … Più vicino all’essere bestia che uomo, eppure nonostante le atroci torture non si perde d’animo e quando, finalmente, riesce a tornare alla civiltà è assetato di vendetta e deciso a riprendere in mano le redini della sua vita. E per farlo c’è un’unica carta da giocare ovvero servirsi dei suoi contendenti per riappropriarsi di ciò che gli spetta e Megan Lima, la sua più acerrima nemica, è l’unica che può aiutarlo a raggiungere lo scopo che si è prefissato.
Se non puoi uccidere i tuoi demoni, prendili per mano.
Tuttavia Megan è recalcitrante, l’odio che cova nei confronti di Mikel affonda le proprie origini fin dalla più tenera infanzia. Non può e non deve assolutamente cedere all’avversario senza opporre resistenza.
Queste due forti personalità, così contrastanti, si fronteggiano agguerrite, non come un uomo e una donna ma come due pari. In un crescendo di erotismo e sfrenata bramosia, fa capolino un sentimento decisamente più potente e incontrastabile: l’amore.
Mani state ferme, perché non potete toccarla.
Denti mordetemi le labbra, perché non posso dirle quanto è meravigliosa.
Cuore cacciala via, perché prenderebbe troppo spazio e di me non rimarrebbe più nulla.
Ma un passato costellato da indicibili violenze li accomuna e, allo stesso tempo, li allontana.
Sullo sfondo di questo rapporto controverso vengono a galla antiche rivalità, cospirazioni e verità taciute scritte col sangue.
“Gang” è passione e drammaticità.
Non è un romanzo facile, ci troviamo dinanzi a un dark romance – autoconclusivo - allo stato puro che consta di oltre 600 pagine, non mancano contenuti forti e sesso in ogni sua sfaccettatura.
Non voglio sbilanciarmi su chi sia il mio preferito tra Mikel e Megan, sono riuscita a trovare numerosi pregi in entrambi e il fatto che risultino apparentemente riprovevoli e opinabili me li fa apprezzare ancora di più.
Dio mi ha invitato in casa sua, senza sapere di aprire le porte al diavolo.
Pur proponendo una narrazione a POV alternati - seguendo il filo degli eventi dalla viva voce dei due protagonisti - niente viene lasciato al caso; si nota una notevole cura stilistica e il cast dei personaggi risulta piuttosto articolato, l’originalità del libro sta nella storia che presenta una componente inedita non indifferente infatti le descrizioni sono minuziose e mai eccessive, rendendo ancora più realistico il background di El Salvador e delle dure regole della vita di strada e della criminalità organizzata. Nonostante la mole è un romanzo carico di azione e il susseguirsi frenetico di situazioni al cardiopalma rende la lettura non solo scorrevole e priva di sbavature, ma anche avvincente.
Un altro elemento che va ad impreziosire la narrazione è l’inserimento di alcune illustrazioni che rimandano ad alcuni momenti salienti del libro riconducibili al mondo delle Favelas.
Mille i turbamenti che si sono affollati nel mio cuore durante la lettura, mi sono commossa in alcuni passaggi e ho esultato in altri. Vi garantisco che saprà farvi emozionare fino all'ultima pagina.
L’autrice, nello spazio riservato ai ringraziamenti, ci lascia un precetto importante, forse per altri sarà scontato eppure, per me, degno di menzione: “Dobbiamo essere liberi di essere noi stessi e dobbiamo sentirci liberi di scoprire gli altri. Senza influenze esterne.”
Nella vita ci imponiamo di essere ciò che gli altri si aspettano. Ci costruiamo un personaggio e mandiamo avanti il nostro copione per il bene degli altri. Cerchiamo di non deludere le persone che ci stanno intorno, pensiamo al nostro dovere e spesso, troppo spesso, ci dimentichiamo chi siamo veramente.
Pertanto lo consiglio a pieni voti a chiunque non sia facilmente impressionabile e stia cercando una storia d’amore diversa dalle altre.
Marilena Barbagallo è nata a Catania nel 1987. Ha studiato danza e recitazione ed è laureata in Economia e gestione delle imprese turistiche. Ha iniziato a scrivere da bambina, quando ha ricevuto in regalo il suo primo diario segreto e, da quel momento, la scrittura è diventata parte della sua vita. Ha pubblicato in self più di dieci libri, ognuno dei quali è stato una vera e propria palestra di stile.
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