giovedì 15 novembre 2018

Review Party: 703 MINUTI di L.F. Koraline


Damon ha capito che la missione della sua vita è proteggere la famiglia, dedicarsi con tutto se stesso alla donna che ama ed essere un buon padre. Vive insieme alla sua Eden in una prigione dorata perché, nonostante il loro sogno d’amore sia diventato ormai una splendida realtà, il mondo lì fuori è in agguato. E una minaccia oscura si addensa all’orizzonte. Amanda, la giovane figlia adottiva di Eden e Damon, è sempre stata una ribelle. Le rigide regole di casa Blake le stanno strette. Affascinata dalla verità che ha scoperto su Sean Davis, decide di partire per il Giappone per cercarlo. Sull’isola di Hokkaido, Amanda si troverà finalmente faccia a faccia con il maestro maledetto e con la sua follia, mentre a New York Damon e Eden dovranno fare i conti con un passato pronto a tornare per distruggere ogni cosa…
Odio iniziare con una premessa, ma trattandosi di una serie, diventa quasi d’obbligo. Quindi se non avete letto i precedenti tre libri della serie 703 vi consiglio di non andare oltre con questa recensione, per non incappare in spoiler involontari.

Detto questo sono pronta a cominciare.

Avevamo lasciato Damon ed Eden alle prese con l'inizio della propria famiglia. Dopo tante peripezie, la ragazza italiana è riuscita ad “addomesticare” il magnate americano, protagonista dei suoi sogni e dei suoi incubi, portandolo addirittura all’altare! Eden vorrebbe dare un figlio al suo Damon, non riuscendoci. Così lui decide di adottare un bambino ogni loro anniversario di nozze, facendo capire alla sua Eden che la famiglia è quella che si costruisce insieme, passo dopo passo e che lei è tutto quello di cui lui ha bisogno. La famiglia Black ad ora vanta 3 ragazzini, così quando Damon si trova alle porte dell’orfanotrofio Saint Peter non ha alcun dubbio sul prossimo figlio adottivo, o forse sarebbe meglio dire figlia: Amanda.
In lei rivede la sua sfrontatezza, la sua ribellione e decide che lei è una di quelle anime che hanno bisogno di essere salvate. Dopo un periodo di affidamento di due mesi, Amanda entra a far parte ufficialmente della famiglia Black, e ha tutto quello di cui è stata privata nella sua infanzia e adolescenza, affezionandosi anche ai suoi fratelli adottivi.

«Non penso di voler restare qui».
«E cosa vuoi fare? Vuoi tornare in istituto per poi uscirne incazzata con il mondo e finire in mezzo alla strada?»
«Sono già incazzata con il mondo».
«E fai bene. In questo mondo ci sono più cose schifose che cose belle, ma devi imparare a riconoscerle. Un giorno capirai che vale la pena di vivere per quelle poche cose belle che questa vita dispettosa ci offre».

Ma Amanda è curiosa, ha un temperamento ribelle, non accetta i no imposti da Damon e le regole della casa sembrano starle strette; spesso sente la coppia discutere e un nome ricorre spesso nelle loro conversazioni, facendo infuriare Damon e mandando in una crisi di pianto Eden, un nome che è proibito nominare davanti ad altre persone: Sean Davis.
Le giornate si susseguono e la routine è sempre la stessa: casa, scuola, parco acquatico. Il suo amore per gli animali, e soprattutto per i mammiferi marini, la spinge a entrare in un’associazione di volontariato e dopo varie ricerche, capisce che questo potrebbe rappresentare l’occasione perfetta per saperne di più su Sean. Chiede il permesso di partire per il Giappone per fermare i cacciatori di balene e dopo aver incontrato la resistenza di Damon, senza però essersi arresa, ecco che Eden apre una crepa in quel muro in cui è rinchiuso il suo cuore: può partire a condizione che Josuè sia con lei e soprattutto che non la lasci mai sola. Arriverà nella città di Hokkaido con qualche giorno di anticipo, prima di incontrare gli altri volontari dell’associazione, in tempo per mettere a punto il suo piano e incontrare così il maestro maledetto. L’incontro potrebbe sconvolgere la sua vita e anche quella dei suoi genitori adottivi: il passato è pronto a saldare il suo debito.

Tutti portiamo sulle spalle il peso di un dispiacere, così come conserviamo nel cuore il dolore di una perdita o di una delusione, ma sarebbe un grosso errore permettere al male di vincere sul bene.
La perdita di qualcuno che amiamo, il dolore, la delusione, la sofferenza, non sono altro che spaccati temporanei di un'intera vita fatta di mille altre cose belle.
E io voglio vivere ogni singola cosa bella che questa vita intende riservarmi. A qualsiasi costo.
Non permetterò a nessuno di rubarmi altra felicità.

Che dire? Il terzo libro si era concluso con un grande interrogativo che ha spinto i lettori a saperne di più su Sean e Amanda, e la nostra cara Koraline ha deciso di accontentarci.
In questo quarto capitolo della serie si nota una maturità creativa e stilistica dell’autrice, con una ricerca accurata e minuziosa non solo dei luoghi ma di tutto quello che rappresenta e caratterizza i personaggi dell’intera serie, le loro debolezze, le loro paure, ma nello stesso tempo il loro coraggio e la loro determinazione.
Se prima non potevate fare a meno di Damon, ora Sean riuscirà a catalizzare l’intera attenzione su di sé, ma non posso nascondervi che la presenza del protagonista principale continuerà ad aleggiare per l’intero romanzo, se non addirittura fin dalle prime pagine.
Infatti nei primi capitoli troviamo un’Amanda scontrosa, ribelle, che cerca costantemente di fuggire dall’istituto in cui si trova; è la classica palla al piede dei suoi istitutori e l’eroina di alcuni bambini, grazie a un atteggiamento fiero e sicuro di sé, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. E forse è proprio questo che Damon riesce a vedere e a cogliere di lei: forse è ancora in tempo per salvarla prima che diventi come lui, prima che i suoi sentimenti si atrofizzino, rendendola incapace di amare.
Sean invece è… mistero. Cambia continuamente città, facendo perdere le sue tracce a chi cerca di mettersi in contatto con lui; tiene una sorta di convegni, ma nessuno sa bene di cosa si tratta e alle persone che vi partecipano viene chiesto il massimo riserbo.
Sean rappresenta per Amanda una sfida: più lui cercherà di allontanarla, più lei se ne sentirà attratta.

Una donna di fronte alle emozioni annulla tempo e spazio.
Una donna con le farfalle nello stomaco perde ogni briciolo di razionalità e si abbandona, sogna, vive.

Se posso essere sincera ho trovato questo quarto romanzo più adrenalinico, più scorrevole, più entusiasmante. Sarà il fascino del maestro maledetto, sarà che l’attenzione si è spostata verso protagonisti nuovi, fatto sta che ho divorato, ma allo stesso tempo assaporato questo romanzo, anche se non posso negare che Sean aveva già attirato la mia attenzione fin dalla sua prima apparizione. Cosa aspettarsi da questo romanzo? Di tutto e anche di più! Ci sarà l’amore, perché i sentimenti di Damon per la sua Eden impregnano le pagine di questo romanzo; ma anche mistero, suspense e adrenalina: una vera e propria montagna russa di emozioni e sensazioni.
Un quarto romanzo che tiene testa ai romanzi precedenti e che vi assicuro non sarà da meno! Quindi se siete alla ricerca di una lettura appassionante, intrigante, misteriosa…beh la vostra scelta non potrà ricadere che su questo romanzo, ma attenzione al finale che lascerà il lettore ancora una volta con il fiato sospeso, perché si sa che Koraline è una maga dei cliffangher, tenendo sempre alta l'attenzione dei suoi lettori più accaniti.
Siete pronte a incontrare il maestro maledetto?


Koraline ha tre grandi passioni: gli animali, i viaggi e i libri. Qualche anno dopo la laurea in Legge ha pubblicato, per gioco, il suo primo romanzo. Nel 2015, sul web, ha ottenuto un immediato riscontro positivo da parte dei lettori, centinaia di recensioni e migliaia di copie digitali vendute. Newton Compton ha acquisito il romanzo dopo poche settimane. Dell'autrice ha pubblicato l'intera 703 Series: 703 ragioni per dire sì, Suite 703 e 703 volte tua. 703 minuti è il quarto libro della serie.


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