mercoledì 1 luglio 2015

Una prateria per sé di Andrew Grey


Storie della prateria. Libro 5.

Marty Green ama solo due cose: i cavalli e il basket. Un ictus durante il primo anno di università gli mette però i bastoni fra le ruote. Dopo mesi in ospedale, trascorsi a guarire sotto l’ala dei suoi genitori iperprotettivi, Marty si rende conto di avere bisogno di stare da solo. Quando un buon amico del suo medico gli offre un lavoro nel suo ranch, lui accetta con gioia.
Quando l’assistente veterinario Quinn Knepper vede Marty, il suo cuore manca un battito. È un colpo di fulmine. Anche Marty sembra interessato a lui, per quanto sia timido. Ci sono solo due problemi: il padre di Quinn vuole che lui tenga nascosta la propria sessualità e quello di Marty è un senatore omofobo che non sa che suo figlio è gay, cosa di cui Quinn viene a conoscenza quando l’uomo propone un emendamento costituzionale che proibisce il matrimonio omosessuale.
Due famiglie ostili sono un grande ostacolo, ma Quinn è intenzionato a costruire qualcosa di serio. Purtroppo, questo significa mettere in pausa la propria vita mentre Marty cerca di superare il proprio blocco emotivo, salvo che, naturalmente, non decida di sacrificare la propria felicità in nome dell’ambizione politica di suo padre e termini la loro relazione prima ancora che abbia inizio.


Con questo quinto libro tra i cowboy del Wyoming di Andrew Grey troviamo vecchi e nuovi personaggi che continuano ad emozionare. Vediamo come Dakota sia diventato medico, come la sua stupenda relazione con Wally proceda fantasticamente, Haven e Phillip sempre felici nel loro ranch, Wilson che fa film e tour, ma che non vede l’ora di tornare a casa dal suo Steve e, soprattutto, vediamo il patriarca Jefferson che, come sempre, distribuisce le sue perle di saggezza. Insomma, nonostante la storia di Martuy e Quinn la faccia da padrone, anche i personaggi secondari riescono a trasmettere molto. 
Questo è uno degli elementi che maggiormente apprezzo delle serie di romanzi di Grey dove si riesce a percepire l’evoluzione dei suoi personaggi anche dopo il loro happy end.

In questo libro incontriamo Marty, un ragazzo molto forte che non si dà per vinto dopo che un ictus lo relega su una carrozzina a soli diciannove anni. Suo padre è un senatore molto conservatore e lui non si è mai concesso di essere veramente se stesso, ossia di dichiarare la sua omosessualità. Anche quando arriva al ranch di Dakota che ormai è praticamente diventato una mecca gay, trova difficile lasciarsi alle spalle il suo retaggio famigliare e lasciare che sia il suo cuore a guidarlo.

Quinn invece, anche se ferito in passato, non è capace di tutelare i suoi sentimenti e si butta subito a pesce in questa attrazione che potrebbe anche ferirlo molto. Sa chi è il padre di Marty, sa che il ragazzo è giovane e che la loro storia potrebbe facilmente andare in contro alla catastrofe, ma dal primo momento rimane incantato da questo ragazzo che vuole tornare a giocare a basket e riprendere in mano le redini della sua vita.


Insomma un romanzo in pieno stile Andrew Gray dove ci sono sempre in ballo forti emozioni e da cui non ci si riesce a staccare fino al raggiungimento della parola “fine”.



“Le opinioni sono come il buco del culo, ognuno ha il suo e tutti credono che il proprio non puzzi. Ascolta il tuo cuore e non me o chiunque altro.”

“Sei un uomo bellissimo,” aggiunse quando si staccarono, quasi senza fiato.
“Anche sulla sedia a rotelle?” chiese Marty.
Quinn gli accarezzò una guancia. “La sedia è solo un mezzo di trasporto, non una parte di te.”

“Non puoi farci nulla,” mormorò il veterinario. “Marty deve decidere da solo se affrontare la sua famiglia o cedere alla loro volontà. Noi gli abbiamo mostrato che tipo di relazione può avere se si comporta onestamente ed è chiaro che ti vuole bene. Ora deve decidere qual è la cosa più importante.”

“Non ho la minima intenzione di partecipare alla cena del Consiglio per la Discriminazione, il Bigottismo, l’Odio e l’Ipocrisia.” Appallottolò il foglio di carta che ancora teneva in mano. “Sono gay, papà,” urlò, tirando la pallina contro suo padre. Finalmente aveva trovato il coraggio di dire quelle due parole. Entrambi i suoi genitori lo fissarono a bocca aperta. “So di esserlo da molto tempo, ma è stato solo dopo aver trascorso del tempo al ranch che sono riuscito a venire a patti con questa cosa.”

“Ti amo, Quinn,” disse. La gola di Quinn si seccò. “So che suona stupido, ma nel momento in cui l’aereo ha preso il volo, mi sono reso conto di quello che provavo e che non ti avevo mai detto. Mi dispiace di averci messo tanto per trovare le parole e ancora di più per dirle.”

Una prateria divisa (Range #1)



Dopo un anno trascorso alla scuola di medicina, Dakota Holden ritorna a casa per prendersi cura degli affari di famiglia a tempo pieno e aiutare suo padre a convivere con la sclerosi multipla. Devoto alla sua famiglia, Dakota si concede solo una settimana di vacanza all'anno, che trascorre in luoghi esotici a divertirsi più che può. Durante l'ultima vacanza, una crociera, Dakota ha stretto amicizia con Phillip Reardon, che ha riempito un vuoto molto importante nella sua vita. 

Per cui, quando Phillip decide di accettare il suo invito a visitare il ranch, Dakota è felice di rivederlo e di conoscere il suo amico veterinario, Wally Schumacher. Nonostante la tendenza di Wally ad aiutare i lupi a cui gli uomini di Dakota sparano per proteggere il bestiame, i due scoprono di avere molto in comune, inclusa una forte attrazione reciproca. Ma dovranno decidere se la prateria del Wyoming è grande abbastanza per il bestiame di Dakota, i lupi di Wally e il loro amore.


Guai nella prateria (Range #2)



Fra i ranch confinanti degli Holden e dei Jessup, i rapporti sono tutto fuorch amichevoli - Jefferson Holden e Kent Jessup si detestano. Ma nonostante il rancore pluriennale fra i loro genitori, Haven Jessup non riesce proprio a provare odio, soprattutto dopo che Dakota Holden lo accoglie in seguito a un violento temporale e Haven incontra il suo amico Phillip Reardon.

Phillip accetta Haven per com', vedendo attraverso la maschera che questi indossa per celare la sua attrazione nei confronti degli uomini, ma la loro relazione delicata e segreta verr messa a dura prova. Recinzioni sabotate, animali feriti, piani deplorevoli e i segreti della famiglia Jessup minacceranno la neonata felicit di Haven e le sue speranze di un futuro con Phillip.






Una prateria sconvolta (Range #3)



L'ultima cosa che Liam Southard si aspetta quando fugge da un padre violento è di essere accolto in un ranch gestito da una coppia gay. Presto trova un nuovo lavoro e un nuovo punto di vista sulla propria sessualità, e la sua vita ricomincia. Poi qualcuno gli punta contro un fucile. 

In difesa di Troy Gardener, bisogna dire che la faccenda del fucile era tutto un equivoco. Fra la rovina del suo matrimonio e la vita in solitudine nel capanno di caccia di suo zio, era un po' nervoso. Vorrebbe scusarsi con Liam e, una volta scoperto quanto hanno in comune, vuole anche qualcosa di più. Ma fra l'arrivo inaspettato del padre di Liam e una compagnia mineraria che minaccia la fonte d'acqua del ranch, l'unica cosa certa è che la vita da quelle parti non sarà noiosa.





Una prateria straniera (Range #4)



Il cantante western Willie Meadows è un impostore. Non è mai andato a cavallo in vita sua e i suoi abiti in stile “vecchio West” sono stati fatti su misura in una boutique di Los Angeles. Non c’è da stupirsi che Wilson Edwards, l’uomo dietro la maschera, non riesca più a scrivere musica. Nel tentativo di trovare l’ispirazione, Wilson compra un ranch in Wyoming per sperimentare la vita di campagna, pur non avendo la minima intenzione di gestirlo. Poi arriva Steve Peterson, disperato, affamato e solo, dopo essere scappato da un istituto per la “cura” degli omosessuali gestito dal culto di cui suo padre è il capo.

Steve avrebbe dovuto addestrare cavalli per la vecchia proprietaria del ranch, ma quell’offerta di lavoro se n’è andata assieme a lei. Per fortuna, Wilson trova una soluzione temporanea: Steve si occuperà del ranch mentre lui è a LA per affari. Ma al suo ritorno, Wilson fatica a riconoscere la sua nuova casa. Nei recinti ci sono dei cavalli addestrati e il ranch è in ottime condizioni. Improvvisamente, si ritrova affascinato, non dallo stile di vita dei cowboy, ma da Steve stesso.

Ma il culto è ancora alla ricerca di Steve e il timore di Wilson di suscitare uno scandalo ha fatto in modo che, finora, la sua omosessualità sia rimasta un segreto. Dichiararsi distruggerebbe la carriera di Willie, ma soffocare i suoi sentimenti nei confronti di Steve potrebbe distruggere l’unica parte di lui che ancora è autentica.

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