mercoledì 6 maggio 2015

A prova di proiettile - Mary Calmes

Dovunque vada, Jory Harcourt riesce sempre a mettersi nei guai, specialmente quando il suo partner, Sam Kage, sta lavorando sotto copertura per i federali.

Dopo essere stato obbligato dalla crisi finanziaria a chiudere la sua attività, Jory trova lavoro in un’agenzia matrimoniale. Ma in poco tempo la sua lingua senza freni e il suo atteggiamento senza mezze misure lo trascinano in un tiro alla fune fra un ricco ereditiere e un narcotrafficante. E come se la situazione non fosse già abbastanza delicata, Sam fa la sua comparsa facendo affari con il contrabbandiere della droga.

Fra gli uomini che lo vogliono e quelli che lo vogliono morto, Chicago sta diventando un po’ troppo affollata per lui; seguendo il consiglio di suo fratello, del suo fidanzato e dell’FBI, Jory vola alle Hawaii… dove un serio incidente minaccia gravemente il resto della sua vita. Riusciranno Sam e Jory a rimanere fedeli alle loro promesse e a dimostrare che il loro amore è veramente a prova di proiettile?

Andiamo per ordine perché in questo libro di cose da dire ce ne sono a vagonate.
Avevamo lasciato Jory e Sam al matrimonio di Amanda, Jory alle prese con la scelta della data del suo matrimonio, perché si sa, anche lui ha diritto al suo lieto fine con il suo bel poliziotto.
Questo libro si apre con loro già sposati e Sam che manca da casa ormai da quattro mesi dato che è sotto copertura. Il dove e il per quanto tempo a quanto pare non sta a Jory saperlo e così l’attesa non fa che logorare i suoi nervi, distruggere poco a poco il suo cuore.


Le persone che aspettavano il ritorno dei loro cari dalla guerra avevano tutto il mio rispetto.Io sarei andato in pezzi.E non era il tempo in sé a ucciderti, ma l’incertezza.Se sapevo dove Sam si trovava, quello che stava facendo, allora ero tranquillo.Ma a fare presa su di me era il fatto che potesse essere in pericolo mortale.

Ormai è inutile pensare che Jory e il pericolo siano due cose separate, per la maggior parte del tempo sembra che vadano a braccetto, giocando a rincorrersi vedendo chi arriverà per primo a urlare: Libera me.
Dopo aver aiutato in una serata un certo Eddie Liron, il ragazzo non sa in che guai si sia cacciato, soprattutto se questi guai hanno il nome di Cristo Liron, un assassino e chissà cos'altro. Inevitabile poi che quest’ultimo non si prendesse una batosta per Mr Harcourt, in fondo chi non gli graviterebbe attorno?
Peccato che sia proprio su di lui che Sam e gli altri stiano lavorando e ancora più inevitabile che le loro strade si incontrino e sembra proprio che Sam lavorasse sotto copertura nella stessa città dove avevano vissuto, e dove tuttora vivono: Chicago.
Riuscire a scampare al pericolo è sempre più difficile per il marito di Sam, soprattutto se il pericolo è armato, umiliato a dir poco e incazzato non rende l’idea. Già, dimenticavo, il pericolo ha il nome di Liron, Cristo Liron.


“Per favore vai alle Hawaii. Tutta questa storia si risolverà in una settimana, una settimana e mezzo, e poi prenderò un aereo per raggiungerti.”
“Ah sì?”
“Giuro.”
“Sì?”
“Già.”
“E rimarrai almeno per una settimana?”
“Due giorni.”
“Quattro.”
“Tre.”
“Tre,” sospirai profondamente. “Affare fatto. Tre giorni da soli su un’isola tropicale, accetto, Kage.”
Lui ridacchiò e sentii quella risata fragorosa che amavo.
 
Ora, una volta arrivato alle Hawaii per “far calmare le acque” le sorprese non son finite perché se da una parte ha seminato un narcotrafficante, dall'altra Jory è andato a finire dritto nelle braccia di Hayes, il suo ultimo cliente nella ditta di matrimoni, Aaron Sutter e il suo nuovo fidanzato Jaden. Che dire, per scappare da uno spasimante narcotrafficante è finito dritto nelle braccia di altri due pretendenti al “cuore” del ragazzo, la pecca? Che per la maggior parte del tempo nessuno crede che esista davvero Sam, nessuno tranne Aaron.

Ero completamente perso. “Come hai detto?”
“Jory, che cazzo,” urlò. “Aaron Sutter mi ha trasformato in te. Non lo avevo capito, ma ieri sera, quando ti ho conosciuto, tutto mi è tornato.”
“Cosa stai…”
“Mi ha comprato tutte queste diverse lenti a contatto, sai?” Mi ignorò. “Ma ho iniziato a notare che, se volevo qualcosa, se mettevo quelle castane riuscivo a ottenerla. Se volevo sedurlo, dovevo mettermi quelle castane, e devo essere onesto, tanti altri ragazzi mi hanno sempre detto che ho dei begli occhi, ma per Aaron… sono solo quelli castani che provocano una reazione in lui, alla grande.”
Sentii lo stomaco stringersi.

E nemmeno il suo ex fidanzato, Mr Sutter, sembra aver lasciato del tutto naufragare le speranze, in fondo cosa si dice in questi casi? La speranza è l’ultima a morire e forse, nel suo caso, è pure recidiva perché se c’è una cosa di cui Jory è sicuro è che mai avrebbe tradito Sam, mai avrebbe amato qualcuno che non fosse lui.
Non a caso si era fatto tatuare una cosa molto particolare (come comparve nei precedenti libri), la sua firma, Sam, proprio sulla pelle, e questo è successo prima che il poliziotto decidesse di fare di lui un uomo onesto.
Riuscirà Kage ha ritornare da Jory tutto intero, potendo finalmente prendere il tempo per loro, riabbracciarlo e fondere la pelle nella sua, dopo tutto ciò che sta accadendo a Chicago? O Jory riuscirà a combinarne un’altra delle sue, rischiando questa volta molto più che una pallottola di striscio?



Cosa posso dirvi che non sia già stato detto? Sicuramente che questo libro vi farà battere forte il cuore, scendere una lacrima se siete sentimentali come me, trattenere il fiato e riflettere sulla profondità di certi sentimenti come l’amore che lega due persone in vincoli talvolta più stretti di quelli di sangue.


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