Serie Piccole cose, Libro 2
Per anni Dustin Davis ha sognato un principe ma ha finito
per baciare solo rospi. Quando vede per la prima volta Archer Kyriakides, è
convinto che la sorte sia finalmente cambiata e che Archer sia quello giusto. I
sentimenti contrastanti che prova in sua presenza lo lasciano però confuso:
perché va tutto bene a un incontro e male a quello successivo? Non ha senso!
Fino a quando non conosce il suo gemello, Asher, e non capisce di averli
confusi più di una volta. Asher Kyriakides sogna di diventare un fotografo
d’alta moda, ma è incastrato in un lavoro che odia e con un fratello
irresponsabile e libertino, le cui abitudini lo fanno impazzire, specialmente
quando scopre che Archer sta uscendo con l’adorabile biondino a cui pensa da
mesi. Combattuto tra desiderio e lealtà, Asher può solo cercare di mettere in
guardia Dusty nei confronti del fratello. Ma quando alla fine Archer si spinge
troppo oltre, Dusty si rivolge ad Asher in cerca di aiuto, e lui sa di non
potersi tirare indietro. Non impiegheranno molto a capire di essersi innamorati
l’uno dell’altro, ma più di un ostacolo si mette sulla loro strada, non per
ultimo Archer, che non è ancora disposto a smettere di essere una spina nel
fianco del gemello.
“Quello giusto” è il secondo libro della serie Piccole cose,
ma può essere letto anche come uno stand alone in quanto si tratta di una
storia autoconclusiva. Raccomando comunque la lettura dopo “La mia piccolina”
in quanto nel libro precedente viene presentato il personaggio di Dusty e rende
maggiormente completa la comprensione di questo nuovo capitolo.
Dusty, come si aveva già avuto modo di capire, è un ragazzo
dolcissimo e romantico che sogna di trovare il principe azzurro con cui
condividere la vita ed il “vissero per sempre felici e contenti”. Ovviamente
sulla strada del vero amore gli tocca baciare diversi rospi, tra cui Gary, l’ex
manesco. Nessuna esperienza, per quanto negativa possa essere, lo abbatte anche
se prova invidia per il bellissimo rapporto che lega il suo migliore amico Rue
ed il timido Erik. Vorrebbe per se stesso la medesima relazione con l’uomo dei
suoi sogni che crede di aver trovato a L.A., un bellissimo sconosciuto che l’ha
salvato da una rovinosa caduta, ma che non riesce a ritrovare.
Ash è un fotografo costretto dalle necessità a fare dei
servizi ben diversi da quelli che aveva sognato, ma che mantiene un animo
romantico. Non vuole storie da una botta e via, non crede nel sesso occasionale
e vuole conoscere bene una persona prima di andarci a letto. L’esatto contrario
del suo gemello, Archer, che vive per divertirsi e fare baldoria ogni sera,
scansando ogni responsabilità sapendo che Ash rimedierà poi ai suoi casini. Due
gemelli così simili eppure così diversi che confonderanno non poco Dusty dando
il via ad una commedia degli errori almeno finché finalmente Ash riuscirà a
farsi conoscere facendo capire che dei due fratelli è “quello giusto”.
L’alternarsi dei pov tra Ash e Dusty permette di conoscere
pienamente questi due adorabili protagonisti dal cuore di panna che si meritano
sicuramente l’un l’altro. Insomma, una storia carina e divertente, romantica e
frizzate, ma dove i protagonisti dovranno comunque affrontare grandi problemi
per potersi godere il meritato happy ending. Una lettura raccomandata per chi ha
amato Rue ed Erik che qui ritroviamo più innamorati che mai, ma anche per chi
ha sempre desiderato di potersi gustare anche la storia del dolce Dusty.
C’erano molte cose nella sua espressione, sicuramente apprezzamento e desiderio, ma anche qualcos’altro che non riconobbi subito. Ci misi un po’, ma alla fine pensai che potesse essere un senso di scoperta, come se dopo anni di attesa e ricerca avesse finalmente dissotterrato quel raro e prezioso oggetto che stava cercando da una vita. Ed ero io.
Sentivo che mi sarei potuto innamorare perdutamente di lui: la sua natura gentile, il sorriso radioso, il modo in cui sembrava volermi toccare istintivamente, tutto mi faceva pensare al futuro. Almeno, al futuro che io sognavo.
“Asher devi sapere che ti amo anch’io. È solo che sono sempre quello che si butta troppo presto e spaventa l’altro. Non volevo correre questo rischio con te. Voglio tenerti al mio fianco per sempre.”“Davvero?”“Sì. È da quando sono bambino e leggevo di nascosto le storie d’amore di mia mamma che aspetto di provare una cosa del genere.” Rise piano. “Ma tutti quei libri? Non lo descrivevano bene. Neanche lontanamente.”
PIPER VAUGHN ha scritto
la sua prima storia d’amore a undici anni e non ha più smesso. Da allora ha
capito che scrivere era esattamente quello che desiderava fare. Lettrice
nell’animo, non c’è cosa che Piper ami di più della sensazione di perdersi
dentro un bel libro – fantasy, young adult, romance, li ama tutti (ed ha
migliaia di libri per provarlo!). è cresciuta a Chicago in un vicinato
multietnico e ama mettere visi e caratteristiche di varie etnie nei suoi libri,
così che il suo mondo immaginario sia colorato come quello reale. Soprattutto,
crede che ognuno abbia bisogno di un tocco di vero amore nelle proprie vite…
anche se soltanto in un libro.
M.J. O’Shea è
cresciuta e vive tutt’ora nel soleggiato stato di Washington, e anche se le
piace viaggiare e vedere posti nuovi, non sarebbe capace di chiamare casa
nessun altro posto. M.J. ha passato la sua infanzia scrivendo storie. A un
certo punto, durante i suoi primi anni dell’adolescenza, quelle storie sono
diventate dei romance. La maggior parte di quelle storie parlavano di lei, dei
suoi amici e delle loro stelle della TV preferite. Spera di essere cresciuta
molto rispetto ad allora.
Quando M.J. non scrive, ama suonare il piano, cucinare,
dipingere e, ovviamente, leggere. Le piacciono le cose colorate e glitterate da
ragazzina, ha una ventina di fasce per capelli diverse ed ha una cagnolina
bianca con una macchia rossa sull’occhio che si siede con lei mentre scrive. A
volte il suo cane se ne esce con le idee migliori per le sue storie… quando non
è troppo occupata a dormire. È un’autrice relativamente nuova, ma la gente del
Jessewave.com l’hanno nominata tra le autrici M/M più promettenti del 2010.
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