Tre sorelle, un solo trono
Una guerra all'ultimo sangue
La storia di tre sorelle che dovranno combattere per diventare regine: quella che rimarrà in vita otterrà la corona.
Da che se ne ha memoria, sull’isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia. Mirabella è una fiera elementalista, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è sottile e insinuante come il suo potere: la sua simbiosi con i veleni è tale che può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della sua voce. Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita: dovranno combattere duramente l’una con l’altra, per ottenere la corona, perché non si tratta di un gioco in cui si vince o si perde… In ballo c’è la vita. Ecco, questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni: la battaglia ha inizio.
Kendare Blake, che nel 2012 ha appassionato i lettori italiani con Anna vestita di sangue - pubblicato dalla Newton Compton Editori - ci stupisce nuovamente con il suo nuovo romanzo dai toni indiscutibilmente fantasy: La battaglia delle tre corone, divorato in pochi giorni e che ho decisamente amato.
Tre regine oscure
Sono nate in una valle,
tre piccole gemelle che mai saranno compagne.
Tre sorelle oscure tutte di gentile aspetto,
due da divorare
e una sola da incoronare.
Katharine, Arsinoe e Mirabella: tre ragazze, tre gemelle, ma una diversa dall’altra sia per indole che per capacità. Katharine è un’avvelenatrice conosce a menadito tutte le proprietà delle sostanze tossiche ed è capace di resistere anche al più letale dei veleni, Arsinoe è una naturalista abile nel manipolare la natura e gli animali ed infine c’è Mirabella un’elementale in grado di padroneggiare a suo piacimento i fenomeni atmosferici… Sono state allontanate all’età di 6 anni e cresciute ognuna in una città diversa per insegnar loro a sviluppare al meglio queste desuete qualità, al solo scopo di uccidersi a vicenda al compimento del sedicesimo compleanno in occasione della celebrazione di Beltane che segna l’anno dell’Ascensione e determinerà la scalata al trono.
I festeggiamenti di Beltane sono un rituale dopo l’altro: la Caccia, lo Sbarco, e l’Esordio.
Tre sorelle destinate a odiarsi e soltanto una di esse diverrà regina, quella che sopravvivrà. Sull’isola di Fennbirn ogni generazione è stata annunciata da tale pratica crudele e brutale per decretare la successione al potere, ma quest’anno le cose stanno assumendo una piega del tutto inattesa: due delle tre candidate non dimostrano alcun potere.
Intrighi, sotterfugi e molto altro ancora caratterizzeranno una dura battaglia, senza alcuna esclusione di colpi e fatalmente mortale.
«A volte anche io vorrei essere una regina». Mirabella aggrotta la fronte. «Non dire mai più una cosa del genere». […] «Era solo una battuta, Mira», risponde Bree con dolcezza. «È ovvio che non desidero davvero una cosa del genere. Nessuno vorrebbe mai essere una regina».
Quello che ho avuto tra le mani è un esempio di come il fantasy young adult sia spesso sottovalutato e disprezzato, in mezzo a tante brutture c’è sempre una perla che spicca e stavolta l’ho scoperta.
Il romanzo mantiene un ritmo ben sostenuto, si dà spazio anche all’amore ma senza sfociare in stucchevolezze. Circa 384 pagine di libro che scivolano via in un batter d’occhio; anche se la narrazione vede l’alternarsi di diversi punti di vista, la Blake sa veramente tenerti sulle spine ed incollata alle pagine!
Ci presenta un ampio ventaglio di personaggi, situazioni ingarbugliate e drammi; il lato “fantasy” viene tenuto in gran conto, ma gli aspetti cardine sono soprattutto la potenza dell’amicizia e quanto, tra i più insospettabili, vi possano essere figure avverse. Ogni sorella, infatti, ha un seguito di sostenitori, amici e alleati – personaggi secondari di cui alcune volte non ho condiviso le scelte intraprese, ma che mi hanno positivamente colpita – tuttavia, nelle diverse fazioni, si nascondono altrettanti nemici che complottano segretamente al fine di vedere sul trono la loro favorita. Tra le tre protagoniste ho una mia preferita che non vi svelerò, ma posso dirvi con certezza che entrerete in empatia con ognuna di loro, proprio perché dietro una dura corazza fatta di apparenze si celano degli animi umani, con delle debolezze. Un altro aspetto positivo è stato constatare quanto ogni singola città si differenzi dall’altra per tradizioni e usanze conferendo un valore aggiunto al romanzo e rendendolo certamente più verosimile.
Non vedo l’ora di scoprire cosa s’inventerà la Blake dopo questo finale sconcertante, in cui ha mischiato le carte in maniera del tutto inaspettata. Mille domande si stanno avvicendando nella mia testa, ma una cosa è certa le tre aspiranti regine sono determinate e pronte per la resa dei conti.
«Voglio vendetta» […] «E poi voglio la mia corona».
Adottata all’età di sette mesi, arrivò nella cittadina di Cambridge, nel Minnesota, dalla Corea del Sud. Si è laureata negli USA e ha conseguito un master in Scrittura Creativa presso l’università di Middlesex, a Londra. La Newton Compton ha pubblicato Anna vestita di sangue e La battaglia delle tre corone. Il suo sito è www.kendareblake.com
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