Il mondo sta cambiando. I capi degli Incanti Bianchi mirano a sterminare i Neri. Per contrastarli nasce un’Alleanza in cui Neri, Bianchi e Mezzo Sangue combattono fianco a fianco. Nathan viene invitato a farne parte, ma prima deve ritrovare Annalise che è prigioniera, perché liberarla gli sta più a cuore di tutto il resto. Annalise, il grande amore di Nathan, appartiene a una famiglia di Bianchi che lo odia. Nathan è convinto di potersi fidare di lei, ma ha ragione di farlo, oppure dovrebbe ascoltare i dubbi dell’amico Gabriel? Conteso tra Annalise e Gabriel, Nathan lo è anche tra la sua natura bianca e quella nera, tra il desiderio di vedere Marcus, suo padre, e il timore. L’Alleanza sarà il pretesto per ritrovare il suo temibile genitore. Scoprire quell’uomo che nella sua vita è sempre stato assente sarà la grande sfida personale di Nathan.
Credo che la trama di questo libro dica tutto ciò che sia necessario sapere sulla storia che andremo a leggere. Quello che però non dice è che andando avanti con le vicende, capitolo dopo capitolo, il personaggio di Nathan, che è sempre il narratore, subirà dei profondi cambiamenti.
In primis la natura del suo dono: Nathan scoprirà di essere in grado di trasformarsi in un animale e di esserne in balia, senza riuscire inizialmente a controllarsi; è un dono che non accetta e che ha ereditato dal padre, un potente Incanto Nero, ma che pian piano, col tempo e l’esperienza imparerà ad accettare e a dominare.
“Spero che riesca a sentirmi, spero che sappia che lo odio. Non voglio questo Dono, odio tutto ciò che lo riguarda. Quando arriva l’alba mi sono calmato. Non so cosa fare del mio Dono. Se non sono in grado di controllarlo rischio di uccidere qualcuno.”
In questo nuovo capitolo delle avventure di Nathan, ritroveremo dei personaggi importanti, che avevamo perso di vista nel primo libro, ne incontreremo di nuovi e altri li perderemo lungo il viaggio attraverso l’Europa.
Nathan rischierà la propria vita per liberare Annalise, incontrerà suo padre e soprattutto svilupperà un forte istinto di sopravvivenza: si ritroverà costretto ad uccidere, anche se, a differenza di quello che pensano gli altri, non è una cosa che gli piace fare, nemmeno quando è in forma animale; vive prigioniero del senso di colpa, ma ne va della sua sopravvivenza e di quella delle persone a lui care. Inoltre, già in Half Bad si parla di una profezia, e qui si scoprirà se essa si compirà o meno.
In questa fase il protagonista non è più il ragazzino che subisce le violenze fisiche e verbali da parte delle persone che lo temono, ma sviluppa un nuovo sentimento che scaturisce dalle sofferenze che gli sono state inflitte fino a quel momento: la rabbia! E anche in questo caso il lettore non può che essere solidale con lui e con i suoi sentimenti.
“Fatico a concentrarmi. Celia non era sulla lista delle persone che odio, e infatti non penso di odiarla, ma sono arrabbiato. Sembra che su questo Gabriel avesse ragione: sono arrabbiato con molte persone per la maggior parte del tempo, e oggi lo sono ancora di più di quando ero prigioniero, perché adesso posso guardarmi indietro e vedere l’ingiustizia e la brutalità e non posso farci niente.”
Intanto il Consiglio è guidato da un Incanto Bianco che però di buono non ha nulla, ed è infatti deciso a sterminare tutti i Neri e coloro che cercano di ostacolare la sua furia omicida; per questo motivo nasce l’Alleanza, costituita da Bianchi, Neri e Mezzo Sangue, e anche Nathan e suo padre vi prenderanno parte. Bianco non è sempre sinonimo di bontà, così come Nero non lo è di crudeltà. Ma l’unione riuscirà a vincere il pregiudizio?
“Le persone sono difficili da capire e sai cos’è davvero ingannevole in loro? Che cambiano, Nathan, cambiano.”
Temi principali sono l’amicizia (quella bellissima e ambigua che lega Nathan a Gabriel ), l’amore e la fiducia (per Annalise, ma anche per Arran e suo padre), l’stinto di sopravvivenza, l’accettazione di sé e ancora una volta il pregiudizio.
“… Tutto quello che posso pensare è che il mio Dono rifletta i miei desideri, e che i miei desideri siano del tutto selvaggi, del tutto liberi, sfrenati.”
In questo secondo episodio delle vicende di Nathan, la tensione è alta e i colpi di scena non mancano; il senso di inquietudine mi ha accompagnata per tutta la lettura, grazie allo stile diretto e scorrevole dell’autrice che coinvolge e tiene il lettore inchiodato alle pagine con la voglia di sapere cosa accadrà dopo. Rispetto al primo libro è arricchito di azione, di scontri, di omicidi, descritti anche in modo piuttosto crudo. Attendo con trepidazione il prossimo libro, per scoprire come si concluderà la storia.
Cliccare qui per leggere la nostra recensione del primo capitolo Half Bad!!
Sally Green vive in Inghilterra. Nel 2010 ha cominciato a scrivere e da allora non ha più smesso. Fa marmellate decenti, non le dispiace stirare e adora passeggiare nel Galles anche quando piove. Dovrebbe senz’altro bere meno caffè. Half Wild è il secondo capitolo della storia di Nathan, cominciata con Half Bad.
Questa serie mi incuriosisce molto! Purtroppo ho già una tbr infinita:(
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