Caroline continua a sognare West. La sua pelle calda, i suoi muscoli, le sue mani addosso a lei. Poi si sveglia e torna alla realtà: West se n’è andato. E prima di andarsene, le ha spezzato il cuore. Ma un giorno, all’improvviso, West le chiede aiuto. Una tragedia ha colpito la sua famiglia: una famiglia già abbastanza nei guai. Senza pensarci, Caroline sale su un aereo per raggiungerlo e stargli vicino. Sono di nuovo insieme, ma lui sembra completamente cambiato: è nervoso, pare avercela con il mondo. Caroline non sa come comportarsi. Dovrebbe tornare nell’Iowa e occuparsi della causa contro l’ex fidanzato che ha postato le loro foto private per vendicarsi. E invece eccola lì. Profondamente innamorata di West. Ancora.
Esistono romanzi attesi da noi lettori al punto che, quando ce li ritroviamo fra le mani, non sappiamo bene neppure cosa provare: un misto di incredulità si faceva largo dentro di me mentre la tristezza sembrava farla da regina.
Un po' come per Caroline, la nostra protagonista. E' passato parecchio tempo dall'addio sofferto che si son dati lei e West, però dentro di lei mai una volta ha pensato di dimenticarlo, anche quando tutti le urlavano che era il momento giusto, che doveva lasciarlo andare.
«Non te l’ho mai detto?», gli chiedo. «Sì, voci nella testa,
insonnia, tormento. Tutto quanto. E tu sei stato la persona che me ne ha tirato
fuori. Sei stato tu».
«Ce l’hai fatta da sola».
«Tutti facciamo tutto da soli, West. Da soli, per noi soli.
Tutti. Ma a volte lo facciamo perché abbiamo una ragione e tu sei stato la mia
ragione. Mi hai detto che stavo bene, che non ero debole, che non avevo fatto
niente di sbagliato e ti ho creduto. Hai fatto la differenza, per me».
Lui le è stato vicino quando il mondo girava al contrario, quando nulla sembrava andare bene, quando lei era diventata l'occhio all'interno di un tornado mediatico dalle dimensioni catastrofiche. Troppo giovane per far fronte a tutto ciò, troppo… tutto.
Eppure in quei momenti ha trovato in West qualcosa che non pensava avrebbe ritrovato, un posto sicuro, una roccia.
Un qualcuno di cui fidarsi.
A cui affidarsi.
Prima di incontrare West, non sapevo che esistessero persone
per le quali ragione e logica non valgono quando tocca a loro.
Mi aveva lasciata. Mi aveva ferita.
Ma rimango lì al buio, con il telefono in mano, e so già che
tra poche ore sarò su un aereo
Ed è proprio in memoria di tutto ciò che, quando una sua chiamata di notte la sveglia, dopo mesi di silenzio, lei parte per Silt volendo essere lei un rifugio per lui, in un momento della sua vita che di facile non avrebbe avuto nulla.
Non era però pronta per il loro primo incontro.
Per il mutamento avvenuto in lui.
Per quel cambiamento dentro di lui.
Rancoroso, diffidente, insensibile, un misto di cose che sembrano cozzare col suo West, quello stesso che è diventato il protagonista dei suoi sogni. dei suoi rimpianti.
Non è solo la vita di Caroline ad essere cambiata in questi mesi, quando ha deciso di riprendersi la sua vita e di combattere la battaglia più grande che potesse fronteggiare, una battaglia che, se vinta, avrebbe segnato l'inizio di un cambiamento, un qualcosa che avrebbe dato una svolta per tutte quelle vittime, come lei, di vendette (amorose e non) da parte di persone che hanno deciso di rendere loro l'esistenza un inferno, pubblicando in rete momenti intimi e privati che dovevano rimanere solo per gli occhi della coppia.
Anche West, però, sta combattendo una battaglia, qualcosa per cui non era pronto. Sebbene il suo mondo come finora lo ha conosciuto stia per cambiare, è anche vero che Frenkie, sua sorella, ha bisogno di più di quello che sino ad ora ha avuto, ha bisogno di qualcuno su cui poter contare, qualcuno come suo fratello, che c'è stato in modi in cui solo un padre saprebbe fare.
E così e Caroline ha ragione sul fatto che non ha importanza
quello che dice un pezzo di carta. Io e mia sorella ci apparteniamo molto più
di quanto non dicano le parole su un pezzo di carta, molto più di quanto io
riesca a esprimerlo a parole.
È la mia bambina.
Suppongo che questo significhi che sono suo padre.
È un pensiero terrificante, cazzo.
«Non so cosa fare per lei», dico.
«Imparerai».
«Non so da dove iniziare».
Per far fronte a tutto ciò, però, la strada è solo una e gli ostacoli che la compongono son più di quanto ci si possa aspettare alla loro età.
Però è anche vero che di fronte ai più grandi cambiamenti bisogna essere disposti ai più grandi sacrifici.
Non esistono piccoli gesti per grandi risultati.
Nel mio cuore ci sei tu, di Robin York, è una storia dolce che talvolta sfocia nel sapore amaro delle lacrime trattenute, quelle stesse che per buona parte hanno accompagnato la lettura e Caroline nel suo incontro. E' stata una lettura anche inaspettata, per certi versi, perché la protagonista che troviamo qui non è la medesima, caratterialmente parlando, che abbiamo scoperto nel volume precedente. E' maturata, certo, però in talune scene mi è quasi sembrata troppo impassibile per poter essere definita vera, una ventenne.
Dall'altra però le scelte che ha dovuto compiere, la vita che ha dovuto vivere, hanno fatto sì che maturasse più del lecito, che crescesse più di quanto non fosse possibile.
E per quello, in un certo modo, le si perdona tutto.
E' una storia di rivalsa, ma anche di legami, perché certi sono inscindibili, sono più forti del tempo e delle ferite.
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