TITOLO ORIGINALE: Looking for Alaska
CASA EDITRICE: Rizzoli
COLLANA: Edizione speciale per il decimo anniversario
GENERE: Romanzo di formazione
USCITA: marzo 2015
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?
“A volte perdi una battaglia. Ma gli indisciplinati vincono sempre la guerra.”
“Se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.”
“Ecco perché ho paura: ho perduto qualcosa di importante, non riesco più a trovarlo, e ne ho bisogno. Paura come uno che perde gli occhiali, va dall’ottico e scopre che in tutto il mondo non ci sono più occhiali, e lui dovrò far senza, e basta.”
Non ho letto la trama di questo romanzo prima di iniziarlo. Così quando ho visto che i titoli dei singoli capitoli altro non erano che un conto alla rovescia, ho immaginato che la meta finale consistesse nella soluzione dell’enigma principale di Miles, il protagonista, l’individuazione de “Il grande forse”.
Chi leggerà in anteprima la sinossi saprà che in realtà al termine di questo countdown c’è un episodio traumatico che invertirà bruscamente l’atmosfera del romanzo.
La prima parte dello scritto narra la nuova vita di Miles all'interno del campus in cui si è appena trasferito. Abituato da sempre a bastarsi da solo (senza amici né hobby all'infuori della sua fissazione per le ultime citazioni di personaggi famosi), a Miles sembra di aver finalmente occupato il suo posto nel mondo quando nella sua vita entrano i pittoreschi Chip, Takumi e Alaska.
Quest’ultima, soprattutto, mette una tacca sul suo cuore. Alaska è la persona più incredibile che Miles abbia mai conosciuto, un vulcano sempre attivo, ribelle, allergica alle regole. Sembra sempre avere in controllo della situazione e il suo menefreghismo apparente è tutto ciò che Miles sogna di possedere.
Eppure ciò che lo lega a lei a livello profondo è la scoperta che sotto tutta quella strafottenza all'essere fuori dagli schemi si annida una ragazzina insicura e perennemente pervasa dal senso di colpa per la morte della madre.
Miles decide di fare breccia nel suo cuore, incantato dalla stravaganza e dalla poliedricità di Alaska. E sembra quasi esserci riuscito, prima che la morte prematura della ragazza metta fine al suo desiderio e lasci le sue domande senza risposta.
Miles e i suoi nuovi amici, colpiti nel profondo dall'accaduto, non si danno pace. La morte di Alaska sembra essere avvenuta in circostanze troppo strane per poter escludere completamente l’ipotesi del suicidio. Questo getta sul gruppo ombre ancora più lunghe, che dovranno essere scacciate con una forza d’animo e una maturità insolite per la loro età.
La seconda parte del libro, devo essere onesta, ha fatto calare il mio voto, che resta comunque più che sufficiente. Aspetteremo la rappresentazione cinematografica che dovrebbe arrivare a breve nelle sale, per vedere se la magia del cinema darà un sapore nuovo a questo romanzo.
Green nasce ad Indianapolis, ma la sua famiglia si è poi trasferita a tre settimane dalla sua nascita. L'autore ha così vissuto a East Lansing, Birmingham (inAlabama), Orlando, Chicago e a New York, per poi frequentare la Indian Springs School, un collegio e scuola diurna fuori da Birmingham in Alabama. Si diploma al Kenyon College nel 2000 specializzandosi in Inglese e studi religiosi.
Dopo aver lasciato l'università, Green passa cinque mesi lavorando come cappellano in un ospedale infantile per poi iscriversi alla University of Chicago Divinity School, che però non frequenterà. La sua esperienza lavorativa con bambini affetti da malattie mortali lo ispirerà in seguito a scrivere Colpa delle stelle.
Green vive per svariati anni a Chicago, lavorando per il giornale Booklist come assistente editoriale di recensioni letterarie e production editor, mentre scrive Cercando Alaska. Durante il suo soggiorno a Chicago, recensisce centinaia di libri, in particolare di narrativa, sull'Islam o gemelli siamesi. Inoltre scrive recensioni di libri per il The New York Times Book Review e scrive per il National Public Radio's All Things Considered e per WBEZ, una stazione radiofonica pubblica di Chicago. Green si trasferisce poi a New York, dove vive per due anni mentre la moglie frequenta una scuola di specializzazione.
· Looking for Alaska (Cercando Alaska)
· An Abundance of Katherines (Teorema Catherine)
· Paper Towns (Città di carta)
· Let It Snow: Three Holiday Romances - con Maureen Johnson e Lauren Myracle
· Will Grayson, Will Grayson (Will ti presento Will) - con David Levithan
· The Fault in Our Stars (Colpa delle stelle)
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