New York, anni Duemila. Josh
Ewan, rockstar decaduta, ha appena pubblicato un album dopo molti anni di
silenzio, ma si rifiuta di promuoverlo con un tour. La ragione è presto detta:
quelle canzoni le ha scritte tutte da solo, senza l'aiuto degli spiriti, e il
risultato è pessimo. Nel tentativo di far rassegnare il suo nuovo agente
all'idea, il cantante si produce in un lungo monologo a puntate. Racconta della
sua adolescenza a Minneapolis, dell'incontro con la chitarra e con l'amore, del
rapporto con la morte e del viaggio verso il successo. Soprattutto, della
scoperta di quel dono paranormale che gli consente di diventare una leggenda
vivente ma che in cambio pretende il suo tributo. Insieme ghost story e romanzo
di formazione, la vita di Josh Ewan è una lenta discesa in una spirale di
violenza e assuefazione, che mostra come l'animo umano possa corrompersi e come
ogni cosa abbia un prezzo.
Josh Ewan é un famoso rocker che
ha dedicato la sua intera vita alla musica. La storia inizia con il suo ritorno nello scenario musicale e la pubblicazione di un nuovo album che però non
rispecchia il successo dei precedenti. Così, in prima persona, Josh ci racconta
la sua avventura che é a dir poco incredibile.
“Noi prendiamo quello che vogliamo.
Qualsiasi cosa tu faccia per impedirlo, non basterà”
La vita però gli lascia una
scelta che non coglie, poiché avrebbe potuto smettere di fare tour e godersi il
profitto ottenuto, dedicarsi a sua moglie che aspettava un bimbo. Invece no,
lui ha deciso di continuare a seguire la strada del successo perché ne voleva
sempre di più. A quale prezzo? Il più grande che si possa immaginare. Molly non
ci sarà più a supportarlo eppure lui continua per la sua strada.
“Quando Molly è morta, il mondo mi è precipitato addosso; ero rimasto da
solo per l’ennesima volta nella mia vita. Promisi a me stesso che non
avrei più scritto neppure una misera canzoncina». Fece un colpo di tosse,
poi si versò un bicchierino di whiskey e lo bevve tuto d’un sorso.
«Ho ripreso solo dopo dieci anni, e sai perché?».
«Dimmelo tu»……. «Perché sono anni che tento di
comporre senza il loro aiuto»”
Questa storia ben scritta, mi ha
fatto riflettere. Non ho condiviso la sua scelta di continuare a inseguire il
successo, fregandosene delle conseguenze dell'evocare gli spiriti. È come se
avesse stretto un patto col diavolo, il successo in cambio di vite umane.
Scherziamo!
Forse, anzi é certo, che la fama e
i soldi creano una sorta di dipendenza. Il destino, fato o karma chiamatelo
come preferite, ha avuto la meglio e gli ha dato la giusta fine.
“Solo quando vidi i fumi uscire dalla stanza compresi il messaggio che avevano voluto mandarmi”
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