Ti è mai successo di innamorarti del tuo migliore amico? Ovviamente no: lui è quello con cui fai grasse risate mangiando schifezze davanti alla tv, o al massimo ti aiuta a soffiarti il naso quando il tuo fidanzato ti ha mollata e, magari contestualmente, hai perso il lavoro. Così la pensa Lena, cui entrambe le cose sono appena successe, e che con Ben - questo è certo - ha solo una solidissima amicizia.
In cerca di lavoro dopo l'improvviso licenziamento, Lena non trova di meglio che un posto di commessa in una libreria di libri usati. Peccato che in quella libreria ci sia un problema: il libraio. Il vecchio Otto non solo è bizzoso e disfattista, ma sembra odiare tutto e tutti - i libri, i clienti, e forse il negozio stesso. Al massimo, sopporta i suoi gatti, che ogni tanto si addormentano su questo o quel bestseller. Eppure, pian piano Lena conoscerà meglio il suo strano datore di lavoro, e capirà che a volte dietro le apparenze si nascondono storie che spezzano il cuore. Non solo: mentre si abitua alla nuova vita da single, si ritroverà a cambiare alcune opinioni - sui libri, sugli uomini, e anche su Ben... chi ha detto che dev'essere solo l'amico con cui soffiarsi il naso?
Penso che, di fronte a certi tipi di romanzi, ci dimentichiamo spesso di una cosa: i buoni sentimenti.
Tutti presi come siamo dalla ricerca di trame originali- io per prima, non lo nego- a volte possono sfuggire semplici fiabe come questo romanzo.
Lena Klein ha ventinove anni e una vita assurdamente inquadrata ad Amburgo: è in procinto di sposarsi con il suo attuale fidanzato, un avvocato di grido di nome Simon, lavora come segretaria per un’azienda che non la fa impazzire e da anni conduce la stessa routine.
Ma, quando una settimana prima delle nozze, Simon torna a casa e le annuncia di essersi innamorato di una sua collega “molto sicura di sé”, il mondo semplice e sicuro di Lena inizia a sgretolarsi.
Costretta a trasferirsi dal migliore amico di suo fratello, Ben, un dottore con “l’abitudine” di cambiare fidanzata ogni tre mesi, e che non le va propriamente a genio, Lena pensa almeno di essere riuscita a conservare il suo noiosissimo e sfruttato lavoro.
E invece no. Con una fatalità unica, riesce a farsi licenziare su due piedi dopo aver spedito una mail a tutto l’ufficio in cui parla male del suo capo, mail che doveva essere destinata a ben pochi intimi.
Proprio quando sembra che il suo piccolo e sicuro mondo sia ormai distrutto, dopo uno sconforto iniziale, Lena decide di non darsi per vinta, reinventandosi e mettendosi in cerca di un nuovo lavoro. Casualmente, incappa di una libreria dell’usato e si fa assumere dallo scorbutico proprietario Otto Jansen, che sembra essere più interessato a scrivere i suoi taccuini che a gestire gli affari.
In un carosello di personaggi a dir poco assurdi, tantissimi guai e improbabili piani di riserva, Lena porterà a termine la sua crescita interiore, capendo che per vivere appieno, non sempre la propria zona sicura è il luogo ideale.
Perché, sebbene un filino stereotipata, Lena è la ragazza che prima o poi tutte siamo state nella vita: goffa, insicura, dolce, tremendamente ingenua, riparata nella propria bolla dorata e- si, diciamolo- decisamente sfigata. Ho perso il conto delle volte in cui mi ha fatto ridere quando diventa preda degli avvenimenti invece di controllarli o quando decide di agire con impulsività e si ritrova ad aver combinato esattamente l’opposto, senza avere idea di come.
Lena è anche quella ragazza incredibilmente testona, che quando si impunta con un’idea, tenta di realizzarla in qualsiasi modo, capendo solo poi che non si può cambiare la propria natura. O i propri sentimenti.
Un po’ meno di impatto i personaggi secondari, fatta eccezione forse per Otto e Ben, entrambi tormentati a tal punto dal loro passato da aver condizionato le loro azioni nel presente, seppure in maniera decisamente differente. Ma anche loro si ritroveranno ad affrontare una propria crescita, grazie a quel vulcano in eruzione che è Lena.
Seguendo il classico schema del romance contemporaneo, “Un libraio molto speciale”, probabilmente non colpisce per la sua originalità, ma per la sua dolcezza, simpatia e buoni sentimenti.
Perché diciamolo: i buoni sentimenti, in questo mondo, non sono mai abbastanza.
Classe 1976, è nata in una piccola città della Bassa Sassonia. Dopo aver interrotto gli studi di germanistica, si trasferisce ad Amburgo dove comincia a lavorare presso uno studio di avvocati. Un libraio molto speciale è il suo primo romanzo, diventato un successo del passaparola in Germania, in corso di traduzione in 15 paesi e in testa alle classifiche dello Spiegel. Petra è al lavoro sul secondo romanzo, che sarà di nuovo una commedia romantica.
Nessun commento:
Posta un commento