lunedì 11 marzo 2019

Delitti e disastri di Rhys Ford


I morti tengono la bocca chiusa.
L’ex topo d’appartamento Rook Stevens ha rubato molti oggetti preziosi in passato, ma mai prima d’ora era stato accusato di aver sottratto una vita. Una cosa è trovare una vecchia complice ad aspettarlo dentro al Potter’s Field, il suo negozio di cimeli della cultura pop, un’altra è inciampare nel suo cadavere.
Il detective Dante Montoya era convinto di aver chiuso per sempre con Rook Stevens, dopo che il suo precedente partner aveva falsificato delle prove per incastrare il ladro di gioielli che invece se l’era cavata impunemente. Così, quando interrompe la fuga di un sospettato di omicidio coperto di sangue, rimane senza parole nello scoprire che si tratta proprio dell’uomo che aveva giurato di mettere dietro le sbarre e che continua a fargli ribollire il sangue nelle vene anche a distanza di anni.
Rook è determinato a scrollarsi di dosso l’accusa di omicidio, anche se ciò significa prendere le distanze dal duro detective messico-cubano che lo ha arrestato. Ma come se un’artista della truffa morta non fosse abbastanza, presto se ne aggiungo altre e, mentre i cadaveri si ammucchiano ai suoi piedi, Rook è costretto a chiedere aiuto proprio all’ultima persona che in teoria dovrebbe credere alla sua innocenza… e l’unico uomo che non è mai riuscito a dimenticare.

Questo nuovo libro conferma che Rhys Ford è davvero brava a tessere la tela di un poliziesco anche senza Cole McGinnis di mezzo. La prepotente personalità di Rook domina la scena, ma senza mettere in ombra l’aitante Dante Montoya, grazie soprattutto al pov alternato. L’iperattività del primo è controbilanciata dalla calma del secondo, i due si compensano in modo unico. Certo, un poliziotto e un ex ladro, ora accusato di omicidio, non sembrerebbero, a prima vista, la coppia ideale ma, piano piano, si capirà come in realtà la loro relazione possa davvero funzionare.
Ho adorato le citazioni nerd a film anni ottanta, d’altronde con un protagonista che fa Montoya di cognome è impossibile non tirare in mezzo “La storia fantastica”.  Inoltre, anche alcuni personaggi secondari sono perfettamente delineati. Il vecchio e dispotico nonno di Rook, Archibald, è un uomo che se ne frega del politically correct e che dice le cose come stanno, senza mai indorare la pillola. Un personaggio ruvido, ma che risulta impossibile non apprezzare.
Insomma, una lettura scorrevole ed emozionante che tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina. La voglia di scoprire l’assassino è pari solo al desiderio di vedere come andrà a finire la relazione tra lo sfuggente Rook e l’integerrimo Montoya. Non mancano scene decisamente hot, perfettamente inserite nel tessuto della narrazione e che non risultano affatto una forzatura. Non condivido affatto la politica odierna secondo la quale se i protagonisti non finiscono a letto ogni due per tre, un libro non vende.
L’uscita del 12 marzo della Dreasmpinner Press ci permetterà di conoscere Alex, il cugino nerd di Rook, che possiede un negozio di fumetti e che, anche lui, si troverà invischiato con un bel poliziotto. Sicuramente un’altra imperdibile lettura per i fan di questa scrittrice.






Erano sbagliati l’uno per l’altro, agli antipodi sia nel modo di vivere che nelle scelte compiute in passato, eppure Rook gli era entrato in testa come un chiodo fisso che si era incuneato nel suo cervello strato dopo strato e non voleva saperne di andarsene.



Voglio che tu sappia che sono io l’uomo che ti penetra. Io che ti scopo. Io che ti faccio venire. Voglio che tu mi senta in profondità e voglio vedere il tuo viso quando ti arrendi. Ci siamo capiti?”



“E in ogni caso un vero uomo è quello che comunica con il suo amante. Tutti sono capaci di fare i machi e nascondersi dietro un muro di silenzio. Ma vuoi un uomo con la U maiuscola? Trovane uno che sappia parlare delle sue paure e cerchi di superarle. Un uomo affronta la paura, non la caccia giù per la gola e poi si strozza con il suo orgoglio quando le cose vanno male.”





Rhys Ford ammette di condividere la casa con tre gatti dai mantelli di varie sfumature di nero e con un terrorista cairn rosso. Inoltre, Rhys lavora come una schiava per mantenere in buono stato una Pontiac Firebird del 1979, un portatile Toshiba e una ormai troppo usata macchinetta del caffè rossa.




Nessun commento:

Posta un commento