Uscita 24 Ottobre
A volte i sogni possono essere il rifugio da una realtà ingrata. Ma
quando il confine tra sogno e realtà sbiadisce, la situazione può
sfuggire di mano.
Federico Melani, ventenne di provincia indolente e caratteriale,
in rotta con tutto e tutti, comincia a fare un sogno ricorrente. Di
più: un sogno seriale, che va avanti con o senza di lui. Lì le cose
sono molto diverse rispetto al contesto in cui vive: è atteso con
ansia, e intuisce di avere importanti responsabilità. È infatti uno
dei delegati, assieme a mostri, dèi e esseri bizzarri di ogni tipo, a
un summit dove si prenderanno decisioni cruciali per il destino di
molti mondi. Ma perché tutte le delegazioni hanno tre membri
mentre le sedie accanto a lui sono vuote? Dove sono i suoi
compagni?
Ben presto Federico si ritrova così coinvolto dalla vicenda da
preferire il sonno – indotto con metodi più o meno naturali – alla
veglia. Sarà l’inizio di un’avventura vertiginosa che lo porterà a
stringere inaspettate alleanze, a combattere creature fantastiche e
archetipiche, a rubare armi mitologiche e a prendersi cura di una
bambina- imperatrice capace di regalare diverse sorprese.
Autore di memoir e narrazioni realistiche (Muro di casse, La
stanza profonda), romanzi generazionali e fantastici (Gli interessi
in comune e Terra ignota), Vanni Santoni costruisce un urban
fantasy singolare e spassoso, ambientato tra la Toscana e
l’universo onirico, che gioca – oltre che coi generi – con gli
stilemi narrativi del cinema anni Ottanta e dei videogame,
trascinando il lettore in una grande cavalcata sulla carovana dei
sogni.
Vanni Santoni (Montevarchi, 1978) vive a Firenze. Dopo
l’esordio con Personaggi precari ha pubblicato, tra gli altri, i
romanzi Gli interessi in comune (Feltrinelli 2008), Se fossi fuoco,
arderei Firenze (Laterza 2011), In territorio nemico (minimum
fax 2013, da coordinatore), Muro di casse (Laterza 2015), La
stanza profonda (Laterza 2017, candidato al Premio Strega). Per
Mondadori è autore di Terra ignota (2013) e Terra ignota 2 – Le
figlie del rito (2014). Scrive sul “Corriere della Sera”.
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