TITOLO: Cherries
AUTORE: Cinnie Maybe
AMBIENTAZIONE: Los Angeles
GENERE: Romance Contemporaneo
SERIE: No
Melanie è un'addetta stampa che lavora per una prestigiosa azienda di comunicazione, è di buon cuore, adora la torta di ciliegie ed è in abbondante sovrappeso. I chili di troppo sono sempre stati oggetto di prese in giro e vessazioni al liceo, soprattutto da parte del ragazzo più carino della scuola, per cui lei aveva una cotta: Charlie Rhodes.
Dieci anni dopo, nonostante la sua vita ora sia completamente diversa e lei viva a Los Angeles, lontana da Hoboken e dai suoi bulli, Melanie si ritroverà a fare i conti con quella parte di passato che ha cercato di dimenticare e con i suoi sentimenti per Charlie. Ma lui, ormai famoso attore di Hollywood, sarà in grado di andare oltre l’aspetto di Melanie e amarla come merita?
Ippopotamo.
Sono passati ormai sette anni dall’ultima volta che qualcuno l’aveva chiamata in quel modo.
Melanie Sawyer ha venticinque anni, è una famosa addetta stampa e ha qualche kg in più con il quale ha imparato a convivere.
Nonostante lo sguardo critico allo specchio dopo la doccia, Mel ha ormai imparato a piacersi e amarsi ecco perché mai si sarebbe aspettata di risentire quella voce e quel terribile epiteto.
Ricordava chiaramente la cotta clamorosa che si era presa per Charlie Rhodes, il classico bello che era consapevole di esserlo, con macchina da urlo e futuro dal successo assicurato. Non mancava niente a quel biondo dal fisico perfetto, lo sguardo assassino e il sorriso da dannato. Era una star già in seconda liceo.
La sua cotta adolescenziale, il più bel ragazzo che avesse mai visto e al quale aveva fatto da tutor sopportando le sue angherie, era proprio davanti ai suoi occhi e la prima cosa che le aveva detto era stata proprio “ippopotamo”.
Dannazione, ma che aveva fatto di male? Pensava di aver pagato il suo conto con la vita già nell’adolescenza, perché doveva ancora avere a che fare con quel brutto idiota… che poi tanto brutto non era?
Charlie è ormai una star di Hollywood: biondo, bello e dannato. È felice di vedere la sua vecchia amica del liceo, dagli enormi occhi verdi e il corpo morbido ma non ne comprende l’ostilità.
Avevano trascorso insieme tre ore al giorno, ogni giorno; lei era stata la prima a sapere della sua intenzione di frequentare l’accademia di arte drammatica; erano amici!
Amici un corno!
Charlie era stata la sua croce, il motivo per il quale si era trasferita dall’altra parte degli Stati Uniti e non era più tornata in quel paesino nel Jersey.
Dopo tutto quello che le aveva fatto, pretendeva che lei dimenticasse tutto il dolore e sopportasse ancora di sentirsi chiamare ippopotamo? MAI!
Peccato però che avesse ancora un certo ascendente su di lei, soprattutto quando cercava di giustificare la sua stupidità adolescenziale e la guardava con quegli occhioni... NO! Non sarebbero mai stati amici.
Ci aveva pensato durante tutta la notte: le premure, le coccole, le confidenze erano tutte scuse. Charlie Rhodes avrebbe potuto tornare a essere il Mostro del Liceo in qualunque momento: i denti affilati e le squame sulla schiena sarebbero di certo spuntati prima o poi e lui avrebbe smesso di essere gentile e carino.
E se diventassero qualcosa in più?
Se Melanie avesse finalmente il riscatto che merita?
E se invece lui non fosse capace di cambiare?
Se la prendesse ancora in giro?
Se le facesse ancora del male?
Lui aveva scarnificato il suo petto, ne aveva estratto il cuore e lo aveva calpestato, assieme al suo orgoglio; ci era passato sopra come un carro armato e lei adesso si sentiva piatta, svuotata, senza forze.
Cherries è un libro che tocca una tematica molto delicata, quella del bullismo verso chi è in sovrappeso, e nel quale tutto il dolore subito dalla protagonista sembra uscire dalle pagine e attanagliare le viscere. Io mi sono sentita Mel ippopotamo, Mel con la zuppa di cavolfiore in testa, Mel derisa, Mel umiliata.
E un po’ ho pianto.
Ho pianto per quella ragazza, diventata una donna eccezionale, forte e indipendente.
E mi sono commossa per i tentativi di Charlie di farle capire di essere cambiato e per il fatto che poi non è così vero. O forse sì?
Insomma, Cherries è un libro da leggere tutto d’un fiato, magari con una bella fetta di torta alle ciliegie davanti.
Mel mi è piaciuta molto, soprattutto per ciò che è riuscita a costruite con le proprie forze, sebbene l’insicurezza che ha caratterizzato gli anni della sua adolescenza non l’abbandoni quasi mai. Attorno a lei ruotano una serie di personaggi che ho particolarmente apprezzato (January meriterebbe il suo libro!!!). Charlie, a primo impatto, sembra il classico bello senza cervello, profondo come una pozzanghera - per dirla alla Mel - ma ben presto si è portati a riconsiderarlo, con un pizzico di riserva.
Ciò che non mi è piaciuto del libro è l’uso della terza persona: probabilmente l’effetto finale, l’immedesimazione del lettore, sarebbe stato diverso se a parlare fosse stata Mel.
In ogni caso consiglio la lettura di questo libro, per il modo semplice in cui è scritto e la capacità di non annoiare mai.
Buona lettura Cosmo.
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