lunedì 18 aprile 2016

Bounty (Colorado Mountain #7) by Kristen Ashley




Justice Lonesome has enjoyed a life of bounty. 

Even so, she’s inherited the curse of the Lonesome. A poet’s soul. Which means she’s still searching for something. Searching for peace. Searching for the less…that’s more. 

And when the foundation of her life is pulled out from under her, grieving, she goes to the mountains to find her oasis. She hits Carnal, Colorado and decides to stay. 

Deke Hightower lost everything at the age of two. He lost it again at fifteen. His life has not been about bounty. It’s been about learning to live with less, because there’s no way to get more. 

Deke’s also watched all his friends go down to the women who gave them what they needed. He wants that for himself. But he knows that search isn’t going to be easy because he’s a rider. His home is the road. That’s the only place he can breathe. And the woman who takes her place at his side has to do it sitting on the back of his bike. 

When Deke meets Justice, he knows she’s not that woman. She’s cute. She’s sweet. And she’s into him, but she’s got it all and Deke knows he won’t fit into that. So he holds her at arm’s length. Establishes boundaries. And Justice will take it because she wants Deke any way he’ll let her have him.

But when Justice finds herself a pawn in a dangerous game, Deke makes a decision. 

When he does, he has no idea he’s just opened himself up to bounty.





Justice ha all'incirca vent'anni e ha girato il mondo almeno due volte, tra le sue conoscenze ci sono celebrità e viaggia a bordo di jet privati. Il padre è una famosa rock star, il suo genio musicale lo deve a lui; come in tante famiglie americane la sua è più che allargata : dopo essersi separato dalla madre di Jus, è stato con altre due donne e con una di queste ha avuto un altro figlio. Rock and Roll!! 
Ma la figlia non lo ha mai colpevolizzato per questo, ha imparato molto stando al suo fianco e quando la scena si è fatta troppo soffocante decide di fare un piccolo viaggio nel Wyoming con le sue migliori amiche: Bianca e Lace. In una serata in un pub del luogo, i suoi occhi si soffermano su di un uomo incredibile: i tratti del viso non sono perfetti, il fisico possente e le movenze da chiaro alpha man.

Amore a prima vista, non sapeva niente di lui che già le parole di una canzone le sgorgavano dal cuore. L'uomo si avvicina vedendola assorta a scrivere quel testo che raccontava di lui a sua insaputa; le piccole chiacchiere scambiate confermano la complicità e chimica tra i due, tanto che decidono di vedersi il giorno dopo per un giro in moto. Non si è mai presentato, Deke era il suo nome.




















Diversi anni dopo, Justice raggiunge il primo posto nelle classifiche con la canzone che aveva composto per quello sconosciuto, a cui avrebbe donato il suo cuore se ne avesse avuto l'opportunità; dopo una lunga tournée e aver sepolto il padre, decide di cambiare aria e compra una casa in Colorado, vicino a Carnal. L'abitazione è promettente ma completamente da ristrutturare, il capo della ditta edile locale a cui si è rivolta per i lavori le manda un uomo appena tornato in città e bisognoso di lavorare. Deke. Esatto l'uomo in questione è proprio lui. Destino ? Ah, di sicuro!!

Lui sembra non riconoscerla e lei non forza questi ricordi, preferisce approfittare delle molte settimane che passeranno a stretto contatto per conoscere la sua anima gemella e provare a vedere cosa può succedere tra loro. Nel frattempo il carattere aperto e solare della donna si fa amare dalla cittadina che, riconoscendola e rispettosi della sua privacy, cominciano a prenderla in simpatia e sotto la propria ala protettiva; durante una serata di festa le chiedono di cantare proprio quella canzone dedicata a Deke. Fatalmente arriva proprio quando Jus sta cantando e tutto gli torna alla mente. I sentimenti per la donna, il rispetto e l'attrazione fisica si erano già insinuati nel suo cuore durante le lunghe giornate di lavoro alla casa, dopo aver ricordato il loro primo incontro si fa ancora tutto più intenso. Ma perché mentire ? Perché non presentarsi subito ? Prende le distanze da lei....uomini....argh!!

Non sa che la donna ha un bagaglio emotivo importante da sopportare, dopo la morte del padre la caccia all'eredità è diventata una battaglia all'ultima causa e lei cerca solo di proteggere i ricordi di un padre molto amato. Sfortunatamente per lei c'è chi è senza scrupoli e l'aggredisce in piena notte in casa sua tentando di strangolarla. 
Deke, scoperto l'accaduto decide di non lasciarla più e da qui inizierà la vera storia d'amore tra: un uomo che ha sempre odiato le catene, che preferisce viaggiare libero senza una meta a cavallo della sua moto, che ha da sempre odiato i ricchi spocchiosi incuranti dei sentimenti dei loro sottoposti ( sua madre ne è stato un esempio ); e una donna che all'apparenza ha tutto quello che si possa desiderare, soldi, conoscenze e potere, ma in realtà è molto sola e desidera tanto appartenere a qualcuno in totale libertà circondata da calore e affetto, componendo musica ricordando la forza e la gioia che suo padre le ha sempre infuso.




Kristen Ashley con questo romanzo ci riposta a Carnal, cittadina del Colorando che ha visto protagonisti diversi personaggi di questa serie che ritroviamo con molto piacere. Krystal e Bubba avranno diverse cose da raccontarci e, come sempre, la scrittrice non racconta mai una sola storia ma più di una contemporaneamente, per soddisfare la nostra curiosità e affetto nei loro confronti.
A differenza delle sue recenti pubblicazioni, la Ashley riporta in scena un po' di azione che è stata presente nei suoi primi romanzi andata decisamente scemando negli ultimi tempi.
Questa scrittrice è diventata la mia preferita con Sweet Dreams, il secondo volume della serie Colorando Mountain Man e niente e nessuno potrà spodestarla dal mio podio personale, ma se devo essere del tutto onesta non sono rimasta del tutto convinta da questa lettura. 
In molti punti era prevedibile e i dialoghi pesanti e contorti da comprendere; la trama macchinosa e procede a rilento in quasi tutto il romanzo, i troppi personaggi coinvolti fanno girare la testa. Sono stata onesta perché non voglio nascondere la testa sotto la sabbia, neppure con la mia beniamina. 
E' giusto che siate consapevoli di questi difetti che vi ho evidenziato, ma devo ammettere che nonostante ciò, lo rileggerei ancora. Rileggerei tutto di lei.






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A lip brush then a whispered, “Relax, Deke.”
His hand resting on my hip slid up to my waist and squeezed.
It did not push me away. It just squeezed.
“Jussy,” he muttered. “Now’s not—”
I went in for another lip brush, another whisper of, “Relax, honey,” and then I went for it and slid my tongue out, gliding the tip along the crease of his lips.
God, he tasted yummy.
I had just enough time to have that thought before I drew in a soft breath when I suddenly found myself on my back, Deke’s weight on me, all of his lower half pressing me into the bed.
“Jussy, don’t,” he growled, his words contradicting our new position. “Now’s not the time.”
Now was totally the time. If I didn’t feel that “now was the time” gathering between my legs (which I did), I could feel that indication hardening on my thigh.
I moved both my hands to his neck, its back, fingers up in his hair and I used those hands and his stiffness to pull me up and I put my mouth back to his.
“Now’s a great time,” I said softly. “You’ve been taking care of me. It’s my turn to take care of you.”
“Jus—”
“Shush,” I whispered.
“Jussy—”
I cut off whatever he was going to say by sliding my tongue in his mouth and touching it to his.
His head jerked back.
My body went solid.
He didn’t move.
I held on to his neck and stared at him staring down at me.
Okay, maybe I shouldn’t have pushed it. Maybe now wasn’t the time.
Hell, maybe I was even wrong about the whole thing. Maybe Deke was that guy who went the extra mile to look out for his friends. And maybe the evidence that was growing hard against my thigh wasn’t evidence of what I thought it was, but just that I was a girl, he was a guy, we were in bed in the dead of night and that was the natural order of things.
I started to feel weird, scared, embarrassment creeping in, and I was about to let him go when it happened.
Thunder rolled in my bedroom, feeling like it was emanating from his stomach, through his chest, his lips, swelling in the room, over my skin, straight between my legs.
Then he shifted one of his hands that were in the bed at my sides, his weight up on his forearms, so it was wrapped around the back of my neck and his mouth slammed down on mine.
I opened my lips and his tongue thrust inside.
Oh God, yes, fuck yes.
He tasted yummy.
Another fierce growl released from Deke, sinking down my throat as he slanted his head and took the kiss deeper.
Okay.
Yes.
Okay.
Damn.
The man could kiss.



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