lunedì 6 giugno 2016

SOLO L'AMORE di Francesca Lesnoni


Lucia è scomparsa... nessuno sa che fine abbia fatto la dolce sorella di Carlo, unico indizio un biglietto: 
"Non preoccupatevi, sto bene. Vado dove ho sempre desiderato essere, da che ho memoria..." 
Nessuno però si preoccupa realmente della sparizione di Lucia tranne Pier che, innamorato da sempre di lei, decide di prendersi un anno sabbatico per dedicarsi alla misteriosa ricerca. 
Per sua fortuna Pier potrà contare sull'aiuto di alcune persone, come i signori Dardi, due amabili vecchietti, che gli consegneranno dei bigliettini scritti da Lucia; o Luigi, un sapiente tappezziere con la passione per la lettura, che lo aiuterà a mettere ordine nei suoi taccuini pieni di appunti e divagazioni; o l’amatissimo padre che, al momento opportuno, saprà cogliere una traccia importante…
Ma, prima di trovare Lucia, Pier dovrà confrontarsi con una diversa percezione di sé e degli altri, rivisitare la propria vita, comprendere qual è il suo vero sogno...
Grazie al suo intelligente umorismo e piccoli colpi di scena, Pier si ritroverà su un aereo diretto a Parigi.
Sarà lì che finalmente rincontrerà Lucia?
Oggi vi parlo di una storia particolare, che ho avuto il piacere di leggere ieri e di cui vorrei condividere con voi i punti salienti. Vi riassumo velocemente la trama. Lucia scompare, volutamente, lascia tutto e nessuno dei suoi cari all'inizio neanche se ne accorge. Lascia un messaggio in cui comunica che sta bene e che si sta recando dove desidera da sempre. Dal romanzo si evince che lei, già dall'infanzia, è sempre stata un'outsider, solo il suo amato padre e il suo amico Pier l'apprezzano per quello che è davvero. Comincia quindi un cammino di ricerca della verità di cui si fa portavoce Pier in primis, innamorato di lei da sempre, e altre poche persone che hanno sempre avuto a cuore e amato Lucia per quello che è.






Ma la ricerca di Lucia, porterà Pier a delle epifanie riguardanti la sua vita. Alla fine una delle particolarità di questa storia è che uno dei due personaggi principali parla attraverso la sua assenza, tramite i ricordi che le persone che la amano davvero hanno di lei. Mentre il personaggio narrante a tutti gli effetti, a cinquantaquattro anni, percorre un cammino a ritroso, di riscoperta di sé, che lo porta a comprendere quanto per vigliaccheria egli si sia rifugiato nella sua piccola oasi di comfort, fatta di oggetti, di una comoda e bella poltrona, di letture che sostituivano la vita reale. Insomma, quasi subito dopo la scomparsa di Lucia e l'inizio della ricerca, decide che è arrivato il momento di affrontare il dolore che ha negato e immerso nelle nebbie del suo inconscio per più di trent'anni. Il cammino tra luci e ombre gli fa scoprire talmente tanto su di sè, che a momenti ha quasi paura di quello che vede. Ma questo non lo ferma, anzi rafforza il proposito di ritrovarsi, di dimenticare rimorsi e rimpianti, di vivere per la prima volta, come Lucia gli ha insegnato, vedendo sempre il bicchiere mezzo pieno ed essendo gioia. Questa storia ha talmente tante sottotracce da essere davvero interessante per chi, come me, ama la particolarità.




I personaggi sono talmente realistici, il cammino che porta dall'ombra alla luce è quello che ognuno di noi affronta ogni giorno per superare se stesso e i propri limiti. Le citazioni dotte e lo stile colto ci accompagnano attraverso questo percorso, alla ricerca del tempo perduto.

L'unica pecca che ho riscontrato, è che in certi momenti la storia non scorre in maniera fluida. All'inizio si fa fatica un po' a capire quali siano gli elementi caratterizzanti la storia, e ogni tanto ci sono delle ripetizioni, che per quanto possano rimandarci immediatamente a concetti considerati dall'autrice fondamentali ai fini del tutto, appesantiscono, a mio parere, una trama che richiede già un'attenzione particolare. A parte questi piccoli punti, confermo la mia valutazione più che positiva.
Il personaggio di Lucia è un personaggio davvero positivo, rappresenta la luce, la gioia, la meta di chi si trova ancora a vagare negli inferi. Facendo un paragone forse azzardato, mi ha ricordato la figura di Beatrice nella Divina Commedia.

"Anche se può sembrare stolto o paradossale o folle, ho scelto la metà mezza piena del bicchiere, la sola che doni la vera gioia. E sorrido."


Pier a sua volta è un personaggio che iniziamo a conoscere e apprezzare pian piano. Gentile, sensibile, ironico, pronto a vedere gli errori di cinquant'anni di vita. La sua ricerca è vitale per lui, perchè cercando la sua Lucia si riscopre diverso, desideroso di lasciar andare fisime e il superfluo, pronto ad affrontare il nuovo, ovunque esso lo porti.



"La facevo ruotare, ruotare, ruotare... sino a quando cadevamo sull'erba e lei rideva di quel riso chiarissimo... Mi sono commosso. Perché ero sempre fuggito dai ricordi? Questo era bello. Mi sarei fatto la stessa domanda, se fosse stato triste o malinconico? Un altro inutile quesito. Ormai avevo deciso. Ero partito in quarta, addirittura. Altre domande sarebbero arrivate."


I personaggi di contorno sono speciali. Persone che hanno una saggezza data dall'età e dall'esperienza. Il padre di Pier, gli amici centenari di Lucia, Luigi, l'amico tappezziere di Pier con un cuore enorme.
Consiglio questo libro a chi ama le storie significative, profonde, di ricerca e riscoperta, non solo a livello materiale, ma soprattutto dal punto di vista emotivo e psicologico. Sono certa che apprezzerete questa storia così diversa dai canoni ormai standard, e ne apprezzerete ogni piccolo dettaglio.
La morale di questo libro è a mio parere assolutamente positiva, senza dubbio alcuno.



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