giovedì 15 novembre 2018

Review Party: THE FAILING HOURS di Sara Ney



Zeke Daniels non è solo un cretino; è proprio uno stronzo, un’idiota totale.

Zeke tiene le persone a distanza. Non ha alcun interesse per le relazioni – come la maggior parte degli stronzi.

Frequentare qualcuno? Essere in una coppia? No. Non è roba per lui.

Non ha mai nemmeno pensato a cosa vorrebbe in una ragazza, perché non ha mai avuto alcuna intenzione di averne una.

Diavolo, ha a malapena una relazione con la sua famiglia, e sono imparentati; non piace nemmeno ai suoi stessi amici.
Quindi perché continua a pensare a Violet DeLuca?
La dolce e tranquilla Violet – il contrario di lui in ogni senso.
La luce contro la sua oscurità, anche il suo dannato nome richiama alla mente i raggi del sole, la gioia e stronzate del genere.
E anche questo lo fa incazzare.
Non credevo che il secondo volume di questa serie della scrittrice Sara Ney uscisse a soli cinque mesi dall'altro e sono super felicissima. Perché, vi domanderete voi? Primo perché ho avuto la possibilità e il piacere di far parte del review party, secondo perché ero davvero curiosa di conoscere Zeke - lo stronzo - Daniels e terzo perché è a pov alterni (AMO). E lasciate che ve lo dica, Zeke, per me, ha superato Oz. 
Zeke è molto, molto di più. Mi è entrato sotto pelle senza chiedere alcun permesso e rimarrà a lungo lì. Nel primo romanzo della serie Zeke mi aveva incuriosito sin dal primo istante, il suo modo di porsi, il suo menefreghismo, il suo egoismo, le scommesse... in cuor mio avevo intuito che quell'atteggiamento nascondeva un animo buono e altruista. I miei complimenti vanno a Sara Ney per la bravura e per la sua capacità di raccontare questo tipo di storie coinvolgenti e alla Hope per aver portato in Italia questa scrittrice e questa serie, sperando che al più presto pubblichi il terzo e il quarto volume. Non fateci aspettare! 
Ma ora  partiamo dal principio... da Violet DeLuca e Zeke Daniels.

I miei amici dicono che sono spietato; affermano che nelle mie vene scorra sangue freddo, che sia impossibile avvicinarmi. Ma mi piace così. Mi piace tenere gli altri a distanza. Nessuno ha bisogno di me, e io ho ancor meno bisogno di loro. La felicità è un mito.


La verità è questa: Zeke Daniels mi intimidisce.

Violet DeLuca ricorda una Pixie con i suoi lineamenti dolci, fragili e leggermente impauriti. Ma è anche dura come una roccia. Quando aveva quattro anni ha perso i suoi genitori e con loro anche la sua capacità di parlare, quando è nervosa balbetta e Zeke la rende molto nervosa. Quel ragazzo la intimorisce, per questo motivo finge di non sapere nulla quando lui in biblioteca le chiede un paio di informazioni con quel suo modo educato ma arrogante al tempo stesso; l'ultima cosa che Violet vuole è fare da tutor a quello stronzo egocentrico. Ma il destino sembra non essere a suo favore e poi non è mai stata una codarda, solo non ha la più pallida idea di come si possa collaborare con un tipo del genere. Sembra perennemente incazzato con il mondo e sembra odiare tutte le persone e tutto quello che lo circonda. Non è mai felice di niente, non mostra mai un sorriso. Impassibile. Ma quei suoi occhi freddi come il ghiaccio nascondono più di quanto lui si rifiuta di lasciar trapelare.

"Non so se l'hai notato, Zeke Daniels, ma non sono il tipo di ragazza con cui vai a letto e basta. S... sono il tipo che ti tieni".

Zeke Daniels è il tipo di ragazzo che tutte al campus desiderano, desiderano essere scopate da lui e lui le scopa. Una botta e via. La cosa che gli piace è il fatto di non avere impegni, zero relazioni, zero preoccupazioni. Dalla vita ha tutto, ha sempre avuto tutto ma l'amore e l'affetto non li ha mai avuti e quando il suo coach lo obbligherà a far parte di un progetto, lui per primo non saprà come comportarsi ma con il tempo... imparerà e lo stesso farà anche il suo "fratellino". Se si impara a conoscerlo bene si scopre che Zeke è buono. Violet infatti lo ha capito, tutto quello che quel ragazzo fa, lo fa per il bene degli altri. Se fosse davvero uno stronzo non scommetterebbe in continuazione per perdere e vedere gli altri vincere i suoi soldi, non regalerebbe cose, non sarebbe così preoccupato per chi non può permettersi un biglietto da dieci dollari per vedere uno dei suoi incontri di wrestling dal vivo.

Con un ansito pronuncio quelle parole: "Dove sei stata per tutta la mia vita?", prima di riuscire a fermarle. Mi scivolano sulla lingua come un'implorazione, non posso ritrarle. A giudicare dal modo in cui i suoi occhi si addolciscono, non l'hanno infastidita. "Dove cazzo dei stata?".


Le ho riempito di lacrime gli occhi. Quelle lacrime, nei suoi occhi, erano mie. Il suo cuore spezzato le stava piangendo per me, lo so, maledizione. Perché mi ama. Nonostante me. Cazzo.

Violet è l'opposto di Zeke ma nonostante questo faranno amicizia e scopriranno di avere molte cose in comune, molte cicatrici anche. Solo che a un certo punto non sarà più solo amicizia ma nascerà qualcosa che andrà oltre e questo spaventa Zeke a morte. E cosa farà? La cosa che gli riesce meglio ovviamente... la tratterà male e prenderà le distanze, la paura dell'abbandono è troppo potente. La delusione, il rifiuto. Meglio essere lo stronzo burbero di sempre. Ci sono voluti anni prima che accettasse il fatto di non essere amato dai propri genitori nel modo giusto e naturale. Ma è anche consapevole che Violet è parte di lui, della sua vita. La vuole. Ma ha rovinato tutto quello che di bello gli era successo, riuscirà a rimediare al danno che ha combinato? 
Violet lo fa sorridere e lui l'ha fatta piangere.

Per leggere la nostra recensione del primo volume di questa serie, cliccare l'immagine!







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