venerdì 13 ottobre 2017

QUALCOSA DI GRANDE di R.L. Mathewson


Farsi quarant'anni di prigione o cambiare casa?
Normalmente non bisognerebbe neppure pensarci su, ma le cose sono decisamente cambiate da quando è stata costretta a trasferirsi nell'appartamento di fronte a quello di Danny Bradford. Moltissime cose...
Voleva arrivare alla fine di una sola giornata senza che Danny Bradford facesse qualcosa per mettere alla prova il suo autocontrollo, ma con quel suo maledetto sorriso e la sua abitudine di farle desiderare di uccidere qualcuno, non c'era proprio speranza.
Lui amava la sua famiglia, ma certi giorni era davvero troppo. Ma andava tutto bene, perché la sua minuta vicina di casa gli forniva ore e ore di intrattenimento. Non di proposito, naturalmente, ma lo faceva sorridere, quindi che importanza aveva?

Eccoci arrivati alla quinta puntata della Neighbors series e protagonista, questa volta, Danny, l'ennesimo cugino della numerosa famiglia Bradford.

Al contrario del resto della sua famiglia che, oltre ad averlo fatto bandire da innumerevoli posti, odiava anche i matrimoni (una volta, se capite cosa intendo), lui è quello con la testa sulle spalle, che l'unica volta che ha deciso di andare contro le aspettative della sua famiglia, andando contro tutto ciò che ci si aspettava da lui, lo ha fatto in grande stile, entrando nel corpo dei Marines e questa scelta l'ha portato a ciò che è oggi, lati positivi e negativi compresi, sia nel corpo che nella mente.

Dopo tutto era un Bradford.  A essere onesti, lui non voleva che lei vedesse in lui qualcosa di più dello stronzo della porta accanto. Non aveva bisogno di complicazioni nella sua vita e di certo stasera non voleva che...
Una cosa però i Marines non gli hanno cambiato: il carattere, oltre che la voglia di disturbare tutte le vicine di casa che si è ritrovato nel corso del tempo. Lo hanno trasformato da ragazzino viziato a uomo, ma niente è servito per piegare la sua vena goliardica.
Fortuna o disgrazia voglia che Trevor abbia trovato un'affittuaria precisa come un orologio svizzero, con qualche segreto e, soprattutto, abbia fatto stare la ragazza in niente meno che nella casa vicino a Danny.

Chi è la povera ragazza che ultimamente ha pensieri omicidi sul vicino? Jodi.
La stessa che a causa del suo passato ora ha una visione del mondo maschile alquanto distorta, in parte avvalorata anche dal modo in cui viene sempre trattata alla fine di un appuntamento: come una sorella.

Ora come ora l'unica cosa a cui non vuole pensare è come il suo vicino la faccia uscire di testa, impazzire, come alla fine si ritrovi a pensare a lui ogni tre per due...
...E come se questo non bastasse,  consapevole un disastro culinario di Zoe, Danny si ritrova ad iniziare una nuova abitudine tutta loro: lei che assume (non consenziente) farmaci che non regge, lui che è costretto a farle da balia e ad ascoltare i suoi deliri.

«Stiamo facendo sesso?», 
chiese lei all’improvviso, 
sorprendendolo a tal punto da obbligarlo ad aprire gli occhi e sollevare la testa in modo da osservare la donna che l’avrebbe istigato all’alcolismo.
 «Ti sembra che stiamo facendo sesso?»,
 domandò lui,
 anche se aveva già capito un paio di ore prima che Campanellino sotto Benadryl era incapace di avere una conversazione razionale.
Assunse un’espressione faticosamente assorta prima di scrollarsi le spalle e ammettere: 
«Non sono mai riuscita a capire queste cose»

Forse è scattato qualcosa la prima volta che si son ritrovati insieme (e non capite male!), o forse la seconda, chi lo sa, sta di fatto che una volta che il destino ci mette lo zampino è inutile fuggire lontano. A volte l'unica cosa che puoi fare è goderti la situazione e cercare di arginare i danni.

L'unica pecca? Jodi sembra pensarla in tutt'altro modo, l'unica cosa di cui è certa è che mai vorrebbe vedere gli occhi di Danny guardarla come si guarderebbe una sorella e dunque, cosa fare? Rischiare di sentire nuovamente quel crack o scommettere il tutto per tutto su quel rompiscatole del suo vicino?
Una cosa però Jodi non ha valutato: I Bradford si muovono all'unisono e, cosa ancora più importante, proteggono ciò che è loro e, se son convinti che una cosa debba accadere (o che qualcuno è fatto per qualcun'altra), impossibile farla franca.


«Allora… cosa vuoi?», domandò Jodi alzando interrogativamente il sopracciglio.
Ci rifletté per un attimo. Voleva stringerla, baciarla, fare l’amore con lei, farla incazzare per poter scorgere quel suo tenero sguardo omicida, voleva solo… 
«Una possibilità», rispose lui. «Solo una possibilità».





Arrivati al quinto volume di questa serie, mi vien difficile esprimermi in merito al modo di comporre libri dell'autrice (però ci proverò al meglio), ma non posso esimermi dal dire che mi piace sempre più il modo di scrivere di R.L. Mathewson, capace di strappare un sorriso in scene che, nella vita quotidiana, ti farebbero morire di vergogna. O anche di scrivere stralci di vita di tutti i giorni talvolta tragicomici, creando così opere capaci di smorzare la drammaticità che alcune persone vivono, narrando alcuni aspetti in un modo tutto suo.


Per leggere le recensioni dei capitoli precedenti di questa serie, cliccare le rispettive immagini!!



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