FAMIGLIA. DOLORE. PASSIONE. AMORE.
L’ultima possibilità di avere una vera casa per Haze arriva a sedici anni, quando viene adottata dai Carrigan e dove ad attenderla ci sono già: Gabe, Roona e… Ash, i suoi nuovi ‘fratelli’. Per Haze sarà fin troppo semplice perdere la testa per il più grande quando sarà costretta a dividere la stessa stanza e lo stesso letto, ma sarà allora che per Ash cominceranno i guai. Evitare Haze e fare la cosa giusta diventerà sempre più difficile, perché nonostante i dieci anni di differenza, lei sa esattamente cosa nasconde il suo cuore e cosa lo fa tornare a battere. Se da un lato vediamo nascere legami unici in questa grande casa piena di dolore, cosa accadrà quando i segreti, le bugie e le promesse infrante le porteranno via di nuovo ogni cosa? Anni dopo, Haze sarà una donna diversa, col cuore diviso in due e l’anima schiacciata; perché non è sempre vero che il tempo sistema le cose, a volte sa solo spezzarti dentro. Che ne sarà allora di Haze e Ash, due cuori divisi dallo stesso dolore?
Even if it hurts è il primo libro della Crush Soul Serie di Fabiola Danese. Haze, Gabe, Roona: tre fratelli, tre storie, un’unica grande famiglia pronta a tutto per amore. Ma l’amore li salverà o li distruggerà?
Haze Moncler ha solo 16 anni ma ha perso il conto del numero di famiglie che ha cambiato nel corso della sua intera esistenza. Dopo la sua ultima disastrosa adozione, torna al Saint Jude dove ad attenderla c’è Suor Lisa, la quale continua a invitarla a non perdere le speranze. E nel momento in cui Haze pensa di passare in istituto i prossimi due anni prima di lasciarlo per sempre, ecco che una notizia le sconvolge la vita: una coppia è là per lei. Si ritrova così a casa dei Carrigan, una coppia che sembra sull’orlo di una crisi ma che cerca di far il possibile per tenere unita quella che loro chiamano famiglia. Conoscerà così i suoi nuovi fratelli, il taciturno Gabe, la piccola Roona e, casualmente, l’enigmatico Ash, il cui lavoro sembra tenerlo fuori casa la notte, facendo ritorno solo con le prime luci dell’alba. Impossibile non farsi conquistare dalla dolcezza di Roona, con la quale sembra aver creato un legame unico; saranno i sentimenti che prova, sarà il fatto che capisce perfettamente cosa significa trovarsi soli al mondo, ma giura su ciò che ha di più caro che farà di tutto per Roona e Gabe, promettendo loro quel senso di famiglia che ancora sembrano non percepire.
Ancora non conosco Ash, né so che aspetto abbia, ma in un certo senso, credo sia appena diventato qualcosa di estremamente importante per me, questo sì che fa paura.
Anche se al momento il suo problema sembra avere un altro nome: Ash. Difficile ignorare la bellezza fisica del suo nuovo fratello, e diventa veramente impossibile mettere a tacere quel cuore che sembra volerle uscire dal petto. Si troveranno a dividere la stanza e il letto, e lentamente le loro esistenze non riusciranno a fare a meno dell’altro; i loro cuori prendono lo stesso ritmo, Haze sembra essere in grado di leggere i suoi silenzi e il suo dolore, così come Ash capisce che quella ragazza dalla pelle chiara come la “Neve” merita di essere felice. E forse questo diventa solo l’inizio della fine, perché quella famiglia apparentemente unita, in realtà nasconde un segreto e un dolore che li vede sempre più distanti gli uni dagli altri, e Haze, Roona e Gabe ne pagheranno involontariamente e indirettamente le conseguenze.
Eppure l’amore ha assunto strane connotazioni e si è trasformato, fino a diventare odio. Un odio che logora, che distrugge, che rompe ogni cosa.
Passano gli anni e dopo infinite difficoltà, Haze riesce a mantenere quella promessa fatta al tavolino di un bar, riuscendo a dare un senso alla parola “famiglia” grazie alla vicinanza di Gabe e Roona, cresciuti anche loro e alle prese con la realizzazione dei propri sogni.
Ma che fine ha fatto Ash in tutto questo tempo? Perché lui non è riuscito a mantenere la sua promessa nei confronti di Haze? Si dice che il tempo guarisca le ferite, ma quello stesso tempo sa come sorprenderci e forse le sorprese inaspettate arrivano in un giorno di “neve”.
Il dolore può essere un nemico davvero subdolo, a volte. Ti logora dall’interno, abbatte tutte le difese e se non fai attenzione, poco a poco finisce col divorare ogni parte di te.
Primo romanzo, autoconclusivo, della Crush Soul Series di Fabiola Danese; una storia in grado di emozionare e commuovere, e non ho paura di ammettere che alla fine mi sono ritrovata a singhiozzare per l’intensità delle emozioni provate. Non è semplice spiegare il meccanismo delle adozioni, così come non è semplice vestire i panni di quei bambini che sanno di essere in un’età di difficile adozione, perché si sa che le famiglie cercano quasi sempre figli adottivi che non abbiano piena consapevolezza della loro storia e della loro vita. Haze invece ha avuto la fortuna (o sfortuna) di avere questa possibilità, anche se alla fine ha dovuto subire le conseguenze di quell’affidamento. Haze è un personaggio femminile forte e determinato, ma allo stesso tempo insicura dei propri sentimenti, che ha scoperto il significato della parola amore e che non sa se sarà in grado di provarlo ancora visto che ha lasciato il suo cuore nelle mani di Ash. La sua crescita personale è stata notevole, la determinazione che ha messo nel raggiungere i propri obiettivi per diventare un punto di riferimento per tanti bambini in cui lei si è sempre immedesimata, anche se continua a chiudersi a guscio quando sta male per qualcosa o qualcuno, non esternando quello che sente in quel determinato momento. Il suo rapporto con Gabe e Roona non ha bisogno di parole, perché è stata in grado di farci capire che la “famiglia” non deve essere necessariamente costituita da persone consaguinee, ma che il più delle volte sono quelle persone che sentiamo realmente vicine, per cui daremmo la nostra stessa vita. È una persona principalmente razionale, ha imparato a esserlo dopo essere stata ferita dall’unico uomo che abbia mai amato, anche se, grazie ai consigli dei fratelli, è riuscita a lasciarsi guidare dall’istinto e chissà che questo non riesca a farle ritrovare il sorriso e la felicità di cui ha bisogno.
Sapevo che in lui c’era qualcosa di unico a suo modo, eppure così simili a me.
Il dolore.
Mi bacia con disperazione, bisogno, amore.
Non riesco a trovare le parole giuste per descrivere la bellezza e l’intensità di questo romanzo, ma posso solo dirvi che ho letto tutti i romanzi pubblicati finora da Fabiola ed è sorprendente come sia maturata nel tempo, questo romanzo ne è la prova. Una scrittura semplice, fluida, un alternarsi di passato e presente che permettono al lettore di capire cosa è successo tra i due protagonisti, un pov unico che dà la possibilità al lettore di immedesimarsi nel dolore di Haze, nei suoi dubbi, nelle sue perplessità e nella sua esplosione di felicità. Un romanzo che parla di famiglia, di legami che vanno al di là del sangue, di dolore, amore, passione e con un pizzico di mistero che invita ad arrivare agli ultimi capitoli affinché tutti i tasselli di questo pazzo e intricato puzzle possano andare al loro giusto posto.
Un grazie speciale all’autrice per aver scritto una storia emozionante come questa, per non essersi arresa quando le cose hanno iniziato ad andare male, per aver trovato la forza di rialzarsi più combattiva che mai. Ora non resta che attendere pazientemente i prossimi romanzi di questa serie, curiosa di conoscere l’evoluzione dei suoi personaggi.
PS: ho un debole per Roona, quindi sbrigati a scrivere il suo romanzo!
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