Un mantello nero, una falce che riflette la luce morente di una pallida luna piena e un teschio nascosto da un oscuro cappuccio, il Tristo Mietitore non potrebbe essere più diverso dalle classiche rappresentazioni. Occhi come il cielo dell’estate, capelli color del grano maturo e un’aura di tristezza che lo accompagna in ogni spostamento tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Blake Yama è la Morte e accompagna le anime tra le placide acque del fiume Adhara in modo che rinascano ancora e ancora, in un dolce circolo senza fine. La sua condanna, però, è quella di rivivere, epoca dopo epoca, la fine della storia con la sua anima gemella. Impossibilitato a spezzare la maledizione che lo accompagna da secoli, Blake continua a cercare il suo unico amore, a vivere la loro storia e poi a vederlo morire, senza poter fare nulla per evitarlo.
Dopo anni di attesa, viene richiamato dall’inconfondibile profumo di mughetto nella cittadina di Cobh, in Irlanda, per ritrovare di nuovo la sua anima gemella, ma questa volta il destino ha deciso in maniera diversa. Questa volta il dolore di Blake sarà più forte.
Logan lavora in un pub, sogna il grande amore e, nel bel mezzo di una serata tranquilla, incontra l’uomo più bello che abbia mai visto. Ma Blake nasconde dei segreti e Logan non è sicuro di volerli scoprire. Nel momento in cui gli occhi azzurri dell’uomo incontrano quelli di Logan, il ragazzo vede il suo futuro? Oppure, ciò in cui deve credere è sepolto nel passato di entrambi?
Ecco cos’era la vita: piccoli gesti,
piccole premure, attimi che sarebbero rimasti nella memoria per sempre;
sorrisi, lacrime, dolore, tante piccole sfumature da condividere con la persona
che il cuore aveva scelto.
Potremmo
dire anche: ecco cos’è l’amore! Perché che vita sarebbe se il nostro cuore non
palpitante per qualcuno? Quand’è che ci sentiamo vivi, infatti? Cosa ci rende
euforici e ci fa affrontare i problemi di ogni giorno con il sorriso? La risposta
è una soltanto: quando incontriamo la persona giusta, quella che ci resta
accanto per tutta la vita, quella che ci fa pensare che se non l’avessimo
accanto non potremmo andare avanti. La stessa persona che solo guardandola ci fa
pensare di essere fortunati, la nostra anima gemella. Per lei faresti di tutto,
saresti in grado di scalare montagne o di affrontare problemi all’apparenza
insormontabili convinto di poter arrivare perché in cuor tuo sai che non li
affronterai da solo. Questo è l’amore, quello che dura per sempre, che supera
ostacoli, non teme il trascorrere degli anni e qualche volta, come nel caso
della nostra storia, dei secoli.
Amore
uguale vita, eternità… A pensarci bene, lo stato più eterno esistente è la morte
e se l’accostiamo agli altri tre otteniamo semplice equazione in cui tutti i
termini posso essere messi in relazione tra loro e siccome parliamo di romance,
non ci sorprenderebbe se anche la morte, in fondo, trovasse l’amore e la sua anima
gemella. Che poi è proprio quello che accade in questo romanzo.
Blake inspirò a fondo e disse: «Sono
Morte, la Signora con la Falce, il Tristo Mietitore, usa il termine che più ti
è congeniale. Io sono quello.»
[…]
Morte era vista come un essere
spaventoso, ma in Blake non c’era nulla del genere. Era un uomo come tanti
altri con un… lavoro particolare.
Blake
è dunque la Morte e, come tutte le creature immortali, è un uomo affascinante e
bellissimo, il suo compito, è facile immaginarlo, è quello di accompagnare le
anime degli uomini nel loro ultimo viaggio fino al fiume sacro in attesa che
vengano ripulite dai peccati e smistate nei luoghi. In uno di questi viaggi,
Blake ha accompagnato anche l’uomo che amava ben sapendo però di poterlo
ritrovare in un’altra epoca e in un'altra città. Bastava solo attendere che l’anima
si rincarnasse di volta in volta in un altro essere umano e andare alla sua
ricerca per poterlo amare di nuovo. I ricordi sarebbero tornati a galla e con
essi anche la consapevolezza della indissolubilità del loro legame.
Così tanto tempo per avvertire solo l’odore
della malva; un’eternità senza sapere che poteva esistere qualcosa di ancora
più dolce e intenso. Un aroma forte, avvolgente, che sapeva di primavera, di
muschio, di passione. Un odore che sapeva di lui.
Grazie
al profumo della pelle Blake ritrova Logan, un ragazzo giovanissimo e la storia
tra loro ricomincia anche se non senza difficoltà. Logan, infatti, non ricorda
nulla delle sue vite precedenti né di Blake. Si sente frastornato dagli ultimi
eventi ma non può fare nulla contro il fascino prorompente dell’uomo maturo.
Ogni rinascita e ogni ritrovo
assumeva per Blake e Logan il sapore della perdita, perché sarebbe arrivata, lo
sapevano entrambi. Eppure, in quel momento, stretto al suo corpo caldo e
snello, perso in quel bacio intossicante, Blake non pensò a nient’altro se non
alla sua anima gemella. Si era ricordato di lui, delle loro vite, del loro
amore ed era tornato per non abbandonarlo mai più. La gioia di quella
consapevolezza si mischiò ancora una volta a quella più dolorosa della perdita,
ma Blake la scacciò con forza. Logan era vivo tra le sue braccia ed era l’unica
cosa che contava davvero. Per adesso.
Quando
tutto sembra tornato alla normalità e tra Blake e Logan esplode di nuovo l’amore
con la solita passione, ecco che il destino crudele fa il suo ingresso in campo
distruggendo ancora una volta i sogni dei due uomini.
La
storia è davvero originale, si parla d'amore con personaggi del tutto nuovi e particolari e quello che salta subito agli occhi, fin dalle prime pagine, è la delicatezza
con cui l’autrice li descrive. Blake non sembra spaventoso, i sui modi cortesi ed eleganti gettano una nuova luce sul concetto della Morte, la quale subisce un processo di umanizzazione diventando così molto simile a un
eroe romantico, pronto a rinunciare all’immortalità pur di vivere accanto alla sua
anima gemella.
Logan
d’altro canto, è un ragazzino dolce e innocente il quale, forse a causa della
sua giovane età, all'inizio fatica a riconoscere le sensazioni sepolte nel suo cuore e i
segnali che puntualmente Blake gli mostra.
L’uomo che lo teneva stretto si fermò
e una luce di speranza gli illuminò il viso, era abbagliante e meraviglioso.
Solo che Logan ne aveva timore. Aveva paura che fosse già troppo tardi per lui.
Aveva paura che alla fine avrebbe sofferto come sempre. Come in tutte le sue
vite precedenti.
Quando ogni tassello della memoria torna al proprio posto, non c'è più niente che impedisca loro di cominciare una nuova relazione. Tutto sembra
scorrere alla perfezione. La giovane età dell’amante fornisce a Blake la
possibilità di poter vivere intensamente e più a lungo una storia che, per
quanto nuova, si ripete sempre uguale nel corso dei secoli. Eppure ecco l'imponderabile a guastare tutto e a ricordare quanto sia sbagliato per un uomo aspirare all'immortalità.
Era troppo presto per dire addio.
Erano solo sei mesi.
Non era pronto a ricominciare di nuovo. Non
era pronto a lasciare Blake sapendo di averlo condannato a un’altra sofferenza.
Il rincorrersi durante i secoli e le epoche genera sofferenza tra i due e un crescendo di emozioni contrastanti. Leggendo ci chiediamo più volte come possa finire ma vi assicuro che l'epilogo è qualcosa di unico, una trovata geniale, l'unico modo per assicurare l'happy ending.
Concludo consigliando il romanzo per la sua dolcezza, perché nonostante sia una bella favola, alterna sensualità, emozione, ironia e buoni sentimenti.
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