giovedì 2 novembre 2017

Anormale di Susan Moretto



Mason ha sempre saputo come trattare le persone diverse da lui: scherzi, insulti, denigrazione. È un bullo e ne è fiero, almeno fino a quando le sue convinzioni non vacillano. In quel momento capisce che il confine fra bullo e mostro è sottile, ed è questione di un attimo perdere se stessi.
Sa a cosa va incontro nel suo tentativo di migliorarsi, la diffidenza di chi assieme a lui insultava gli anormali. Ciò a cui Mason non è preparato è Sam: ingenua, timida, bellissima. La spingerà a rompere il guscio che ha eretto attorno a sé, aprendosi al mondo, e non potrà fare a meno di innamorarsi di lei. Ma Sam non è chi sembra...
Leggendo “Principessina”, il libro precedente della serie, avevamo un po’ disprezzato Mason, il bullo, giocatore di football tutto muscoli e pregiudizi e scarso cervello. Non che brilli per intelligenza ed acume nemmeno qui, ma viene posto in una luce completamente diversa ed è proprio alla bravura dell’autrice che si deve la capacità di apprezzare un personaggio precedentemente detestato.
Questa storia inizia riprendendo le fila del capitolo precedente, prima dell’epilogo dedicato a Zeke e Gabe, quando Gabe è appena finito in ospedale e Mason prende coscienza del mostro che potrebbe diventare continuando con il suo atteggiamento violento ed omofobo.
Sotto sotto Mason è un gigante dal cuore di panna, non sarà il ragazzo più intelligente e acuto del pianeta, ma quando “mette la testa a posto” diventa ferocemente protettivo nei confronti dell’amico ostracizzato e della Principessina. Il suo incontro con Sam, la figlia del nuovo fidanzato di sua madre, porta in superficie anche il suo lato romantico, la presa di coscienza che nella vita c’è qualcosa di più del sesso con qualche cheerleader e di qualche sbronza al campo. Con Sam vuole fare le cose per bene, corteggiarla, baciarla e farla sentire speciale. Il fatto che poi sarà proprio il suo atteggiamento a ferirla lo farà soffrire tanto da decidere di fare i conti con le sue paure e fare così chiarezza nella confusione che pare affliggere la sua intera vita.
Sam dal canto suo è una ragazza dolcissima, per certi aspetti è molto matura per avere solamente sedici anni, per altri si scontra con la sua estrema innocenza, si ritrova a vivere i primi palpiti d’amore e rimane completamente travolta da Mason, dalla sua gentilezza, dal suo essere sollecito e poi dalla sua freddezza, dalla sua confusione. Si sente in colpa per il divorzio dei suoi genitori e, per questo motivo, vuole essere la figlia perfetta per il padre che la sostiene sempre senza farle mai mancare nulla. Non riesce a credere alle attenzioni di Mason, non aveva mai creduto che qualcuno si sarebbe potuto interessare a lei, almeno non in quel momento della vita.
Una storia dolcissima che travolge con mille emozioni, fa riemergere ricordi agrodolci dell’adolescenza, quei momenti di incertezza dove un solo sorriso poteva cambiare ogni cosa. Un racconto che scorre veloce fino all’epilogo, uno di quei libri che non vedi l’ora di finire, ma che, allo stesso tempo, desidereresti non finisse mai. Una lettura diversa dal solito, ma che attira l’attenzione su un universo LGBT che spesso viene ignorato, ma che è una realtà che prende sempre più spazio nella società moderna.


Perché lei doveva dichiarare ciò che era, quasi ammettesse una colpa, mentre il resto del mondo non era costretto ad ammettere la propria eterosessualità. La propria normalità.Perché non posso essere semplicemente Sam?


Non poté trattenersi. Non voleva spaventarla, ma era la prima volta che stava assieme a una ragazza vera, che si comportava esattamente come si sentiva e non nel modo che credeva migliore per far colpo sui ragazzi. Se Sam era timida, era la verità. Se sembrava volere un bacio, era proprio ciò che desiderava. Nessun secondo fine, nessun rompicapo da risolvere.


Mason le sfiorò il mento con le nocche, rialzandole il viso. «Non so cosa mi aspetto da te. Non capisco neppure più se mi piaci maschio o femmina. So solo che mi piaci e non ce la faccio più.»«A sopportarlo?»«A ignorarlo.»

Per leggere la nostra recensione del primo volume di questa serie, cliccare l'immagine!!




Susan Moretto è nata e cresciuta in Friuli, dove vive assieme al compagno, al figlio e a un numero variabile di animali che la fanno impazzire. Dopo aver studiato al liceo linguistico è entrata a far parte delle schiere di giovani italiani in cerca d’occupazione. Tra lo scarrozzare il figlio agli allenamenti di calcio e l’aiutarlo nei compiti, trova il tempo di mettere nero su bianco le fantasie che le ronzano in testa. Nel 2013 ha pubblicato “Betty’s Place”, edito da Alcheringa Edizioni, mentre nel 2014 è uscito “Sopravvissuti”, Edizioni Diversa Sintonia. Nel 2015 ha pubblicato con Triskell Edizioni il suo primo romanzo M/M, “Occhi di ghiaccio”, e il racconto “Buon Natale, sfigato!”, contenuto nell’antologia di Natale. Il racconto “Piratesse” è contenuto nell’antologia “Oltre l’arcobaleno”, edita Associazione Amarganta, pubblicato nel 2016.

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