domenica 31 maggio 2015

Connolly Brothers

Capitolo n. 15 - Rhys

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Rhys era sia spaventato che affascinato dalla furia negli occhi cioccolato di Tom. Nonostante tutto, vi era dietro un calore che lo attirava come una falena dalla fiamma. Si scoprì eccitato da quel comportamento, Tom era bellissimo. La calma e la compostezza che lo contraddistinguevano l’avevano abbandonato per lasciare il posto ad una passione selvaggia che lo rendeva magnifico. Rhys comprese quello che l’altro voleva dirgli, quanto la sua vita fosse stata una passeggiata al confronto, quanto fosse stato ingrato, egoista ed inetto negli ultimi anni. Improvvisamente, tutti i sentimenti e gli istinti che aveva soffocato dalla morte di Sean, riaffiorarono prepotentemente e, senza riflettere sulle conseguenze, balzò in piedi per afferrare Tom e spingere le proprie labbra contro le sue. 

Tom

Tra tutte le cose che sarebbero potute accadere il bacio di Rhys non era contemplato. Tom rimase immobile e completamente sbalordito, ma si riprese non appena l'altro iniziò a ritirarsi temendo di venire respinto. Tom decise di non stare a riflettere, ma di accettare quella benedizione senza ma né perché. Quando un ragazzo stupendo ti salta addosso tu non fai domande, lo stringi tra le braccia e contraccambi il bacio al cardiopalma che ti sta offrendo. Quando la lingua di Rhys gli invase la bocca, Tom non riuscì a reprimere un gemito di puro piacere. Quanto tempo era passato da quando qualcuno l'aveva baciato così? Ma, in effetti, era mai stato baciato così? La passione divampava, ma nel tocco di Rhys sulla sua pelle non c'era solo urgenza, ma anche tenerezza. Le sue dita forti e callose gli stavano accarezzando la parte bassa della schiena dopo essersi infilate sotto la sua maglietta. Brividi di desiderio lo facevano fremere ed ormai ogni pensiero razionale era scomparso dopo che il sangue era completamente fluito a sud. La sua erezione pulsante sfregava contro quella dell'altro in una deliziosa tortura, non aveva mai potuto indulgere in carezze e strofinamenti prima. I suoi incontri sessuali erano sempre stati brevi ed anonimi, le sensazioni che gli suscitava Rhys erano praticamente sconosciute. Le sue labbra erano insospettatamente morbide e dolci, Tom non riusciva a staccarsene. La sua lingua gli saccheggiava la bocca in modo incredibilmente erotico e non poteva evitare di immaginare come sarebbe stato stupendo affondare il proprio cazzo tra quelle labbra succose. Tom non riusciva a tenere le mani ferme, prima accarezzò la schiena di Rhys, ma poi, sentendosi sempre più audace, si fece strada all'interno dei suoi pantaloni della tuta entrando in contatto con la serica pelle delle natiche. Affondò le dita in quei globi sodi e accolse con piacere i gemiti che Rhys gli riversò in bocca. Il palese apprezzamento dell'altro lo spinse a afferrarlo con ancora maggiore ardore schiacciando i loro corpi l'uno contro l'altro.
“Scopami Tom” il sussurro appassionato di Rhys penetrò la nebbia di piacere che aveva offuscato il suo cervello riportandolo dolorosamente alla realtà.
Come se fosse stato colpito da una secchiata d'acqua fredda, Tom si staccò da Rhys mettendo quanta più distanza possibile tra loro date le ristrette dimensioni della stanza.
Cazzo, cazzo, cazzo! Tom si diede mentalmente dell'imbecille più volte. Si era ripromesso che non si sarebbe mai fatto coinvolgere da un ragazzo del ranch, non poteva permettersi un coinvolgimento con nessuno, ma in particolare con qualcuno con cui lavorava e che avrebbe potuto “smascherarlo” davanti a tutti i suoi dipendenti. Il panico lo travolse e non riuscì a proferire parola nemmeno davanti allo sguardo ferito che era comparso nei grandi e bellissimi occhi verdi dell'uomo che lo stava fissando.

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