Uriel è un giovane mutaforma, che vive in Germania assieme alla gemella Stella, nell’agiatezza della tenuta che la nonna, Isolde, la reggente dotata di facoltà magiche, ha fondato generazioni addietro con lo scopo di offrire un porto sicuro a tutte le creature mutanti in cerca di asilo e in fuga dai cacciatori. Qui il giovane e sua sorella conducono una vita agiata, dedita alle esuberanti conquiste e continue avventure romantiche, un’esistenza completamente opposta a quella di Dara, una giovane ragazza di Roma, costretta ad un doppio lavoro e perseguitata da un dolore che l’accompagna da quando, qualche anno prima, ha perso la sua intera famiglia a causa di un incidente stradale. Due vite che scorrono su binari che non potrebbero mai incrociarsi, ma il futuro rivela un destino comune quando improvvisamente Isolde, vicina alla fine dei suoi giorni, apre la lotta per la successione tra le coppie leader di ciascun clan, per stabilire la nuova reggenza. Dara infatti ancora non lo sa, ma fin dalla nascita è dotata di straordinari poteri. Da un giorno all’altro, la giovane si ritroverà immersa in un mondo di cui non si sarebbe mai sognata l’esistenza, combattuta fra il desiderio di tornare alla normalità, e il fortissimo legame che la vincolerà ai suoi nuovi amici e, in particolare, a Uriel. Fra mutaforma e magia, amicizia e amore, Feline è la storia di cui ogni ragazza vorrebbe essere protagonista.
Questo libro mi ha decisamente conquistato, c’è dentro tutto ciò che per me è essenziale in una storia: legami importanti, un personaggio che prenderesti volentieri a sberle, complicazioni.
Il rapporto fra i gemelli, Uriel e Stella, è ben descritto attraverso la presenza del linguaggio telepatico e della semplicità con cui viene usato. Successivamente, la complicità che si stabilisce con l’arrivo di Dara, acuisce quel legame. Il bisogno di ricreare attraverso questo triumvirato il concetto di famiglia è molto coinvolgente.
Molto originale la “costruzione” della Tenuta e di tutti i suoi abitanti. Persino i nomi scelti per i membri di ogni fazione rimandano perfettamente all’animale in cui essi mutano. Una particolarità piccina, forse, ma le ciliegine non guastano mai!
La figura della nonna Isolde, ai limiti della dittatura, ammetto che sia in ogni caso essenziale ai fini della storia. La continua sfida reciproca a colpi di magia fra lei e Dara fa venir voglia di incitare ancor di più i due protagonisti a non mollare tutto riguardo al loro amore.
Il che ci riporta alla caratteristica numero tre, le complicazioni. E ce ne sono parecchie, le macchinazioni riferite alla successione, il dubbio sulla veridicità della loro attrazione, ex amanti e nuovi pretendenti che spuntano fuori quando meno ne avrebbero bisogno, la voglia di evadere da quella gabbia dorata pur sapendo l’importanza del proprio ruolo…
“Adesso capisco cosa significa accettare il proprio ruolo o assumersene le responsabilità. Mi sento pronto ad affrontare le sfide più difficili perché so che ti avrò al mio fianco, Tu mi hai cambiato, tu mi hai reso migliore e per questo non smetterò mai di esserti grato.”
“Ero spaventato, e per diverse ragioni. La prima era la paura di fallire ancore, di non poterla proteggere da qualcosa che non capivo. La seconda era la paura di perderla, di vederla allontanarsi in un mondo in cui emettere luce bianca dagli occhi fosse normale, in cui i semplici mutanti come me non erano abbastanza.”
Attendo con ansia il prossimo capitolo di questa saga, e mi auguro di trovare nella seconda parte ancora più azione, seduzione e magia.
Sarah Bianca è una giovane scrittrice romana. Vive con due gatti di cui è la fedele benché imperfetta servitrice, possiede un numero imprecisato di libri fantasy e da grande vorrebbe fare il drago. Gestisce un'omonima pagina su Facebook in cui ogni settimana pubblica storie che appassionano e incantano i suoi lettori. Feline è la sua opera prima.
La copertina è stupenda, da proprio un senso di "mistico", magico. Spero di leggerlo prima o poi :D
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