Che succede se nella vita di un’eccentrica ventisettenne che lavora a maglia e legge autori russi entra un nerd appassionato di Harry Potter, Star Wars e Il Trono di spade?
Angelica lavora in una libreria da otto anni, è single da tre e si veste come un albero di Natale. Nonostante l’amica fissata con il fitness, Maura, e suo marito Giacomo, cerchino di farle conoscere qualche ragazzo, lei continua a non trovare nessuno che le interessi davvero. Tutto cambia durante una festa, quando, caduta in una siepe, attaccata dai tafani e tormentata dall'ortica, viene aiutata da Manuele, un nerd tutt'altro che capace di corteggiare una donna. Lui, ingegnere che lavora come commesso in un negozio di elettronica, ci mette un po’ a partire, ma quando lo fa tra i due nasce una piccola magia e Angelica inizia a entrare in un mondo fatto di scacchi, film e telefilm che le fanno dimenticare di avere una famiglia strampalata. Tutto fila liscio per un po’, ma in una fredda serata invernale Angelica vede qualcosa che non dovrebbe vedere e la magia tra lei e Manuele sembra dissolversi nella nebbia della città. Possibile che non riesca mai a trovare il vero amore? O forse, più semplicemente, ci ha solo visto male?
Angelica ha ventisette anni, lavora in una libreria e adora leggere Čechov e Dostoevskij ma non è il classico “topo da biblioteca”, tutt'altro. Ha un carattere eccentrico e solare, proprio come il suo modo di vestire super colorato e vivace che ama definire da “albero di Natale”.
Anche fuori sembra tutta sorrisi e battute pungenti, nel suo animo si commisera per come la sua famiglia si sia smembrata e la sua autostima raggiunge livelli veramente bassi. Si vede: goffa, impacciata, maldestra ed ha “il sedere grosso” …
Come se tutto questo non bastasse, è rimasta scottata da una relazione durata tre anni con Luca. Uno stupido che l’ha tradita e che cerca ancora di rimediare al suo “sbaglio”.
Angelica ne è uscita con il cuore a pezzi e non vuole mai più stare con un ragazzo del genere, perciò non riesce ad approcciarsi serenamente con gli uomini ed anche se la sua migliore amica Maura cerca di presentarle dei bei ragazzi palestrati, non cede.
Luca […] Ha davvero accartocciato il mio cuore. Lo ha strappato e poi una parte, un pezzettino rimasto a terra, se l’è portato via. […] Perché quando succede una cosa del genere, quando una persona che ami, anche se non arriva al 100%, ti fa male, un pezzo di cuore se lo porta con sé. Un pezzo di te se ne va per sempre. Luca si è portato via il mio pezzettino.
Durante la festa di compleanno di Giacomo, marito di Maura, Angelica cade in una siepe di ortiche e rovi riempiendosi di taglietti fastidiosamente pruriginosi e non riuscendo più a liberarsi quando le si avvicina un ragazzo, abbastanza carino e molto diverso dai tipi che finora le ha proposto Maura, che l’aiuta ad uscire dalle sterpaglie. Il ragazzo è un po’ a disagio e se ne esce con una battuta a tema Harry Potter che Angelica non capisce, così i due dopo un breve scambio di parole si salutano. Angelica non riesce a togliersi dalla testa quella frase e nemmeno quel ragazzo e perciò chiede a Rossella, sua collega in libreria, di iniziarla al fantastico mondo di Harry Potter, così se s’incontreranno di nuovo anche lei sarà ferrata su questi argomenti che le sono del tutto sconosciuti.
E beh, quando il destino ci mette lo zampino… Ecco che qualche giorno dopo il misterioso ragazzo piomba proprio nella sua libreria. Tra i due si crea subito un’alchimia talmente forte che è impossibile negare e dopo una serie di incontri, di scontri, incomprensioni e scene davvero dolcissime l’amore sboccia e trionfa alla grande.
Adesso parliamo un po’ di questo ragazzo; per prima cosa dimenticate per un momento gli uomini d’affari sexy, tenebrosi e dannati alla Christian Grey, Manuele è il classico nerd (e mi permetto di dire: FINALMENTE!) che laureato in ingegneria lavora come tecnico informatico. Appassionato di serie TV, scacchi e libri fantasy, anch'egli è impacciato e non sa bene come fare il filo ad Angelica, che lui ritiene una donna bellissima e inavvicinabile.
– È lui il tipo che ti ha fatto incontrare Harry? – domanda Rossella comparendomi davanti improvvisamente. […]
– Come lo hai capito? – chiedo […]
– Da come lo guardavi. Sembravi Bambi.
– Tipo così? – chiedo sbattendo le ciglia rapidamente. Mi prendo in giro da sola ma sono consapevole della velocità a cui le scuotevo. Bastava davvero poco per trasformarmi in un enorme asciugacapelli.
– Esattamente così – risponde. – È davvero un nerd.
– Da cosa lo deduci?
– Aveva la felpa di Capitan America. È carino, comunque.
Il punto di forza del libro sono i dialoghi, lo stile è frizzante e gradevole infatti la Brizzi è stata in grado di strapparmi più di un semplice sorriso. Anche se il genere è quello del “chick lit”, la scrittrice riesce a trattare argomenti spinosi con molta intensità, permettendoci di entrare in empatia con Angelica che è una protagonista di tutto rispetto. Cali ammette con sincerità il suo essere imperfetta e ci scherza sopra con leggerezza, è una donna intelligente e brillante con una prontezza di “risposte” argute che sorprende.
Un libro ironico e divertente di cui è assolutamente da riconoscere l’originalità della figura maschile principale: Manuele si rivela essere uno di quei, oramai, rarissimi uomini che ti sanno corteggiare con spontaneità e sensibilità; malgrado l’ostacolo, a volte insormontabile, della timidezza riesce a farsi strada nel cuore ferito di Angelica, facendo leggere avidamente la qui presente romanticona che ha continuato ad immergersi nella storia sospirando e stando perennemente con gli occhi a cuoricino. Ho notato una leggera somiglianza caratteriale di Manuele con Leonard di Big Bang Theory e ho adorato i riferimenti a Harry Potter, Il Signore degli Anelli e Il trono di spade.
Oltre ai due personaggi principali nel romanzo ve ne sono presenti altri di ruolo secondario, ma anch’essi ben caratterizzati: c’è la madre bizzarra di Angelica, Puzzola la gattina tutto pepe, Luca detto “Il Merda”, Rossella l’amante dei Fantasy, Maura la migliore amica e la sottovalutata sorellastra-corvo. Tutti i personaggi sia principali che di minore importanza, risultano veri e non idealizzati. Non mi sarebbe dispiaciuto leggere qualche altra pagina in più su questi due strampalati innamorati ragazzi.
Un romanzo che mi ha permesso di trovare una nuova scrittrice di cui sicuramente mi piacerebbe conoscere altri scritti. “Il mio supereroe” si è rivelato un piacevole diversivo dalla routine quotidiana e che ho divorato in un paio d’ore, consigliatissimo.
Monica Brizzi, classe 1983, scrive da quando è poco più che una ragazzina. Ama leggere un po’ di tutto, dai grandi classici alla fantascienza. Quando scrive, però, finisce sempre per raccontare storie d’amore ironiche. Gestisce un blog in cui parla di tutto e di niente, anche se i temi conduttori sono la scrittura, i libri e la sua timidezza. Sta ancora cercando di capire quanto possa essere utile usare l’hashtag.
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