Ma ciò che non è succede a Las Vegas sembra perseguitarti ovunque.
Lola e Oliver si congratulano con se stessi per non aver consumato il loro ubriaco matrimonio di Las Vegas. Se lo avessero fatto, avrebbero solo commesso due grossi errori e, la loro situazione "solo amici" poteva incrinarsi ancora di più.
... O almeno così dicono in via ufficiale.
In realtà, Lola voleva Oliver fin dal primo giorno, e con il passare del tempo è solo stato sempre più difficile resistere a quel sexy accento australiano e la capacità di farla venire così facilmente. Lei è più a suo agio chiusa nel suo studio che in giro, tra le persone, ma con Oliver, si sente come messa a nudo e questa complicità istintiva che sente con lui sembra troppo bella per essere vera. Allora, perché rovinare una cosa buona?
Anche le ragazze Geek lo adulano, Oliver non può fare a meno di pensare alla mancata possibilità con Lola. Lui sa che cosa vuole e quando lo vuole.. e con Lola è molto al di fuori della fascia degli amici. Quando la graphic novel di Lola inizia ad avere consensi a livello nazionale, ed è in corsa per un premio ambito nel mondo della grafica, Oliver pensa di voler essere con lei in ogni momento in cui lei potrebbe averne bisogno. Dopotutto, lei non è quel tipo di ragazza che ama essere al centro dell'attenzione, ma forse è il tipo di ragazza che alla fine lo gradirà.
A volte vedere ciò che è giusto davanti a noi è fare un grande salto di fede. E a volte una notte selvaggia e scura a Las Vegas non è solo la fine di una giornata, ma l'inizio di una nuova, brillante vita...
Eccoci finalmente arrivati al terzo volume della Wild season series, una serie che parla di quattro amici e quattro amiche che si incontrano a Las Vegas e finiscono con lo sposarsi in men che non si dica.
Di tutta questa serie, gli unici ad aver annullato il matrimonio sono stati proprio Oliver e Lola. Perché?
Semplicemente a Las Vegas la prima notte di nozze, anziché averla passata a rotolarsi fra le lenzuola, son finiti a fare una passeggiata, raccontandosi la loro vita, iniziando a conoscersi in un modo che, talvolta, è molto più insidioso di quello trascorso a letto.
Certe confidenze creano le basi per legami molto duraturi e sarà proprio questo il caso.
Sono stato sposato con Lola per esattamente tredici ore e mezzo
e se fossi un tipo più sveglio
forse sarei stato in grado di cogliere l’attimo mentre stava accadendo,
invece di dare per scontato – solo perché indossava un abitino corto e si stava ubriacando a Las Vegas – che Lola non fosse il mio tipo.
Da quella fatidica sera i due continuano a frequentarsi, a conoscersi, a legarsi l'uno all'altro al punto da diventare quasi inseparabili.
La pecca?
I due si son convinti di volere essere amici, perché di sicuro un' amicizia dura molto più che una relazione e così, in quegli otto mesi trascorsi dalla fatidica notte a Las Vegas, i due ragazzi hanno iniziato via via a provare qualcosa di più profondo senza mai ammetterlo all'altro, ritrovandosi con il cuore in una piccola morsa.
«Non lasciarmi mai.»
«Mai» le dico. Cazzo. Non potrei mai. Vorrei stringerla e portarla in giro tra le mie braccia per proteggerla da tutte le persone ipocrite e avare che sarà costretta a incontrare.
«Mai» dice lei sventolandomi un dito minaccioso davanti alla faccia.
Nella vita reale i due non potrebbero essere che le due metà della stessa mela, se solo si decidessero ad aprire gli occhi.
Oliver ha aperto un negozio di fumetti a San Diego e Lola, che dalla sua matita fa prendere vita proprio ai personaggi dei fumetti, non può che trascorrere ben felice le sue giornate in quel locale, avendo così anche l'occasione per stare insieme ad una delle persone che più contano per lei.
In tutto questo bel quadretto però, troviamo anche il commesso ed aiutante di Oliver, Non-Joe, che con la sua parlantina non può che far scappare qualche risata ai due.
«Ma se lo fosse, te lo faresti?»
Io alzo la mano: «Assolutamente sì.»
«Non lo stavo chiedendo a te» dice Non-Joe e mi liquida con un gesto della mano.
«Chi sarebbe quello attivo e chi quello passivo?» domanda Oliver.
«Voglio dire, verrei ‘george-clooneizzato’ o ‘george-clooneizzerei’?»
«Oliver,» dice Non-Joe
«stiamo parlando di George Clooney, cazzo. Lui non viene ‘george-clooneizzato’!»
Diciamo che ha gusti particolare il tipo, o forse diamo la colpa allo stile di vita che conduce.
Razor Fish, la creazione di Lola, sta avendo talmente successo che ormai non si parla più solo di un libro, ma il suo agente parla di un film che vogliono creare da quell'opera, la stessa cui lei ha dato vita da ragazzina, quando ancora in quella matita, in quei disegni, riversava tutta se stessa.
Quando il successo sembra bussare alla porta di Lorelei (anche detta Lola), l'unica cosa che le viene naturale fare è stare sempre più vicina a quel ragazzo che tanto pare l'abbia rapita e catturata con il suo sguardo, al punto che, forse, quella situazione che hanno creato di amicizia sembra venire alla luce come la maschera per un sentimento ben più profondo, un' attrazione viscerale e un amore a cui per molto tempo i due sembrano non aver voluto dar voce.
Riusciranno però a coltivare quel fragile sentimento che piano piano sta prendendo vita, o il terrore delle relazioni per Lola, e la testa dura di Oliver, metteranno fine a ciò che di più bello esiste al mondo?
Che adori queste scrittrice ormai si sa, c'è ben poco da dire; fino ad ora forse questo è il volume che più ho amato della serie, un romanzo accattivante e talvolta ironico, un'opera dove vengono svelati anche molti ingranaggi della mente umana in una maniera tale che arriviamo alla fine del volume quasi lanciando un applauso a questo fantastico duo.
Un'opera dove rivedremo anche i nostri vecchi amici, quelli che ci hanno tenuto compagnia nei precedenti due volumi, un mix perfetto anche per le nostalgiche come me che si affezionano ai personaggi che leggono.
Per leggere le nostre recensione dei precedenti volumi, cliccare le rispettive immagini !!
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