Un passato tormentato che ha costretto Shane ad abbandonare la sua famiglia e a cercare rifugio presso il ranch Broken H, lo ha tenuto lontano dall’unica persona a cui abbia mai davvero tenuto: Grayson.
È da molto tempo che lo sceriffo Grayson Hunter non sente di appartenere a qualcosa. Una volta amava il Broken H, la sua casa natia, e Shane Cortez con tutto se stesso; ora, invece, cerca di stare quanto più lontano possibile da entrambi, finché un imprevisto non li costringe a riavvicinarsi e Shane decide di lasciarsi il passato alle spalle e… reclamare ciò che gli appartiene: Grayson.
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Come avevamo già visto con Jamie ed Ethan del Ranch Tin Star, fare coming out nel bel mezzo della Bible Belt non è una grande idea, ma qui Grey è anche lo sceriffo del posto. Nonostante le premesse, tra Shane e Gray la storia è molto più “semplice” e meno ricca di drammi.
Occhiate storte e ostracismo cittadino non mancano mai, ma a mio parere la situazione è meno tesa rispetto al libro precedente. Nulla è mai tutto rose e fiori, le situazioni complicate non mancano mai, ma ho percepito più serenità.
Ad ogni modo Shane e Gray sono due personaggi molto ben delineati, con un passato comune alle spalle e un’incomprensione che li ha divisi per undici anni. Shane si preoccupa di essere troppo vecchio avendo dodici anni di più, mentre Gray si è sempre preoccupato di non essere abbastanza per il magnifico “Capo” che l’ha sempre guidato e viziato fin da quando aveva quattro anni.
Una storia molto scorrevole, ricca di emozioni dove, anche se brevemente, ritroviamo vecchi amici come Jamie ed Ethan. L’autrice sa sempre come catturare l’attenzione del lettore e portarlo nel vivo del Texas rurale tra cowboy e sceriffi.
Ad ogni modo Shane e Gray sono due personaggi molto ben delineati, con un passato comune alle spalle e un’incomprensione che li ha divisi per undici anni. Shane si preoccupa di essere troppo vecchio avendo dodici anni di più, mentre Gray si è sempre preoccupato di non essere abbastanza per il magnifico “Capo” che l’ha sempre guidato e viziato fin da quando aveva quattro anni.
Una storia molto scorrevole, ricca di emozioni dove, anche se brevemente, ritroviamo vecchi amici come Jamie ed Ethan. L’autrice sa sempre come catturare l’attenzione del lettore e portarlo nel vivo del Texas rurale tra cowboy e sceriffi.
Non avrebbe più permesso alle supposizioni riguardo a ciò che Shane pensava di allontanarli, e neanche alle proprie insicurezze. Shane era suo, lo era sempre stato, ed era arrivato il momento di dimostrarglielo.
Si guardarono per diversi secondi, gli occhi dell’uno fissi in quelli dell’altro, poi Gray si protese e lo baciò. Non fu un bacio profondo o insistente, ma Shane era certo di non averne mai ricevuto uno uguale.
In qualche modo l’atmosfera era cambiata e ogni cosa sembrava… al suo posto.
«Pa’, è assurdo. Nessuno vuole che i propri figli siano gay.»
«Hai ragione, nessuno lo vuole. Ma non te li fa amare di meno o desiderare che siano felici.»[…]
«Sono molto fiero di te, figliolo. Quello che voglio dire è che, oltre a ciò che hai già fatto, sarebbe stato bello che tu ti fossi sposato e avessi avuto dei figli, ma solo perché la vita sarebbe stata più semplice, con meno difficoltà da superare. Ci saranno sempre delle persone che ti considereranno inferiore a causa di chi ami. Non è giusto, ma è la vita.
Però posso assicurarti una cosa: io e tua madre non saremo mai una di quelle persone. A noi basta saperti felice. E lo stesso vale per Shane.
Quindi se siete felici insieme…»
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