"Savannah è considerata un gioiello del Sud degli Stati Uniti, una città piena di bellezze, segnata da un passato ricco e non privo di stravaganze. Alcuni potrebbero anche dire che ha qualcosa di magico… Ma, ai non iniziati, Savannah mostra solo il suo lato positivo e i suoi modi gentili. Chi la conosce bene, però, sa che dietro lo sfarzo coloniale e il fascino da piccola città c’è un mondo in cui si tratta con rispetto la stregoneria, si teme l’Hoodoo e gli spiriti restano intrappolati sulla terra.
Mercy Taylor ha fin troppa dimestichezza con il lato soprannaturale di Savannah, visto che fa parte della più potente famiglia di streghe del Sud. Tuttavia, lei è nata senza poteri… Cresciuta senza poter praticare la magia, all’ombra della carismatica e dotatissima sorella gemella, Mercy è sempre stata comunque soddisfatta della propria vita. Ma quando una serie di avvenimenti, che culminano con la morte della matriarca dei Taylor, scava un vuoto nelle fondamenta mistiche di Savannah, si trova catapultata in un mistero che potrebbe distruggere la sua famiglia… e liberare forze oscure che le streghe Taylor hanno tenuto a bada per generazioni."
Se Amazon Crossing non lo avesse pubblicato, credo che ci saremmo sicuramente persi questo gioiellino dagli Stati Uniti.
Solitamente, tendo a ricercare una certa originalità, soprattutto negli Urban Fantasy, ma questo mi ha colpito in maniera decisamente positiva, pur non essendo particolarmente “fresco”.
Fin dalle prime pagine, ci viene presentata, in tutto il suo fascino, Savannah, città situata nel Sud degli Stati Uniti, in una qualunque estate afosa. I suoi paesaggi e i monumenti sono il teatro dell’intera vicenda, vissuta in prima persona dalla protagonista, Mercy Taylor.
Fin dalle prime pagine, ci viene presentata, in tutto il suo fascino, Savannah, città situata nel Sud degli Stati Uniti, in una qualunque estate afosa. I suoi paesaggi e i monumenti sono il teatro dell’intera vicenda, vissuta in prima persona dalla protagonista, Mercy Taylor.
Mercy ha quasi vent’anni, capelli rossi, a suo dire un aspetto alquanto ordinario, che si occupa di portare in giro per la città i turisti, seguendo un particolare itinerario che lei chiama “Il Tour Della Bugia”, in cui inventa ogni sorta di storia sui monumenti completamente diversa da quella originale.
La ragazza, però, non è ordinaria come può sembrare a prima vista, o meglio, non lo è la famiglia di cui fa parte: i Taylor sono un’antica e famosa stirpe di streghe, una delle famiglie originarie ribellatasi al dominio dei demoni e creatori della barriera tra il regno delle tenebre e quello normale, di cui la prozia Ginny è ancora una delle custodi principali.
A dispetto dell’incredibile e potentissima sorella gemella Maisie, Mercy non possiede alcun potere. Ma non se ne lamenta, anzi: nonostante sua madre sia morta nel darle alla luce e il padre sia sconosciuto, gli zii che l’hanno cresciuta, Iris, Ellen e Oliver, la amano incondizionatamente e sua sorella le è affezionatissima. La accettano per quello che è, tutti, eccetto la prozia Ginny, dimostratasi sempre molto dura nei suoi confronti, e il marito di Iris, Connor, un personaggio decisamente inquietante.
In una qualunque sera d’estate, Mercy si reca da Madre Jilo, una sorta di anziana pitonessa voodoo: non possiede alcun tipo di potere, eppure riesce ad attingerne in un qualche modo per poter poi operare gli incantesimi richiesti dai suoi clienti, a pagamento. Un personaggio molto poco raccomandabile, come gli zii le hanno sempre detto, eppure Mercy si reca proprio da lei per un problema spinoso che la affligge: e la soluzione di quel problema scatena una serie di eventi che riportano alla luce segreti ormai sepolti e dimenticati, ma non da tutti, antichi piani e astuzie, malvagità e atrocità sfociate nel fuoco e nel sangue. Eventi che costringeranno Mercy a rimettere in discussione tutto ciò che ha sempre conosciuto e amato: la realtà dei fatti non sarà sempre piacevole.
In una qualunque sera d’estate, Mercy si reca da Madre Jilo, una sorta di anziana pitonessa voodoo: non possiede alcun tipo di potere, eppure riesce ad attingerne in un qualche modo per poter poi operare gli incantesimi richiesti dai suoi clienti, a pagamento. Un personaggio molto poco raccomandabile, come gli zii le hanno sempre detto, eppure Mercy si reca proprio da lei per un problema spinoso che la affligge: e la soluzione di quel problema scatena una serie di eventi che riportano alla luce segreti ormai sepolti e dimenticati, ma non da tutti, antichi piani e astuzie, malvagità e atrocità sfociate nel fuoco e nel sangue. Eventi che costringeranno Mercy a rimettere in discussione tutto ciò che ha sempre conosciuto e amato: la realtà dei fatti non sarà sempre piacevole.
Questo romanzo mi ha appassionata fin da subito: chiunque può rivedersi in Mercy, anche senza essere parte di una famiglia “magica”, con le sue insicurezze, i suoi dubbi e i suoi interessi amorosi. Due, per l’esattezza: da una parte Peter, il migliore amico di sempre, dolce, disponibile e bellissimo, innamoratissimo di Mercy, che ho trovato semplicemente adorabile, e dall’altra Jackson, un nuovo arrivo in città, una persona meravigliosa tanto quanto Peter (anche se io l’ho trovato irritante, arrogante e indeciso) e…fidanzato di cui la sorella Maisie è innamoratissima. Sarà proprio questo triangolo a spingere Mercy a cercare l’aiuto di Madre Jilo e le pessime conseguenze che ne derivano.
Sono stata felice di vedere finalmente un rapporto tra sorelle gemelle che funziona, che si confidano e fidano l’una dell’altra, che si sostengono a vicenda. E gli zii non sono da meno: ognuno con i suoi scheletri nell’armadio, ma ben costruiti ed empatici; ho semplicemente adorato Oliver e i suoi guai con più o meno la metà degli uomini della città, ed Ellen, con un passato decisamente infelice, e di cui si rende perfettamente conto, non per questo però meno amorevole con la nipote. Iris…Iris mi ha lasciata piuttosto indifferente, invece. E’ un peccato sia stata relegata quasi al ruolo di una comparsa, molto succube del marito, nonostante a volte si opponga alle sue opinioni e azioni. Connor, invece, è come Jackson, assolutamente insopportabile: lunatico e imprevedibile, mi innervosiva ad ogni sua comparsa nel libro.
L’autore si muove nella vicenda con uno stile semplice, genuino, ma che invoglia il lettore a continuare per sapere cosa succederà poi. Ho apprezzato molto lo snodarsi della storia, che raggiungerà la sua conclusione solo tra due romanzi, trattandosi di una trilogia, e gli intrecci che ne derivano, risultando interessante, appassionante e mai banale.
Un romanzo assolutamente consigliato, per chi ha voglia di spendere qualche ora perso in un giallo avvincente e condito con una buona dose di magia!
J.D. Horn è cresciuto nelle campagne del Tennessee e, nei suoi viaggi in giro per il mondo, da Hollywood a Parigi, a Tokyo, ha sempre portato con sé una manciata di quella terra rossa. Ha studiato Letteratura comparata all’università, concentrandosi in particolare sulle letterature francese e russa. Possiede anche un MBA in Affari internazionali e ha lavorato come analista finanziario prima di diventare scrittore. Quando non sta scrivendo, probabilmente è a correre e va fiero della sua partecipazione a due maratone e a una trentina di mezze maratone. Lui e suo marito Rich, padre orgoglioso di Rebecca e Madeline, con i loro tre animali domestici, dividono il loro tempo tra Portland, in Oregon, e San Francisco.
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