venerdì 2 novembre 2018

RIPARTIRE DA ZERO di S.C. Wynne


La vita non è stata generosa con Francis Murphy. È riuscito a sopravvivere per ventun anni prostituendosi e accettando l’elemosina di qualche persona gentile. Ma quando il ricovero per i senzatetto viene devastato dai vandali, è costretto a chiedere del cibo alla Chiesa della Grazia e della Luce, ed è lì che incontra il figlio del pastore, Randy.

Randy Wright cerca sempre il lato migliore delle persone. È immediatamente attratto da Francis, anche se il giovane è duro e diffidente. Quando Francis viene attaccato da uno dei suoi clienti, Randy e la sua famiglia lo accolgono in casa e gli offrono un lavoro temporaneo. Randy aveva sempre pensato di essere etero, ma qualcosa in Francis gli fa desiderare un rapporto che vada oltre l’amicizia: possibile che sia bisessuale?

Anche Francis è attratto da Randy e sia il ragazzo che i suoi genitori si sono sempre dichiarati sostenitori dei diritti gay. Ma a parole sono tutti bravi. Che possibilità ci sono che quei genitori cristiani restino di mentalità aperta, quando è il loro stesso figlio a intrattenere una relazione con un altro uomo?
La trama di questo libro mi ispirava parecchio, quando ci sono di mezzo figli di religiosi in un libro m/m mi aspetto sempre fuochi artificiali, ma in questo caso diciamo che si tratta più di qualche mortaretto. La storia è scorrevole e ben scritta e, nonostante la professione di Francis, il suo rapporto con Randy è davvero molto dolce. Le vicende sono narrate esclusivamente dal pov di Francis e questo, a mio parere, penalizza la resa del personaggio di Randy che si sarebbe sicuramente potuto approfondire maggiormente.

Francis ha avuto una vita difficile e si è rassegnato a prostituirsi per sopravvivere abbastanza dignitosamente, è fiero della propria indipendenza e difende la propria autonomia con le unghie e con i denti. Il suo ritrovarsi a vivere e lavorare momentaneamente per la Chiesa della Grazie e della Luce lo destabilizza, la vede solo come una parentesi prima di ritornare alla dura realtà della sua esistenza.
Randy è invece un ragazzo che è cresciuto in una famiglia amorevole e con un padre predicatore in una chiesa che difende i diritti LGBT, ma che non sa spiegarsi perché si senta attratto da Francis dopo aver pensato fino a quel momento di essere etero. Avrei gradito se fosse stato maggiormente approfondito il suo personaggio visti i dubbi sulla propria sessualità che si ritrova a dover gestire oltre all’aver a che fare con un Francis parecchio recalcitrante. Passa dal professarsi etero, al baciare Francis al negare tutto per poi dichiararsi innamorato, il tutto senza grande introspezione e lasciando molti punti interrogativi lungo la strada.
Nonostante tutto si tratta di una storia gradevole e anche molto dolce dove un ragazzo che ha lottato per tutta la vita per sopravvivere si vede concessa un’opportunità di cambiamento e deve trovare la forza di affrontare le proprie paure per poter finalmente concedersi il meritato lieto fine. Un libro scorrevole che intrattiene piacevolmente per qualche ora in queste uggiose giornate d’autunno.


«Non faccio del male a nessuno.» 
«Lo fai a te stesso.» 
Emisi una risata nasale. «E a chi cazzo frega?» 
Si puntò un dito contro il petto. «A me.»

Mi sentii triste per lui e avrei voluto confortarlo. Io. Francis, il prostituto senza cuore che non desiderava altro che abbracciare Randy e dirgli che era tutto a posto. Che mi stava succedendo?

La mano di Randy sul mio braccio mi faceva tremare le ginocchia al punto da chiedermi come potesse avere un simile effetto su di me, quando nessun altro c’era mai riuscito. Forse dipendeva dal fatto che da quando avevo conosciuto i Wright, avevo provato cosa volesse dire avere qualcuno a cui importasse di me. Era una bella sensazione, ma c’era anche un principio di paura nel mio cuore. 
Perché adesso avevo qualcuno che avrei potuto deludere.

S.C. Wynne ha cominciato a scrivere romanzi M/M nel 2013 e non se ne è mai pentita. Voleva dirlo perché pare che tutti, nelle loro biografie, dicono di non avere rimpianti e, insomma, S.C. Wynne ama gli scherzi. Adora scrivere storie M/M e i suoi personaggi sono, di solito, un po’ disillusi, divertenti e salvati all’ultimo dall’amore. 
S.C. ama il vino rosso, i margarita e i seven-e-seven. Sì, all’apparenza è davvero assetata. Ama la pioggia e vorrebbe vivere a Seattle, invece è andata a finire nella soleggiata, sempre soleggiata, incredibilmente soleggiata California. Scrivere è la miglior professione che potesse scegliere perché tende a essere una maniaca del controllo. Passare la giornata stando seduta in pigiama a battere i tasti del suo portatile, controllando ogni pensiero ed emozione dei personaggi che inventa, è un sogno diventato realtà.


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