venerdì 31 luglio 2015

IL RIBELLE di J.R. Ward


Bello e dannato, Nate Walker non ha mai evitato di seguire i suoi sogni, anche se questo ha significato intraprendere la strada più difficile e lasciare la ricchezza della sua famiglia e una donna di cui era innamorato, ma che in realtà puntava solo al suo denaro.
Diretto a New York, è convinto che niente possa impedirgli di aprire il suo ristorante a cinque stelle, finché un guasto all'auto lo costringe a fermarsi al White Caps Bed & Breakfast, o meglio nella cucina della sua proprietaria, Frankie Moorehouse, che gestisce la dimora di famiglia nonostante le notevoli difficoltà organizzative ed economiche. L'ultimo problema in ordine di tempo è stata la fuga del cuoco senza preavviso che l'ha lasciata in balia del caos più completo, almeno fino all'arrivo di Nate. Senza averlo cercato, lui si ritrova tra le mani un lavoro di cui non ha veramente bisogno. Resterà lì fino al Labor Day, questo è l'accordo che stipula con la coriacea Frankie. Ma col passare dei giorni il suo interesse si sposterà dalla cucina del bed and breakfast alla sua indipendente e risoluta proprietaria sebbene lui sappia già che con una come Frankie un'avventura con data di scadenza è da escludere.

Il mio amore per questa autrice ormai è un dato di fatto e chi mi conosce personalmente lo sa. E' una delle regine incontrastate del genere fantasy ma personalmente l'apprezzo molto anche come autrice di romanzi rosa. Adoro il fatto di ritrovare in questi libri collegamenti con la serie che ne ha decretato il suo maggior successo. Piccoli particolari che ho trovato anche nei libri firmati Jessica Bird e che non sono mancati neppure in questo che è il primo libro di una serie intitolata “The Moorehouse Legacy”.

Per prima cosa l'ambientazione in cui la storia si svolge è sulle sponde del lago Saranac, sui Monti Adirondack (e qui è impossibile non pensare al vampiro dagli occhi viola chiamato “Reverendo”) in una vecchia villa della famiglia Moorehouse trasformata in albergo. Dopo la morte prematura dei genitori, l'attività è passata nelle mani dei tre figli della coppia.
Alex, il figlio maschio, è partito da diversi anni diventando un'abile velista partecipando a famose regate che lo portano in giro per il mondo, Joy è la figlia più piccola a cui la sorella maggiore ha fatto da mamma e poi c'è Frankie, colei che porta sulle spalle tutta la gestione dell'attività familiare che purtroppo non naviga in buone acque ormai da diversi anni.
Le spese di manutenzione della grande dimora aumentano ogni anno e le entrate non riescono a superare le uscite. Ogni giorno Frankie si deve occupare di tutto senza poter contare sull'appoggio di nessuno tanto che in più di un'occasione si è ritrovata ad un passo da mettere tutto in vendita prima di perdere tutto a causa di un fallimento. Nella villa insieme a lei ci sono la sorella minore Joy che l'aiuta occupandosi della ricezione in sala dei clienti ed un'anziana nonna affetta da demenza senile.
Nathanael Walker è il figlio diseredato di una ricca e prestigiosa famiglia, che ha abbandonato per seguire il suo sogno e diventare uno chef famoso al dispetto della famiglia stessa che lo voleva avvocato o broker finanziario.
Dopo aver lasciato New York, Nate si mette in viaggio per raggiungere il Canada alla ricerca di un locale da acquistare. Il suo sogno è quello di mettersi in società con un suo caro amico ed aprire un ristorante blasonato tutto loro.
Quello che non aveva messo in conto era l'abbandono della sua piccola Lucilie, una SAAB 9000 di vecchia data che esala il suo ultimo respiro, su una strada secondaria da qualche parte sui Monti Adirondack. Nate riesce a raggiungere a piedi il primo agglomerato urbano e si ritrova ad entrare in una grande cucina di un B&B nel pieno di una vera e propria catastrofe culinaria: su un bancone di acciaio giace un pollo dalla pelle carbonizzata circondato da un gruppo di persone che lo guardano con orrore e panico dipinto sul volto. Senza neppure rendersene conto si ritrova a sporzionare l'animale e cercare di salvare la parte ancora commestibile, impartendo ordini decisi ma gentili per poter servire la cena alle persone che rumoreggiano in sala.
Frankie è una donna di trent'anni che non ha mai fatto affidamento su nessuno e si è sempre fatta carico di ogni responsabilità ecco perché all'inizio non è facile per lei accettare l'aiuto che Nate le offre anche se ammette solo con se stessa che lui è arrivato nella cucina come un angelo salvatore. Nate ha bisogno di riparare la sua auto prima di ripartire e quindi accetta di restare a lavorare al White Caps in cambio di un modesto salario e di vitto e alloggio.
L'attrazione tra i due è immediata ma Nate faticherà molto a far cedere Frankie che si rifiuta di ammettere anche con se stessa ciò che prova per lui.
Frankie si ritrova ad essere molto dura con lui e cercare di mantenere la distanza con una freddezza quasi glaciale.

“Ragazzi era una donna frustrante, ma maledizione, gli piaceva. Quell'ostinata tenacia, quella durezza suscitavano il suo interesse in modo quasi inspiegabile. Tutta quella forza e quell'atteggiamento di sfida gli facevano desiderare di guardare sotto la corazza.”

La determinazione di Nate verrà premiata comunque e i due iniziano una relazione non solo professionale ma anche intima. Entrambi hanno portano sulle spalle un dolore per una perdita di cui si sentono responsabili e solo insieme riusciranno a “salvarsi”.
Si ripetono che la loro è una storia di sesso a termine e che poi ognuno riprenderà la propria strada ma non hanno fatto i conti con i sentimenti e l'amore che presto li coinvolgeranno. Frankie per la prima volta si rende conto di aver bisogno del sostegno che lui le da e questo la terrorizza.

“Se adesso mi abbracci, piangerò”
“E allora piangi. Non mi importa... Solo non chiedermi di non tenerti stretta.”

Mantenere una relazione a distanza però è un'impresa quasi impossibile specialmente con attività come le loro. Nate aprirà un ristorante a New York e lei resterà a gestire il suo B&B a chilometri di distanza.
Nate è un personaggio stupendo perché oltre ad essere bellissimo e con un fisico perfetto, ha una sensibilità sconvolgente che l'autrice non ha mai cercato di minimizzare nelle sue pagine ma al contrario, ce lo ha presentato nel suo momento di maggior debolezza facendocelo amare ancora di più. Il cuore ha perso un battito quando lo ha descritto entrare in cucina con una maglietta dei Red Sox e la mia mente ha gridato “Oddio, lo Sbirro!” ( Butch O'Neal della serie sulla Confraternita).
Quando arriveranno a dover prendere delle decisioni che cambieranno il loro futuro, sarà difficile ignorare i sentimenti che li legano.
La storia di questo romanzo è davvero carina e piacevole, l'unica pecca se mi è permesso dirlo, riguarda la traduzione del testo che lascia a desiderare in più di un'occasione con refusi che hanno disturbato un po' la lettura. Consiglio questo libro, un bel romanzo per gli amanti delle storie romantiche che ha tutti gli ingredienti giusti per essere piacevolmente gustato.


J.R. Ward è una giovane autrice di romanzi d'amore di genere erotico-paranormale. Il suo vero nome è Jessica Bird (nome con cui l’autrice firma romance contemporanei) e vive nel sud degli Stati Uniti, insieme al marito ed alla sua amata Golden Retriever. Dopo la laurea ha iniziato a lavorare a Boston nel settore sanitario e ha passato molti anni a capo di uno dei principali centri medici accademici nel Paese. La scrittura è sempre stata la sua passione e la sua idea di paradiso è un giorno intero con la sola compagnia del suo computer, del suo cane e di una buona tazza di caffè.
Ha raggiunto il successo con le serie La Confraternita del Pugnale Nero e Gli angeli caduti. Ogni sua uscita scala le classifiche del New York Times e quelle dei principali Paesi europei, fra i quali Francia, Germania e Spagna. In Italia le sue serie vengono pubblicate, con enorme favore dei lettori, da Rizzoli e Mondolibri.


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