giovedì 2 aprile 2015

Perchè ci sei tu di Gail McHugh

Come si fa ad andare avanti quando il tuo cuore è a pezzi e sembra che stia per fermarsi?
Quando ogni respiro è un dolore costante?
Vivere è diventato il fastidioso ricordo di quello che hai perso. Della parte più importante di te, la tua anima… Nessuna distrazione è efficace. Dopo che Emily Cooper si è allontanata dal suo primo grande amore, si ritrova a rincorrerlo disperatamente. Emily rischia tutto quello che ha per riprendere l’uomo che ha lasciato e che ha consumato tutti i suoi pensieri e i suoi sogni dal primo momento che l’ha conosciuto.
Gavin sarà disposto a tornare indietro?
Il loro nuovo incontro farà riaccendere un amore che non conosce confini? O le cicatrici del passato sono troppo profonde?

Il destino, che può cambiare le carte quando più gli pare, può riparare quella strada così dissestata sulla quale sin dall’inizio li ha fatti camminare? Solo il tempo potrà dirlo…


Il libro di cui voglio parlare oggi e che ho appena finito di leggere è “Perché ci sei tu” secondo e capitolo conclusivo della serie Collide di Gail McHugh.
Premettendo che il primo “Stringimi più che puoi” non mi aveva fatto impazzire se si esclude il personaggio di Gavin, che a mio avviso è impossibile non amare, in questo libro uno dei personaggi principali della serie, ha avuto il suo riscatto.
No, non sto parlando di Dillon, il fidanzato ufficiale che è nato stronzo e continua ad esserlo anche in questo libro, ma di Emily.

Abbiamo lasciato una Emily Cooper debole caratterialmente parlando, bisognosa di avere accanto una persona che prendesse decisioni per lei, che ha vissuto la vita per gli altri e non per se stessa.
In questo libro finalmente si ribella e decide di riprendersi la vita.
Alla vigilia del suo matrimonio, lascia il fidanzato violento ammettendo anche a se stessa, di amare incondizionatamente Gavin e di volerlo nella sua vita.
L'uomo però, dopo aver provato fino all'ultimo a farle cambiare idea, ha lasciato la città e si è rifugiato in Messico, distrutto.

Dopo aver atteso per settimane il suo ritorno, Emily si decide ad andare a riprenderselo o quanto meno è decisa a mettere il suo cuore nelle mani di Gavin, sperando di non essere arrivata troppo tardi.
Quando lo trova si rende conto di avere di fronte un uomo che ha perso tutto, compresa la voglia di vivere e che si limita a lasciar trascorrere le lancette del tempo. Dopo un incontro freddo, quando ormai Emily è convinta di aver perso definitivamente quel treno, Gavin, dopo una notte insonne, va al suo albergo perché nonostante tutto non può rinunciare a lei.

Riesco a chiudere gli occhi e… fidarmi di te. Sei il colore sulla mia tela vuota, la luce nella mia ombra, l'aria nei miei polmoni e ti ho quasi lasciato andare. Ho quasi impedito che … accadessimo. Non riesco ad immaginare di non averti qui con me. Per favore, dimmi che sai che ti amo, Gavin. Ho bisogno di sentirlo adesso. Per favore.



Credo nel “per sempre” e credo che sia quello che siamo tu e io. Definiamo l'eternità. Sembrerò smielato, ma sei tu a rendermi tale. Mi fai venire le farfalle nello stomaco, Emily Cooper. Non mi era mai successo, e non voglio che smettano di svolazzarmi dentro per niente al mondo.


Finalmente insieme, i due possono amarsi liberamente e senza impedimenti da parte di nessuno.
Vivono la loro favola e il loro amore in maniera molto passionale. Gavin è fantastico in tutto quello che fa. Bellissime le descrizioni del libro e i loro dialoghi.
Amo quest'uomo dalle venti domande, un gioco inventato da Gavin, che ci accompagna per tutto il libro.

Mio il gioco. Mie le regole. Adesso rispondi alla domanda. Pizzo … o … seta?


Una drammatica scoperta riporterà il bastardo di Dillon nella loro vita e metterà alla prova il loro amore.



Non puoi lasciarmi. Non puoi. Ho bisogno di te. Ho bisogno dei tuoi tappi di bottiglia e delle tue venti domande.

Se vorrai perdonarmi per essermi comportato da stronzo e averti lasciato da sola mentre io mi schiarivo le idee, per i prossimi mesi tu e io saremo completamente spaventati a morte insieme.

Un libro che mi ha emozionato in più parti, tirando fuori ogni sorta di sentimento che una buona lettura riesce a far provare anche l'odio, per tutto un intero capitolo se devo essere sincera.
Vi invito a leggerlo per poi farmi sapere che cosa ne pensate.
Buona lettura!!


Dopo l’inaspettato successo del selfpublishing avuto con il suo esordio, è stata pubblicata da Simon and Schuster negli Stati Uniti, diventando uno dei casi editoriali dell’anno. La Newton Compton ha già pubblicato Stringimi più che puoi. Il suo sito internet è authorgailmchugh.com


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