Roccamonte è una cittadina tranquilla, dove non succede mai molto. Per questo fa notizia anche l’apertura di una tisaneria: a gestirla è Selva, una ragazza arrivata da poco in paese. Considerata strana sin da piccola, per i suoi gusti diversi dalle coetanee, Selva ha un dono particolare: è brava ad aiutare chi è in difficoltà. Per qualsiasi problema, lei ha pronto un rimedio a base di erbe. Enea è il primo cittadino di Roccamonte: disponibilissimo con tutti, gentile e cordiale. Eppure assolutamente restio a lasciarsi coinvolgere. Tanto meno da Selva, con la quale Enea non sembra avere niente in comune. Ma nonostante si ripeta che deve starle alla larga, non può negare, almeno a se stesso, di esserne attratto. Quando finalmente tra i due sta per nascere qualcosa e lui pare deciso a lasciarsi andare, qualcuno fa ritorno in paese... Qualcuno che appartiene al passato di Enea.
Roccamonte è una piccola cittadina che conta poco più di seimila anime. Gli abitanti si conoscono tutti e la vita del paese scorre tranquilla, fino a quando una ragazza dai capelli rossi rompe la loro routine aprendo una tisaneria. Le piccole imprese locali si può dire che non si fanno concorrenza l’un l’altra, ma questo nuovo negozio sembra destare la curiosità dei cittadini del posto. La proprietaria si chiama Selva, ed è una ragazza che fin da subito si è saputa distinguere dal resto delle sue coetanee. Come la nonna, anche lei ha un dono: riesce ad aiutare chi è in difficoltà grazie al potere magico e curativo delle erbe. Ma la sua non sembra essere una semplice tisaneria, il suo scopo è quello di ricreare l’ambiente del Neko Café, ovvero una caffeteria, o meglio tisaneria tematica, la cui principale attrazione sono i gatti, permettendo ai clienti di giocare con loro o di farsi coccolare da questi fantastici felini.
Enea è il sindaco di Roccamonte. Una persona sempre disponibile nei confronti dei propri cittadini, ma purtroppo poco paziente ad assecondare tutte le loro richieste. L’apertura della tisaneria di Selva non passa inosservata, ma lui giura a se stesso che non ci metterà mai piede, nonostante il suo ruolo gli imponga certi "obblighi", decide di non assolvere a quel compito. Ma si sa che al destino piace giocare e a causa di un temporale improvviso si ritroverà a entrare per ripararsi dalla pioggia battente proprio in quel negozio.
Il primo incontro non sembra promettere nulla di buono, battute taglienti e sarcastiche riempiono l’aria del negozio, fino a quando non avviene una stretta di mano che cambierà le sorti di questi due caparbi protagonisti.
«L’amore è scoperta, è un gioco speciale. Deve sempre essere al primo posto, non deve indietreggiare per colpa di un lancio di dadi sbagliato. Lo dovrai accompagnare, lo dovrai prendere per mano e tenere sempre con te. E sarà l’amore vero a renderci completi, altrimenti vivremo sempre un’esistenza spezzata, con la consapevolezza di sentirci sempre e solo una metà».
Ok, ok, so di non essermi dilungata molto per quanto riguarda la trama, ma faccio fatica a descrivere le sensazioni e le emozioni che questo romanzo mi ha trasmesso. Credete al colpo di fulmine? Io si, e mi è successo proprio con questo libro. Sarà che la tisaneria mi ha un po’ ricordato l’apertura della cioccolateria del romanzo di Joanne Harris, Chocolat; sarà che la protagonista ha un dono e ha deciso di sfruttarlo aiutando il prossimo grazie alle sue tisane e alle erbe che lei stessa coltiva; sarà la location e io adoro i piccoli paesini, hanno sempre una storia da raccontare e cittadini che sanno di poter sempre contare l’uno sull’altro. Ecco, prendete tutti questi ingredienti e il risultato finale non potrà che essere FAVOLOSO!
Lucrezia Scali ha un modo particolare di raccontare le sue storie, riesce a catturarti fin dalla prima pagina, facendoti perdere tra le pagine del libro e, senza rendersene conto, ritrovarsi il minuto dopo alla fine del romanzo.
Inutile dire che preferisco di gran lunga i pov alterni a quelli unici, danno una giusta fluidità al romanzo facendo conoscere al lettore i pensieri dei protagonisti principali, con un continuo rincorrersi di passato e presente che ci racconta un po’ anche la loro storia.
I capitoli dedicati a Selva sono ricchi di una storia che sembra tramandarsi di generazione in generazione. Ho adorato le sue battute e il non farsi mai mettere i piedi in testa da nessuno, anche se da bambina ha risentito delle poche attenzioni materne. La sua diversità non sembrava essere accettata all’interno della famiglia, per questo veniva spesso messa in un angolo o “scaricata” dalla nonna alla prima occasione. Ecco una cosa che ho adorato: il legame tra Selva e nonna Olimpia, mi ha ricordato quello che avevo con la mia e di quanto mi manchi oggi.
La nonna è stato l’elemento principale affinché Selva non credesse che il suo dono fosse una maledizione, ma se ne prendesse cura come se si trattasse di un fiore raro e speciale.
Sosteneva che il dolore è una prova d’amore, perché ogni cosa che amiamo, per essere apprezzata così tanto, deve farci anche un po’ soffrire.
La caratteristica principale dei romanzi di Lucrezia? La presenza costante e immancabile di animali, anche se questa volta si tratta di gatti (Ettorino per questo si è un po' risentito). E ammetto di averli rivalutati, vista la poca simpatia che provo nei loro confronti. Come Selva anche loro hanno un dono: regalare momenti di spensieratezza e un immenso affetto ai clienti della tisaneria, oltre a far divertire i più piccoli.
Quella donna non poteva sapere che le mani erano solo un mezzo, uno dei tanti, per leggere quella mappa invisibile che custodiamo dentro di noi.
Enea sembra essere l’esatto opposto di Selva. Non crede nei sogni né tanto meno nel lieto fine, dando la colpa ai libri e ai film romantici per aver fatto credere alle donne che esiste il “per sempre”. Ha un carattere chiuso, è scettico su ogni cosa e ha un passato doloroso alle spalle che non riesce a lasciare andare. L’incontro con Selva potrà rappresentare per lui un cambiamento, anche se continua a sostenere che non potrebbe mai avere a che fare con una donna così particolare e che veste con colori troppo accesi, eppure pensa che sia arrivato il momento di guardare avanti, che forse anche lui merita la sua dose di felicità. Ma cosa succede quando il passato decide che è l'ora di presentarti il conto?
«Non devi cercare una favola solo per avere un lieto fine, devi cercare una favola che ti faccia innamorare in un nuovo modo ogni singolo giorno. Il lieto fine lo avrai, certo, ma dopo aver affrontato le difficoltà di un rapporto. Tutte le volte che avrai lanciato qualche piatto e dopo che, insieme, avrete raccolto tutti i cocci… questo è il lieto fine».
Un percorso creativo che è giunto al culmine della sua maturazione con questo romanzo; una storia che parla di amore a 360 gradi, fantasmi del passato che a volte diventa difficile lasciar andare, presenze e assenze costanti nella vita di ognuno di noi, ma al tempo stesso una storia che parla di riscatto e felicità, per se stessi e verso gli altri.
Non vi resta che leggere questo romanzo, magari davanti a una buona tisana e mentre il vostro gatto dorme acciambellato accanto a voi!
Lucrezia Scali è nata a Moncalieri nel 1986 e qualche anno più tardi si è trasferita a Torino. Il suo amore per gli animali l’ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco, dove studia ancora. Dal 2012 gestisce il blog Il libro che pulsa. Te lo dico sottovoce, suo romanzo d’esordio inizialmente autopubblicato, rimasto nella classifica dei libri digitali per oltre tre mesi, è stato pubblicato dalla Newton Compton con un notevole successo e sarà presto tradotto in Germania. La Newton Compton ha pubblicato anche La distanza tra me e te, L'amore mi chiede di te e, in versione ebook, Come ci frega l’amore.
Bellissima recensione!
RispondiEliminaConcordo, è una sbronza questo libro 😍
Grazie Asia *______*
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